Eravamo quattro amici al tram. La citazione della famosa canzone di Gino Paoli, riadattata ad hoc per quella che è stata la cena del Consorzio Varese nel Cuore di ieri sera.

Il gruppo di imprenditori, ma soprattutto di grandissimi appassionati della Pallacanestro Varese che ad oggi detiene il 95% delle quote societarie, si è ritrovato all’Officina del Tram di Varese in una ambiente conviviale e sereno per tracciare un bilancio della stagione appena trascorsa ma soprattutto per dare uno sguardo a quello che sarà il futuro proprio e dei biancorossi.

Argomento quanto mai attuale perché la rivoluzione societaria di Pallacanestro Varese è già in atto ed è pronta a realizzarsi concretamente nelle prossime settimane. L’arrivo di Luis Scola e l’imposizione della sua linea su tutti i fronti del mondo biancorosso infatti, si fa sempre più decisa ogni giorno che passa.
Non è una novità ormai che l’argentino abbia, nel piano quinquennale impostato, l’opzione di acquisire quote societarie fino a raggiungere la famosa quota del 51%, che poi vorrebbe dire assumere la maggioranza del club. Opzione che, fino a pochi giorni fa sembrava dovesse realizzarsi in più anni, ma che in realtà vede sempre più concreta l’ipotesi di avere El General come primo proprietario del Club già dal prossimo giugno.

Un’acquisizione che andrebbe quindi a stravolgere l’organigramma degli ultimi tempi e allora la domanda sorge spontanea: in tutto questo il Consorzio cosa farà?
Risposta presto data, Varese nel Cuore c’è e continuerà a esserci e a fornire il sostegno che negli ultimi anni ha permesso al club di continuare a vivere. In soldoni, la cifra intorno al milione di euro che solitamente il Consorzio guidato da Alberto Castelli metteva tutti gli anni per assicurare la sopravvivenza del club, sarà quasi totalmente garantita anche nel caso in cui Scola e chi con lui, come la possibile nuova cordata d’imprenditori nel nome di Varese Sport Entertainment, dovesse acquisire anche una percentuale molto più importante.

Lo scenario più forte che si potrebbe creare, è quello che il 90% della società venga assorbito dal gruppo di Scola, con un 5% che dovrebbe rimanere al Trust Il Basket Siamo Noi, realtà centrale nel nuovo progetto dell’argentino, ed un 5% come percentuale residua per il Consorzio, che continuerebbe comunque a sostenere come se avesse il 95% delle quote la società.

Un atto di amore di chi ha nel cuore la Pallacanestro Varese ed è pronto a sostenerla sempre, spostandosi anche un passo indietro, con la consapevolezza che questa nuova via porti Varese in una dimensione sempre più grande. Un progetto più ambizioso garantito da nuova linfa vitale, una forte stabilità finanziaria e sportiva, che consenta al club e ai suoi tifosi di tornare a lottare per lidi ben più alti della salvezza e restituendo a Varese il posto che le spetta nel panorama italiano ed internazionale.

Alessandro Burin

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