La vittoria di Romentino ha dato tante buone indicazioni a mister Rossi sulle condizioni del suo Città di Varese: una squadra matura, viva, che sa di avere tutte le carte in regola per continuare il suo campionato di vertice. Domani, mercoledì 8 dicembre alle ore 14.30, servirà confermare tutti questi segnali nel “derby” (per Rossi i veri derby sono altri) contro la Caronnese.

Prima di parlare della partita in sé, tuttavia, è doveroso tornare sulle condizioni di Andrea D’Orazio, uscito in ambulanza sabato scorso a causa di un colpo alla testa. “In generale sta bene – spiega Rossi – anche se ha ancora qualche comprensibile giramento di testa; nulla di preoccupante comunque. Di sicuro non sarà della partita, anche perché è squalificato vista l’ammonizione ricevuta sabato, e sarà importante recuperarlo quanto prima. Gli altri? Piraccini ieri ha lavorato a parte per cui difficilmente partirà dal primo minuto, mentre per Ale Baggio ci vorrà ancora un po’ di tempo. Turnover in questa settimana? Domani ho due cambi obbligatori; per domenica valuterò se ci sarà la possibilità di fare qualche rotazione”.

Praticamente scontata la formazione con Pastore sulla trequarti (“Per sue caratteriste tende più ad accentrarsi che ad aprirsi, per cui può tranquillamente fare il trequartista senza dare punti di riferimento” è il commento di Rossi) alle spalle di Mamah e Di Renzo. Ballottaggio Disabato-Cantatore per affiancare Premoli in mezzo; confermato il blocco difensivo con Foschiani e Tosi sugli esterni.

Al di là degli interpreti, il tecnico biancorosso specifica: “Chiunque entra deve dimostrare di essere all’altezza di chi sostituisce. Pastore nelle ultime uscite è sempre subentrato con il piglio giusto e ora lo deve fare anche dall’inizio; lo stesso discorso vale per Disabato o Cantatore nel sostituire D’Orazio. Tutti si mettono a disposizione di tutti e questa è al momento la vittoria più grande: un gruppo così compatto ti aiuta in ogni situazione e sarà fondamentale qualora, spero di no, incapperemo in altri periodi in cui non tutto fila per il verso giusto. Nella mia carriera ho sempre cercato di essere me stesso e infondere questa filosofia nelle squadre che ho allenato; alcune volte non ci sono riuscito, altre invece sì, e direi che quest’anno siamo sulla giusta strada“.

Chiuso il capitolo Varese, Rossi si concentra su una Caronnese che arriva dall’ennesima sconfitta (in rimonta) casalinga. I rossoblù sono in piena zona playout, a -12 dai biancorossi, e sono in cerca della chiave di volta della propria stagione: una vittoria all’Ossola darebbe senz’altro una bella spinta al gruppo di Manuel Scalise, considerando soprattutto che la Caronnese ha un rendimento migliore in trasferta. “Oltre alla vittoria di Asti – comincia Rossi – ho visto le loro sconfitte contro Borgosesia e Novara: sicuramente la Caronnese non meritava di perdere perché ha sempre provato a fare la partita venendo rimontata nel finale. Parliamo di un gruppo tosto e temibile che, attualmente, sta avendo qualche problema a livello di risultati; la squadra è giovane, escludendo capitan Corno, e la situazione in classifica potrebbe influire a livello psicologico. Dovremo esser bravi a far leva su questo aspetto per portare la partita dalla nostra, ma sarà vietato sottovalutarli perché tecnicamente sanno il fatto loro“.

Difesa a tre contro difesa a quattro, le prospettive per vedere un match aperto e ricco di emozioni ci sono tutte; che partita si aspetta Rossi? “Quando si affrontano due moduli diversi vince sempre chi riesce a trovare gli spazi che l’altro concede. Mi aspetto una partita abbastanza aperta anche perché chiudersi non è nel loro Dna; la risposta definitiva ce l’avremo domani appena l’arbitro fischierà l’inizio per cui dovremo essere bravi ad adattarci subito alla partita“.

Matteo Carraro

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