Rivoluzione alla Robur Saronno Basket? Sì, no, boh, forse. In casa saronnese l’eliminazione dai playoff ad opera di Busto Basket ha lasciato il segno rappresentando, in particolare, la fine di un ciclo sportivo che negli ultimi anni, gli appassionati lo ricordano bene, aveva permesso al club saronnese di conquistare ben due promozioni in DNB e una costante presenza ad alto livello nella post-season.

“Questa volta invece è successo qualcosa di diverso perché la fine anticipata della stagione – spiega Marco Novati, General Manager della Robur Saronno nonché braccio destro del presidente Ezio Vaghi – ha fatto scattare ciò che era nell’aria da tempo, specialmente dopo un’annata che, per noi, è stata terribilmente contrassegnata da infortuni a non finire, problemi di ogni genere e tante altre avversità. Così, qualche giorno dopo la chiusura della stagione sono arrivate le defezioni di Jack Mariani e Lollo Gergati che, ce lo aspettavamo, hanno comunicato la loro intenzione di appendere le scarpe al chiodo”.

E poi?
“Nei giorni successivi a Jack e Lollo si sono accodati anche Marcello Cozzoli, Andrea Marusic e il capitano Alessandro Gurioli, giocatori importanti per il nostro assetto che in questo momento devono ancora decidere cosa fare del loro futuro agonistico lasciando le loro posizioni in stand-by. Questa serie di notizie ha avuto l’effetto di dare un potente colpo di gas ad un’idea che era già più che in embrione: lanciare in modo definitivo il gruppo di giovani, Quinti, Tresso e De Capitani, che durante l’anno si sono conquistati spazi, responsabilità e, più di tutto, credibilità da titolari. Al gruppetto degli Under avremmo voluto inserire anche Pellegrini, ma il nostro esterno ha ricevuto numerose offerte e tra le tante, per il suo primo approccio al basket professionistico, ha scelto Imola, in DNB. Accanto al terzetto citato lanceremo nei dodici anche due emergenti come Giacomo Motta e Filippo Cova. Quindi, se in ottica 2022-2023 di rivoluzione si tratterà, sarà comunque in gran parte a carattere interno”.

Dalle tue parole pare di capire che il “se” lascia ampi margini a ripensamenti.
“No, non ci sarà nessun ripensamento rispetto alle scelte e alla filosofia di base che sono ormai da anni improntate ad una maggior presenza in Prima Squadra dei ragazzi prodotti grazie all’ottimo lavoro svolto nel nostro settore giovanile. Tuttavia, queste scelte andranno calibrate e adeguate alle ambizioni di un club come la Robur Saronno che, per storia e tradizione, nelle minors vuole essere protagonista ad alto livello. Per questo motivo, e anche in relazione alla formula della CGold del prossimo anno, cercheremo di costruire una squadra molto competitiva che possieda il talento e le qualità necessarie per raggiungere la B Interregionale, o come verrà denominata, prevista per il campionato 2023-2024″.

Per concludere?
“Insomma: largo ai nostri giovani, che però saranno supportati da giocatori esperti, in possesso di  carattere, mentalità vincente e doti da leader. In questo senso speriamo vivamente che il nostro capitano Alessandro Gurioli, a Saronno già da otto anni, decida di proseguire il suo cammino con la nostra maglia. Il Gurio, reduce da una stagione non facile perché condizionato da molti problemi fisici, rappresenta oggi più che mai il faro cui spetterà il compito di illuminare sia il nostro gioco sia le dinamiche di spogliatoio di un gruppo di talenti destinato a regalarci tante soddisfazioni”.   

Massimo Turconi

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