La stagione iniziata a settembre sarà anche stata archiviata, ma gli avversari della Varesina non avranno di certo dimenticato le quattro vittorie su quattro che avevano portato le Fenici in cima alla classifica. D’altro lato, però, le insidie di un campionato lampo da disputare in appena due mesi non mancheranno per nessuno. Dopotutto, si riparte tutti da zero, ma in palio non c’è niente di meno che l’accesso diretto alla Serie D.
Proiettandoci a domenica 11 aprile, i ragazzi di Mister Spilli inizieranno con il derby casalingo contro il Gavirate, dopodiché Ardor, Olginatese, Base 96 e Castanese, turno di riposo alla sesta giornata in data 16 maggio e rientro in campo con il match fuori casa contro la Sestese; seguono gli incontri contro Vergiatese, Luciano Manara e Pontelambrese, per poi concludere il tutto il 13 giugno in trasferta contro il Milano City. A commentare il calendario, il minigirone e in generale la tanto attesa ripartenza, sempre sostenuta in questi mesi dal club di Venegono, è il suo Direttore Sportivo Massimiliano Di Caro.

Dopo le tante incertezze di questi mesi, sei soddisfatto di quanto deciso?
“Sì, la prima cosa da dire è che sono contento di ripartire. Come ho sempre detto, l’obiettivo era dare ai ragazzi la possibilità di giocare e di respirare un minimo di normalità, quindi sono assolutamente soddisfatto di questa decisione, anche se logicamente si tratta di un campionato molto corto con sole dieci partite, quindi abbastanza limitante. Penso che la cosa più importante su cui focalizzarci adesso sia il fatto di poter riprendere a giocare. Secondo me si poteva fare anche prima, ma in Lombardia abbiamo avuto un po’ di vicissitudini con le elezioni del CRL ed è normale che si sia arrivati un po’ tardi a questa situazione, che forse si poteva gestire con qualche mese di anticipo. Il dispiacere è un po’ questo, perché penso che in una categoria come l’Eccellenza ci si possa muovere come in Serie D, ma ci accontentiamo e siamo felici di tornare in campo”.

Finalmente è arrivato il via libera per gli allenamenti di gruppo. L’iter che ha portato a questa autorizzazione è stato a dir poco complesso…
“Avremo pochissimo tempo per prepararci e far sì che i ragazzi rientrino in condizione. Non è il massimo, ma bisogna sempre essere consci della situazione di emergenza e prendere le cose come vengono, accettando le tempistiche. Quello che ho chiesto ai giocatori e allo staff è un grande spirito di adattamento e unamentalità aperta per gestire il momento. Inizieremo subito con un giro di tamponi e il primo allenamento,perché anche un giorno fa la differenza. A febbraio avevamo fatto allenamenti individuali, quindi avevamo preparato la base fisica e atletica dei ragazzi, soprattutto per fare prevenzione, visto che adesso il timore più grande sono gli infortuni. Questa settimana in cui siamo stati fermi è stata un po’ una mezza beffa,perché per il lavoro fatto in precedenza staccare questi cinque/sei giorni non è stato l’ideale, ma i ragazzi hanno continuato ad allenarsi a casa. In vista delle prossime tre settimane, ho chiesto loro la disponibilità per fare qualche giorno di allenamento in più: tutti hanno voglia di giocare e ho riscontrato un forte senso diresponsabilità”.

Per molti siete la favorita del girone. Come sarà giocarsela in un campionato così breve?
“In Eccellenza conviviamo con questa etichetta di favorita, che ovviamente ci fa piacere, ma credo che in questa situazione così particolare qualsiasi squadra possa puntare a vincere. Non è un campionato di trenta partite in cui i valori in campo alla lunga emergono, ma è più una corsa di 100 metri. Chiaro che se sei Bolt hai molte più probabilità di vincere, ma può succedere davvero di tutto e anche una squadra non attrezzatissima può fare cose importanti. Ci sono tante avversarie che possono mettere in difficoltà: il Gavirate ha stravinto in Promozione, ha un gruppo ambizioso che lavora insieme da due/tre anni e può essere una mina vagante; la Vergiatese quest’anno è stata costruita per vincere e non giocherà soltanto per partecipare; l’Ardor Lazzate ha sempre investito molto e ha una panchina importante con mister Bonazzi; l’Olginatese è fortissima, ha sempre fatto la serie D e se devo dire il nome di una favorita, per me sono loro. Se su 11 squadre già la metà ha le potenzialità per vincere, non sarà per niente semplice. Le altre, che magari hanno rose più giovani, non avendo il peso della retrocessione giocheranno in modo spensierato e potrebberoessere avvantaggiate dal fatto che i giovani entrano in condizione più facilmente. Ci sono tantissime variabili, quindi vincerà chi sarà più continuo, subirà meno infortuni e avrà meno problemi con il Covid. Saràuna bella sfida e la cosa importante è godersi questa occasione e tornare un po’ alla normalità, anche in vista dell’anno prossimo, perché tutti speriamo di poter ripartire regolarmente a settembre. Giocare con questo protocollo sarà un test e sono contento che tante società abbiano deciso di ripartire. Non giudico chi non l’ha fatto, perché è giusto che in questo momento ognuno gestisca la propria società come meglio crede, faccia le proprie valutazioni e decida in base alle proprie potenzialità. Ho sentito che alcune squadre si sarebbero fermate per la questione della salute, ma da quel punto di vista io sono tranquillo perché ripartiremo con tutte le misure di sicurezza del caso: tamponi, mascherine, distanziamento, dislocazione dei ragazzi in 5/6 spogliatoi. Anche quando abbiamo ripreso con il settore giovanile, non abbiamo mai avuto problemi. Chiaro che bisogna stare sempre attenti e non ci si può permettere di fare le cose con leggerezza. Mi spiace, però,quando leggo qualche giudizio su chi ha deciso di ripartire. Bisogna accettare il pensiero altrui e così come io rispetto chi ha deciso di non partecipare, vorrei lo stesso rispetto per chi ha deciso di tornare in campo, visto che lo faremo secondo le norme di legge”.

Tra le squadre che hai menzionato come avversarie pericolose, ne affronterete tre proprio nelle prime partite. 
“È vero. Per noi il calendario sarà impegnativo sin da subito e bisognerà capire come usciremo dai blocchi di partenza. Se vinci le prime tre partite, parti sull’onda dell’entusiasmo e sicuramente hai molte più possibilità di fare qualcosa di veramente importante. Poi comunque ci saranno partite difficili sui campi storicidell’Eccellenza, di cui ho esperienza anche come giocatore, così come per tutti sarà difficile venire a vincere a Venegono. Avere Gavirate, Olginatese e Vergiatese in casa può essere un fattore positivo, mentre andare a Sesto e a Lazzate sarà complicato. Penso che sarà interessante vedere come si svilupperà il campionato e la speranza è che vada tutto bene per tutte le squadre. Durante lo stop, tra di noi del Varesotto abbiamo fatto fronte comune e questa cosa mi fa piacere perché collaborando si diventa più forti. Dopo questo periodo in cui ci si è dati una mano, sarà bello ripartire ed essere rivali sul campo. Non vediamo l’ora e speriamo che questi due/tre mesi di sport possano essere un faro di speranza per tutti gli altri campionati”.

Silvia Alabardi

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