Dopo le numerose conferme arrivate nelle scorse settimane, il calciomercato in entrata della Vergiatese si è aperto con niente di meno che il nome di Alberto Broggi, arrivato in prestito dalla Varesina. Nel breve campionato andato in scena da aprile a giugno, l’attaccante classe 1998 si è rivelato determinante in più di un’occasione, sia dal primo minuto che a partita in corso, trovando il gol contro Base 96 Seveso e Castanese. Dopo le tribolazioni delle ultime due annate, la voglia di disputare una stagione normale è tanta, come testimoniano le parole dell’ex biancorossoblù, pronto a lasciare il segno con la nuova maglia granata.
Dopo 5 anni, sebbene in prestito, lasci la Varesina. Considerato il tuo attaccamento alla maglia, quanto è stata difficile questa decisione?
“Sicuramente non è stata una decisione facile perché restando per così tanto tempo in una società ti leghi all’ambiente e alle persone; poi alla Varesina mi sono sempre trovato bene e non posso dire nulla al riguardo. È stato difficile, ma insieme a Damiano Micheli abbiamo trovato subito la quadra per farmi andare via in prestito. Il fatto è che in questi cinque anni non sono mai riuscito ad avere continuità e ad impormi come speravo e credevo di poter fare; ho avuto senz’altro le mie occasioni, ma penso che sia stato giusto a 23 anni guardarmi intorno e andare in un’altra realtà dove magari possa giocare di più e dire la mia, con la consapevolezza che dovrò migliorarmi e impegnarmi giorno dopo giorno. Quest’anno sento di aver bisogno di partire in un’altra maniera e per farlo ho trovato un ambiente altrettanto familiare come Vergiate”.
In queste settimane, oltre alla tua, ci sono state varie partenze dalla Varesina, che ha risposto con altrettanti nuovi innesti. Da futuro avversario, cosa ne pensi?
“Per la Varesina è stata sicuramente una decisione forte quella di cambiare tanto anche quest’anno, però conoscendo l’ambiente so che cercano sempre di migliorarsi e di essere al top ogni anno. Ho visto gli acquisti che hanno fatto e anche se non li conosco personalmente so per le loro carriere che sono ottimi giocatori. Mi è dispiaciuto vedere andare via altri miei compagni, però essendo tutti dei ragazzi validi sono contentissimo per la loro nuova sistemazione. Probabilmente ci ritroveremo quasi tutti nel girone e dopo essere stati assieme per un anno sarà strano e allo stesso tempo stimolante vederci divisi in varie squadre. In generale, mi aspetto un campionato abbastanza competitivo dato che tante società si stanno attrezzando bene”.
Arrivi nell’unica squadra che, oltre alla Brianza Olginatese, era riuscita a fare punti a Venegono nell’ultimo mini campionato. Che impressione ti aveva fatto in campo?
“Penso che la Vergiatese abbia fatto un ottimo mini campionato. Erano anche stati sfortunati per via del Covid, che li aveva tenuti fermi per tanto tempo, ma comunque hanno fatto la loro buonissima figura. In rosa ci sono giocatori di ottimo livello, quindi non mi sono stupito della loro stagione. Ora la panchina è cambiata, ma so che tipo di allenatore è Marzio, quindi secondo me ci sono tutti i presupposti per fare bene anche quest’anno, sperando di ritrovare un po’ di normalità”.
Cos’è che più di tutto ti ha convinto a passare alla Vergiatese?
“Principalmente il fatto che ho un ottimo rapporto con il DS Calzi e con mister Marzio, che avevo avuto per qualche mese alla Varesina durante il campionato in Serie D e con cui mi ero trovato bene. Quando ho saputo che era tornato a Vergiate non ho avuto dubbi sulla mia destinazione, sebbene avessi ricevuto qualche altra offerta interessante. Partire con lui può essere qualcosa di positivo, poi chiaramente bisognerà dimostrare ogni giorno di meritare un posto in campo. In generale, pur non avendo mai giocato a Vergiate, per me che sono di Sesto Calende è un ambiente vicino che ho sempre avuto modo di conoscere. So che si lavora per fare bene e credo che sarà la stessa cosa anche quest’anno, quindi sono contento della scelta fatta”.
Il tuo arrivo è un’ulteriore dimostrazione delle ambizioni granata. Dove vuole arrivare la società?
“Secondo me l’obiettivo sarà di stupire, fare bella figura e cercare di dire la nostra. Poi a parlare sarà il campo, ma sicuramente vorremo giocare bene. Per il resto, staremo a vedere come andrà la stagione”.
E tu hai un obiettivo personale? Ti sei prefissato una determinata cifra?
“Personalmente voglio cercare di alzare l’asticella e fare meglio degli anni passati. Ho bisogno di continuità e se riuscirò a trovarla proverò a dire la mia insieme ai compagni. Non essendo mai riuscito ad arrivare in doppia cifra, il mio obiettivo sarà anche quello; per come la vedo io, però, l’obiettivo di gruppo viene sempre prima di quello personale”.
Mancano un paio di settimane all’inizio della preparazione. Quest’anno la sosta è stata più breve: pensi che sia un vantaggio vista la poca continuità degli ultimi due anni?
“Secondo me potrà essere un vantaggio perché solitamente quando si finisce il campionato passano due/tre mesi prima di ricominciare con la preparazione e se non si lavora al meglio durante l’estate poi ci si ritrova in difficoltà e si ha bisogno di più tempo. Ora, invece, il fatto di essere stati fermi poco più di un mese alla lunga potrebbe aiutarci. Ad ogni modo, bisognerà riprendere gli allenamenti nel migliore dei modi. Penso che ripartendo un mese prima dell’inizio della stagione si avrà tutto il tempo per prepararsi al meglio”.
Silvia Alabardi