La Vergiatese supera la Castellanzese 1-0 nella prima amichevole stagionale per i granata. Per i neroverdi, invece, quello di oggi è stato il primo test dopo aver bloccato l’attività per qualche giorno a causa della positività al Covid-19 di un componente del gruppo squadra.
“Siamo contenti perché si è vista una squadra che ha cercato di fare le cose che stiamo provando da poco tempo. Sapevamo che ci sarebbero state delle difficoltà a livello fisico perché abbiamo appena iniziato ad allenarci; inoltre, affrontavamo una squadra di livello superiore che negli ultimi due anni ha fatto benissimo – commenta Marzio, l’allenatore della Vergiatese -. Oggi ho visto nei ragazzi lo spirito giusto, quello che l’allenatore soprattutto a inizio stagione deve cercare di imprimere alla propria squadra per avere una nostra identità. Tutti hanno voluto fare bene e anche i ragazzini che sono entrati hanno dato il massimo; hanno sicuramente degli ampi margini di miglioramento, ma se giocano con questo atteggiamento e ricevono il supporto dei più grandi sarà più facile per loro. Se sono contento che il gol sia di un nuovo acquisto? L’importante non è tanto chi fa gol, ma come gioca la squadra. Noi sappiamo il valore dei giocatori presi, poi sia io che loro dovremo cercare di tirar fuori le nostre qualità. Con quello che abbiamo visto oggi direi che siamo sulla strada giusta, ma è la prima partita e bisogna stare con i piedi per terra”.
“Sicuramente da questo confronto ci portiamo a casa il fastidio del risultato, perché comunque nel calcio, come nella vita, contano gli obiettivi, e quello di oggi era di fare una buona gara, crescere e cercare di reagire a questo periodo di stop che non ci ha fatto bene – spiega Ardito, mister della Castellanzese -. Oggi secondo me ci sono stati alcuni errori di precisione, per stanchezza o mancanza di lucidità, ma non sono preoccupato perché i ragazzi non hanno disimparato a segnare: è un momento di carico in cui magari non viene tutto al 100%, ma come in ogni partita ne usciamo prendendo spunti positivi e negativi da cui partire per migliorare. Abbiamo programmato tante amichevoli proprio per valutare la forza mentale del gruppo. Teniamo conto che è una rosa quasi completamente rinnovata e forse questo è l’unico punto interrogativo. Io sono convintissimo che faremo bene, poi dovremo capire quanto tempo ci servirà per diventare squadra, ma le amichevoli ci aiuteranno in questo senso”.
Silvia Alabardi
Alessio Colombo