Dici ciclocross a Varese e il pensiero di chiunque va a Solbiate Olona. Ed è naturale che sia così, perché la tradizionale corsa con la leggendaria “scalinata” è a tutti gli effetti un’autentica istituzione di Varese. In oltre sessant’anni di storia non sono mancati i campioni che hanno scritto il proprio nome nella storia e, tra i tanti, figura anche l’attuale CT della Nazionale Italiana di Ciclocross Daniele Pontoni (poker di vittorie per lui).
Con orgoglio, pertanto, il Gruppo Sportivo Solbiatese continua a riproporre un evento irrinunciabile che mantiene il suo fascino unico e quest’anno non ha certo fatto eccezione. Domenica 27 novembre circa 350 atleti si sono sfidati per il titolo di Campione Regionale Lombardo nella cornice ideale per una delle corse più importanti del panorama amatoriale italiano visto che la Lombardia è tra le regioni con il maggior numero di tesserati.
“Il ciclocross è cambiato nel corso degli anni – commenta Roberto Lavezzari (componente del consiglio direttivo del G.s. Solbiatese) –, ma questa gara permette di rivivere i grandi ricordi del passato e rappresenta un tratto di continuità, quasi un passaggio di consegne, con il ciclocross moderno. Solbiate è sempre stata in prima linea con le gare dell’Epifania e della Coppa del Mondo portando su queste strade grandissimi campioni. Il passato è storia, ma la tradizione si può rinnovare ed è quello che stiamo facendo; certo, per tornare ai fasti del passato bisogna fare ancora tanto, eppure le risposte che abbiamo ottenuto quest’anno ci danno conforto spingendoci a fare ancor meglio”.
Per l’edizione 60+1 non sono mancate le novità di percorso, anche se, a prescindere dal tracciato, c’è un tratto che è letteralmente scolpito nella storia e non può essere cambiato. “La scalinata è la caratteristica dominante di questa corsa – spiega Lavezzari – e non può essere tolta poiché altrimenti si snaturerebbe la gara. Cambiano i percorsi, cambiano gli organizzatori e cambiano gli atleti, ma la scalinata resta lì, pronta ad essere maledetta dagli atleti che la percorrono”.
Proprio sulla scalinata si è registrato un ottimo numero di spettatori, i quali hanno però risposto presente a livello generale certificando la bontà dell’organizzazione messa in piedi dal G.s. Solbiatese. “Fa piacere veder ripagati i propri sforzi – continua Lavezzari – e i numeri ci premiano oltre le aspettative. Ripeto: vogliamo continuare a crescere. Cosa rappresenta per noi questa corsa? Il ciclocross è l’apice della nostra società. In passato abbiamo provato a fare MTB e corse in notturna, ma dal ciclocross non possiamo discostarci: è nostro dovere portare avanti la tradizione e, senza nulla togliere ad una corsa importantissima come il Campionato Regionale, vogliamo alzare ancora di più il livello. Restando con i piedi per terra vogliamo pensare in grande perché è solo così che si arriva a compiere qualcosa di grande: l’anno prossimo saremo ancora qui e presto ci siederemo al tavolo per capire dove poter migliorare proponendo qualcosa di ancor più bello”.
Matteo Carraro