Di rigorini è piena la contemporaneità. Quanto bruci quello che ha permesso alla Juventus U23 di fatturare 3 punti è tutto nella (garbata) dialettica post infrasettimanale di Luca Prina: “Siamo sul pezzo. So che quando manca il risultato è difficile dirlo. Dopo la partita ho parlato 10 secondi alla squadra. Cosa che di solito non si fa. Ho detto di stare tranquilli e che veniamo via da qui con convinzione, forza e la rabbia giusta. Se parlo dell’arbitro divento un allenatore più mediocre di quello che sono. Dico solo che non c’era bisogno di intervenire. Inconcepibile. Nel primo tempo su Ghioldi ha deciso di lasciare andare. Per coerenza, avrebbe potuto ammonire per simulazione. Ma aggiungo anche che abbiamo bisogno di punti perché domani queste parole non se le ricorda più nessuno. Siamo pronti ad andare in battaglia con tutti. Certo che a mezz’ora dalla fine restano amarezza e rabbia perché non c’era bisogno di far succedere quelle che è successo”. Sviscerato l’argomento arbitrale, doveroso passaggio a gruppo e singoli: “Viste le 5 partite in 15 giorni ho cercato di ragionare di conseguenza. Per quanto riguarda Pesenti è da un mese con noi e ha caratteristiche che ci servono. Mi è piaciuto come mi è piaciuta tutta la squadra. Qui non si nasconde nessuno. I ragazzi danno sempre disponibilità. Stategli vicino e sosteneteci”.

Per Gianluca Nicco specchietto retrovisore di poco (o punto) aiuto. Meglio guardare avanti: “Abbiamo fatto una buona partita. Potevamo sfruttare meglio certe occasioni. Poi ci ha punito un rigore un po’ dubbio. Fa parte del gioco. Bisogna voltare pagina. La rabbia c’è perché c’è stata la prestazione. Fisicamente sto meglio e penso si veda anche. Il temperamento non è mai mancato. Domenica dobbiamo assolutamente vincere. In qualsiasi modo. Il rigore? Accettiamo il verdetto. Ormai questa partita è andata

Giovanni Castiglioni  
(Interviste a cura Comunicazione Aurora Pro Patria 1919)

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