Con i suoi 18 anni compiuti in estate, Alessandro Tomasini è uno dei giocatori più giovani a disposizione di mister Spilli. Dall’inizio di questa sua seconda stagione con la maglia della Varesina, ha calcato il terreno di gioco in tutti gli appuntamenti ufficiali, scendendo in campo dal primo minuto o entrando a partita in corso. In queste prime uscite tra campionato e Coppa Italia, sono già due le reti messe a segno dall’attaccante rossoblù, che ha trovato la via del gol nella gara di esordio contro la Rhodense e, appena tre giorni dopo, nel “dentro o fuori” contro la Castanese, conclusosi con la qualificazione agli ottavi.

Ti aspettavi questo inizio di stagione dal punto di visto personale?
“Sinceramente non me l’aspettavo, però ero sicuro che prima o poi sarebbe arrivato il mio momento. L’anno scorso è stato un po’ difficile per me, tra panchina e tribuna, e adesso sono soddisfatto di avere la possibilità di giocare. So che davanti abbiamo giocatori forti, ma sento di essere migliorato rispetto alla passata stagione e di essermi meritato questo inizio, quindi devo continuare così”.

4 punti in due partite e il passaggio di turno in Coppa: come sta la squadra e com’è l’intesa tra di voi visti i tanti acquisti di mercato?
“Penso che ci conosciamo ancora da poco, però siamo sicuramente una squadra forte. I nuovi innesti hanno cambiato un po’ l’ambiente rispetto all’anno scorso, ma va bene così e puntiamo a vincere ogni partita. Da quando sono arrivato qui un anno e mezzo fa, l’obiettivo della Varesina è sempre stato quello e devo dire che è bello stare in una società con questa mentalità”.

C’è qualche rammarico per lo 0-0 contro l’Ardor Lazzate? Tu, tra l’altro, sei andato vicinissimo alla terza rete stagionale…
“Mi sono divorato un gol e avrei potuto fare meglio in quell’occasione, ma il cross mi ha un po’ sorpreso, forse perché c’è stata una deviazione prima che mi arrivasse il pallone. Nel primo tempo, secondo me, c’era anche un calcio di rigore per un fallo su di me, ma l’arbitro non era dello stesso parere. In generale è stata una partita difficile perché loro erano tutti chiusi in difesa. Sinceramente non so quante squadre riusciranno a vincere su quel campo. Noi anche l’anno scorso avevamo fatto fatica in casa dell’Ardor, con un 1-0 all’ultimo minuto. Questo pareggio può anche starci, anche se per me bisogna sempre pensare a vincere”.

Nel post-partita contro il Gozzano il mister aveva parlato in modo molto positivo del tuo percorso di crescita insieme alla squadra. Essendo così giovane, quanto è importante per te poter contare sull’appoggio dei veterani?
“Il supporto dei compagni aiuta sicuramente a crescere. Pian piano li sto conoscendo meglio e anche loro stanno capendo che ci so fare. Poesio, in particolare, mi dà danti consigli. Secondo me è il più preparato di tutti, non solo per il suo potenziale, ma anche mentalmente, così come Santiago (Sogno, ndr), perché si vede proprio che hanno giocato in categorie importanti. Poi anche da giocatori come Mira o Vito (Spadavecchia, ndr) penso che ci sia solo da imparare”.

Domenica ospiterete il Varzi che, insieme a voi e qualche altra squadra, viene definita, sulla carta, come una delle favorite del girone. Che partita ti aspetti?
“Da quello che ho visto in questo anno e mezzo alla Varesina, so che chiunque viene a giocare a Venegono scende in campo per dare battaglia; noi, però, faremo altrettanto. Anche il Varzi, da quanto si dice, ha costruito una squadra per vincere, quindi sarà una partita molto dura e noi ci faremo trovare pronti”.

Se dovessi descrivere il gruppo con un paio di aggettivi, quali sceglieresti?
Determinato ed esperto. Siamo ancora all’inizio della stagione ed è sempre il campo ad avere l’ultima parola, ma noi dobbiamo sempre cercare di fare il nostro gioco”.

Silvia Alabardi

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