MXP Tennis Academy è una realtà di riferimento per la didattica della zona della provincia di Varese, che opera con il suo team in più sedi sul territorio circostante l’aeroporto di Malpensa. Dal bambino, al professionista, tutti possono usufruire dei servizi proposti dal gruppo tecnico guidato da Fabio Chiappini e Marco Brigo. Il Tennis Club Le Querce a Casorate Sempione, Tennis Castano Primo e Tennis Moriggia sono i tre luoghi di lavoro. Con un computo complessivo di 9 campi, sia in terra battuta che in veloce, oltre ad altre strutture e servizi collegati, il MXP Tennis offre la possibilità ad atleti, partendo dai professionisti ed arrivando fino ai giovanissimi iscritti alla SAT (Scuola Avviamento Tennis, ndr), la possibilità di poter praticare questo meraviglioso sport a tutti i livelli, con un lavoro finalizzato al continuo miglioramento tecnico-tattico.

Per poter capire meglio tutto il mondo di MXP Tennis Academy e tutto ciò che gli gravita attorno abbiamo fatto una chiacchierata proprio con Marco Brigo, co-ideatore e direttore sportivo dell’accademia.

Per iniziare, riusciresti a spiegarci come è nato il vostro progetto?
“Certamente. Nel 2020, dopo lo stop ed il lockdown per la pandemia, ci siamo trovati a dover ripartire praticamente da zero. Io ed il mio team di lavoro eravamo già al TC Le Querce ma svolgevamo un lavoro diverso, orientato maggiormente alla didattica di base. Fabio, che aveva appena interrotto il proprio rapporto di lavoro con lo Sporting Milano 3, aveva bisogno di una struttura dove appoggiarsi temporaneamente per poter far allenare i giocatori che seguiva all’epoca, alcuni dei quali sono rimasti con noi tutt’ora, e, dato che era stato negli anni anche mio maestro, ho deciso, anche per necessità, di affittargli alcune ore sui nostri campi. Da lì, giorno dopo giorno, è nata una collaborazione costante e vista la nostra sintonia sia sul campo che fuori, abbiamo deciso di creare il progetto di MXP Tennis Academy, fondendo anche i nostri staff”.

Hai parlato di staff. Quanti siete a lavorare al progetto MXP Tennis e quali suono i ruoli di ognuno?
“Inizierei partendo dall’alto. Fabio, maestro nazionale FIT e laureato in scienze motorie, ha il ruolo di direttore tecnico. Dal canto mio, anche io in possesso della qualifica di maestro nazionale FIT, ho assunto il ruolo di direttore sportivo. Fabio è la vera e propria guida tecnica del gruppo, io mi occupo invece più della parte organizzativa anche se, come amo ripetere e mi sentirete dirlo più volte, lavoriamo nel confronto e nel dialogo continuo. Siamo un team anche per questo (ride, ndr). Ad accompagnarci in questa splendida avventura abbiamo Paolo Moretti, altro maestro nazionale FIT, Bijay Piraino, new entry del nostro staff e istruttore di secondo grado FIT, Fabio Silvestri, istruttore di secondo grado FIT che ha base in Spagna (Marbella, ndr) ma che spesso torna da noi per collaborare, ed Erik Crepaldi, che alla sua attività di giocatore (ex numero 282 ATP, ndr) sta affiancando quella di collaboratore tecnico per il settore agonistico. Tutto questo per quanto riguarda l’attività Pro (legata ai professionisti, ndr) svolta al TC Le Querce. Per quanto invece concerne l’attività rivolta alla SAT e agonistica “standard” annoveriamo nel nostro staff Giancarlo, istruttore di primo grado FIT e responsabile del Tennis Castano Primo, Thierry Baio e Alessandro Lochis, che si occupano dell’attività presso il Tennis Moriggia”.

Immagino abbiate anche dei preparatori fisici..
“Assolutamente, li ritengo fondamentali per noi e per i nostri atleti. Con noi lavorano Luca Zampieri, Laureato in scienze motorie e coordinatore della preparazione atletica per il settore degli atleti full time e per il settore agonistico, e Antonio Aversano che sta completando la laurea in scienze motorie. Infine voglio citare anche Gianmatteo Calì, responsabile dell’area medica”.

Insomma uno staff numerosissimo. Quali sono i principi che volete infondere ai vostri collaboratori ed ai vostri atleti?
“Il nostro approccio al tennis è piuttosto competitivo. Essendo specializzati sul settore agonistico e dei professionisti crediamo che un aspetto importante sia quello di essere abituati a gestire tutti gli aspetti di una partita e di una competizione. Ci sono tanti ragazzi che giocano bene a tennis ma quando devono scendere in campo per un match di torneo, fanno fatica ad esprimersi al meglio. Per noi l’essenza del tennis è la competizione, quindi l’obiettivo è la vittoria. Un concetto che va interpretato in maniera sana ed equilibrata, senza esagerazioni o ossessioni. Porsi un traguardo da raggiungere, avere degli stimoli ed allenarsi sempre al meglio per poterlo fare è la base della nostra filosofia e del nostro modo di vivere e vedere questo meraviglioso sport”.

Detto questo, passiamo agli atleti che lavorano con voi. Chi e quanti sono? Insomma, presentaceli un po’ più da vicino
“In questo momento abbiamo sei professionisti che lavorano stabilmente con noi, quattro uomini e due donne. La punta di diamante è sicuramente Mattia Bellucci (numero 156 ATP, reduce da due titoli Challenger consecutivi, ndr). Inoltre fanno parte del nostro team Remy Bertola (svizzero, numero 364 ATP, ndr), Moez Echargui (tunisino, numero 377 ATP, ndr) e Federico Iannaccone (numero 644 ATP, ndr). Per quanto riguarda le donne abbiamo Nadine Keller (svizzera, numero 629 WTA, ndr) e Federica Prati (numero 1019 WTA, ndr). Da non dimenticare anche il rientrante Erik Crepaldi, che si sta rimettendo in gioco dopo un brutto incidente. Oltre a loro ci sono tanti atleti di ogni nazionalità che lavorano con noi saltuariamente o che si appoggiano alle nostre strutture ed al nostro team nelle settimane di pausa dai tornei. Un nome che vi posso fare è quello di Timofey Stepanov che ha preso con noi il suo primo punto ATP (bielorusso, ora è numero 1585 ATP, ndr) La posizione vicina all’aeroporto di Malpensa sicuramente ci aiuta”.

Un bel gruppo, senza dubbio. Oltre al doppio titolo Challenger di Bellucci ci sono stati altri risultati degni di nota?
“Altrochè. Quest’anno abbiamo vinto 11 titoli tra circuito ITF e Challenger. Inoltre sono arrivati anche ottimi piazzamenti. Partiamo da Bellucci che, durante questa stagione, ha sollevato ben 7 trofei. Oltre ai due Challenger, exploit assoluto che neanche noi ci aspettavamo fino in fondo, Mattia ha vinto quattro tornei ITF 15k (come i dollari di montepremi, ndr) e uno da 25k. In più è arrivato un titolo a testa per Bertola (25k di Sierre, Svizzera, ndr), Iannaccone (15k di Casablanca, Marocco, ndr), Echargui (25k di Monastir, Tunisia, ndr) e Keller (15k di Monastir, Tunisia, ndr). La semifinale Chalenger di Bertola a Campinas (Brasile, ndr) e il secondo turno di qualificazioni a Houston (ATP 250, ndr) per Echargui sono altri risultati di cui andiamo fieri. Il tutto accompagnato da una grande crescita anche a livello di ranking mondiale per tutti i nostri atleti. È stata una stagione fantastica”.

Finora abbiamo parlato tanto di professionismo. Spostandoci un po’ di più sui più giovani, cosa mi sai dire sulla vostra scuola tennis?
“È vero che il nostro lavoro maggiore viene svolto con i professionisti, ma come detto in fase di presentazione abbiamo tanti maestri addetti a SAT e Agonistica. Per noi è importante insegnare tennis a tutti, con le nostre convinzioni e la nostra visione di questo sport. Se si lavora bene dalla base si riescono a raccogliere i frutti andando avanti col tempo. Vogliamo abituare anche i nostri giocatori più giovani a stare in campo in un certo modo, infatti abbiamo introdotto l’MXP Warrior Tour, un circuito interno con 8 tappe in cui i ragazzi si possono confrontare in maniera diversa rispetto a quando lo fanno in allenamento. I ragazzi che si rivolgono a noi, invece, per il settore agonistico, sanno che pretendiamo tanto da loro, ma che, al contempo, possiamo dare loro basi solide su cui costruire il loro futuro tennistico. Per noi portare i ragazzi a finire la scuola e poi a fare il salto verso il mondo dei professionisti è un motivo d’orgoglio. Accompagnare i ragazzi in questo percorso non è facile per vari motivi, dentro e fuori dal campo, ma è un qualcosa che riteniamo di saper fare nel migliore dei modi”.

Per concludere, un obiettivo per il 2023?
“Abbiamo cominciato con l’obiettivo di portare almeno un nostro atleta in Top100. Lavoriamo tutti i giorni per potercela fare. Man mano i risultati sono sempre migliori, speriamo che l’anno prossimo sia quello buono”.

Filippo Salmini

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