Attaccante di esperienza classe 1988, Giacomo Mammetti è al suo secondo anno con la maglia della Vergiatese. Sin dal suo arrivo per lo scorso mini-campionato, si è messo in mostra, oltre che per i suoi gol, per la tenacia e combattività con cui affronta ogni partita, lottando su tutti i palloni e sacrificandosi per i compagni di reparto. In questo inizio di stagione si è visto costretto a fermarsi dopo la prima giornata, perdendo così la sfida contro la Vogherese, ma domenica scorsa è tornato a disposizione di Mister Marzio, entrando a partita in corso nel match contro la Calvairate.

Partiamo proprio dalle tue condizioni: come stai dopo il leggero infortunio?
“Ho sicuramente recuperato. Ci ho messo più tempo del previsto perché inizialmente abbiamo preso un po’ sottogamba il problema e forse si è trattato di qualcosa di più serio di una contrattura, ma adesso sto bene”.

Dopo la breve esperienza della scorsa stagione, la tua conferma quest’estate è stata un colpo importante. Cosa ti ha convinto a restare?
“Ci tenevo a rimanere a Vergiate perché con il presidente si era instaurato un bel rapporto e mi faceva piacere continuare qui con lui. Anche con i compagni si era creata una bella atmosfera, quindi il fatto che fosse stata riconfermata la maggior parte della rosa mi ha motivato a rimanere. Quando vuoi fare qualcosa di importante, il gruppo è una componente fondamentale. Il nostro era già importante nella passata stagione, visto che eravamo arrivati terzi nonostante la situazione deficitaria del Covid che aveva colpito alcuni di noi, e quest’anno vorremmo ripeterci”.

Ti sei prefissato un obiettivo particolare per questa stagione?
“Gli obiettivi fanno parte di ognuno di noi perché sono degli stimoli per fare sempre meglio e raggiungere determinati traguardi. Personalmente vorrei arrivare almeno in doppia cifra e migliorare il bottino dell’anno scorso, ovvero 8 gol, di cui 6 nel torneo e 2 a inizio stagione con l’Ardor Lazzate. Per quanto riguarda la squadra, la nostra idea è di fare un campionato di vertice e di arrivare per lo meno nelle prime cinque posizioni”.

Parlando proprio della squadra, l’età media si è ulteriormente abbassata rispetto allo scorso campionato. Qual è la chiave per gestire al meglio le potenzialità, ed eventualmente le carenze, di un gruppo così giovane?
“Come in tutte le situazioni, ci sono sicuramente dei pro e dei contro. Il vantaggio di un gruppo molto giovane è che porta tanto entusiasmo e aiuta a mantenere un clima di serenità all’interno del gruppo: il giovane si sente coccolato e allo stesso tempo sa che deve lavorare bene e comportarsi con rispetto, quindi le forze fresche sono sicuramente un valore aggiunto. L’altro lato della medaglia è che il giovane potrebbe peccare di inesperienza ed essere più timoroso nell’affrontare e gestire certe situazioni quando le cose non vanno bene. Detto ciò, penso che noi abbiamo dei giovani molto bravi ed educati che possono darci una mano importante per fare un buon campionato“.

Sebbene la classifica sia un po’ relativa dopo appena tre giornate, ti aspettavi questo inizio di stagione da parte degli avversari? C’è qualche squadra che ti ha sorpreso?
“Onestamente non mi aspettavo di vedere l’Accademia Pavese a 0 punti e con abbastanza gol subiti, ma è vero che tre giornate sono poche e che è ancora presto per giudicare. Una piacevole sorpresa è la Base 96, una piccola realtà che sta facendo un buon campionato e che in questo momento è al primo posto”.

E per quanto riguarda il vostro inizio? C’è qualche rammarico per non aver trovato ancora la via della vittoria?
Abbiamo avuto un inizio non facile con le trasferte a Varzi e Voghera, che sulla carta sono due delle più dure e ostiche. Siamo riusciti a portare a casa due punti, anche se con il Voghera, magari, potevamo meritare qualcosa in più, ma è stata comunque una partita abbastanza equilibrata. Se può esserci un po’ di rammarico è per la partita di domenica contro la Calvairate: anche loro sono una buona squadra e hanno tenuto molto bene il campo, ma sicuramente avremmo potuto fare qualcosa in più”.

Domenica vi aspetta il derby contro la capolista Sestese. Come arriverete a questo incontro?
“Arriviamo a questa partita con la consapevolezza di incontrare una squadra che in questo momento è prima e che ci ha battuto 3-0 in Coppa. Abbiamo voglia di riscattarci e di trovare la prima vittoria del campionato, ma anche di continuare a tenere la porta inviolata. Finora abbiamo subito solo un gol e questo è un dato statistico molto importante perché i grandi campionati si fanno anche con le grandi difese”.

Silvia Alabardi

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