Archiviata la parentesi nazionali, nel mondo del basket si torna a parlare di campionato e per la Openjobmetis Varese è iniziata la settimana porta alla sfida di sabato sera alle ore 19:30 sul parquet della Segafredo Arena, contro la Virtus Bologna. Una partita complicatissima visto il valore dell’avversario che, tra l’altro, per la gara contro Varese dovrebbe recuperare sia Pajola che soprattutto Marco Belinelli, alzando così il livello di pericolosità delle V Nere al massimo.

I biancorossi sono chiamati a dare una risposta importante dopo la brutta sconfitta prima della pausa contro l’altra squadra di Bologna, la Fortitudo, anche in virtù di aver potuto svolgere allenamenti a ranghi quasi completi e aver lavorato per due settimane su quelle che sono le difficoltà ed i problemi finora incontrati.
I ranghi sono quasi completi perché, infatti, la scorsa settimana Anthony Beane è rimasto fermo a causa di un trauma procuratosi nella sfida contro la Fortitudo. Nella giornata di ieri è stato sottoposto a nuovi esami per valutare l’entità della lesione al polpaccio sinistro e i tempi di recupero sono nell’ordine delle 2-3 settimane.

Questa situazione blocca tutte quelle che sono le decisioni in termini di rotazioni all’interno del roster biancorosso che ad oggi sono obbligate. Con Beane fuori, Jakovics va a ricoprire il buco lasciato dall’americano e Bulleri potrà avere a disposizione, senza dover fare scelte, sia Egbunu che Morse. Una composizione del gruppo e soprattutto un’impostazione della squadra, quelli con i due lunghi, che sembra essere quella definitiva al termine delle valutazioni di società e staff tecnico in questa settimana di lavoro.

La Openjobmetis, quindi, pare aver prediletto in maniera netta la scelta di dare maggior peso e sostanza sotto canestro soprattutto in fase difensiva, liberando Scola da incombenze fisiche che ne limitano la verve offensiva, e mettendo Egbunu e Morse a fare il lavoro sporco sotto i ferri sia in marcatura che nella lotta a rimbalzo.
El General così verrà spostato nel ruolo di 4 dovrà godrà di maggior libertà offensiva e soprattutto una minor pressione fisica degli avversari, con i suoi due scudieri a battagliare per lui in alternanza nel pitturato. Una scelta, questa, figlia del poco peso della squadra mostrato finora in campionato e di cui pare sempre più probabile ormai ne pagherà le conseguenze Jakovics che, al momento del rientro di Beane, dovrebbe lasciare il gruppo, anche per stabilire gerarchie ben definite, cosa che la società ha sottolineato più volte essere caposaldo fondante di questa ultima parte di stagione.

Le scelte quindi sembrano fatte. Ora non resta che vedere poi quelli che saranno i frutti di esse sul campo a partire già da sabato perché i tifosi non hanno più pazienza. Come ieri sottolineato dagli striscioni appesi fuori dal palazzetto dalla frangia più calda del tifo biancorosso, gli Arditi, i supporters sono preoccupati per una situazione di classifica da smuovere al più presto per lasciare le paludose posizioni della zona retrocessione.

Alessandro Burin

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