Buon anno nuovo! Di seguito la frase del giorno
I campioni non si fanno nelle palestre. I campioni si fanno con qualcosa che hanno nel loro profondo: un desiderio, un sogno, una visione.
Muhammad Ali
Muhammad Ali, nato Cassius Marcellus Clay Jr., è nato a Louisville (Stati Uniti) il 17 gennaio 1942 ed è morto il 3 giugno 2016. E’ stato un pugile statunitense.
È considerato uno dei più grandi pugili di tutti i tempi. Tra i maggiori e più apprezzati atleti della storia, sin dagli inizi di carriera, Ali si contraddistinse come una figura carismatica, controversa e polarizzante sia dentro sia fuori dal ring di pugilato. Il suo impatto mediatico e soprattutto sociale non ebbe precedenti nel mondo agonistico. È tra gli sportivi più conosciuti di sempre, essendo stato nominato “sportivo del secolo” da periodici quali Sports Illustrated e “personalità sportiva del secolo” dalla BBC. Fu inoltre autore di diversi best seller come The Greatest: My Own Story e The Soul of a Butterfly.
Ali, inizialmente conosciuto con il nome di battesimo Cassius Clay, incominciò ad allenarsi all’età di 11 anni. Vinse l’oro olimpico ai Giochi di Roma nel 1960 e nel 1964, all’età di 22 anni, conquistò il titolo mondiale dei pesi massimi sconfiggendo a sorpresa il temuto e potente campione in carica Sonny Liston. Successivamente si unì alla setta afroamericana Nation of Islam (NOI) di Elijah Muhammad, cambiando legalmente il suo nome in Muhammad Ali e promuovendo inizialmente il concetto di separatismo nero. Con una visione d’insieme profondamente influenzata dalla sua ammirazione per il mentore Malcolm X, più tardi anche Ali lasciò la NOI, aderendo prima al sunnismo e poi praticando il sufismo, oltre a sostenere l’idea di integrazione razziale.
Nel 1984 gli fu diagnosticata la sindrome di Parkinson, attribuita alla sua professione e che lo portò a un graduale declino fisico nel corso dei decenni successivi. Malgrado tali disagi, anche dopo il suo ritiro dal mondo sportivo, Ali rimase impegnato in numerose azioni umanitarie, sino alla morte avvenuta il 3 giugno 2016.
Mattia Marocco