Lo scorso weekend una “tempesta blu” si è abbattuta su Torino, con forti venti provenienti da Busto Arsizio in grado di spezzare il muro chiamato Blitz Balangero. Affermazione forse esagerata, visto il risultato equilibrato, ma efficace nel restituire la grande prova offerta dai Blue Storms guidati da coach Marco Ferrari: 24-27, blitz a casa dei Blitz, a sancire una vittoria di straordinaria importanza ai fini sia del girone sia del CIF9 in generale.

Tra i protagonisti rientra anche Luca Tovaglieri, un classe ’02 che si sta facendo le ossa nel mondo dei grandi e che ha tutta l’intenzione di far ricordare il suo nome nel mondo del football. Prestazione sontuosa da parte del giovane ricevitore condita anche da un bellissimo touchdown che è risultato fondamentale ai fini della vittoria.

“Domenica scorsa – esordisce Tovaglieri – abbiamo ottenuto un successo importantissimo per il nostro cammino all’interno del girone: avendo solo quattro partite da giocare ci siamo decisamente avvicinati ai playoff. La soddisfazione più grande resta però l’aver superato proprio i Blitz, che nella passata stagione ci avevano dominato 36-0 e 32-0. Loro erano i favoriti anche quest’anno e batterli ha significato davvero tanto per noi sotto tutti i punti di vista: la vittoria ci ha dato ulteriore consapevolezza e grinta per affrontare le prossime gare”.

Cosa è cambiato dall’anno scorso?
“In primis siamo un gruppo più numeroso e, grazie alla bella sinergia con i Rhinos, ci sono tanti ottimi giovani. Inoltre c’era tantissima voglia di riscatto non solo alla luce delle sconfitte di cui sopra, ma anche in virtù di una stagione nel complesso al di sotto delle aspettative dato che non eravamo nemmeno andati ai playoff. Avevamo voglia di rivalsa e di fare bene; direi che abbiamo trasposto la nostra energia sul campo nel modo migliore”.

A livello individuale che prestazione è stata per te?
“Molto buona, anche se i margini di miglioramento ci sono sempre e sono decisamente ampi. Sono contento del fatto che l’intesa con il QB Lorenzo Colombo stia migliorando sempre più: con lui ho un’ottima affinità e sa quali consigli darmi per farmi crescere. Sono contento perché ho anche segnato un touchdown, ma sono altrettanto consapevole di non dovermi montare la testa perché, come ho detto, c’è ancora tanto da lavorare”.

Riavvolgiamo il nastro: da dove nasce la tua passione per il football?
“Come tanti altri miei compagni mi sono avvicinato a questo sport grazie ad un mio amico, circa tre anni fa, che mi ha convinto a provare. Lui ora non gioca più, ma io mi sono subito innamorato: ho cominciato con la Flag qui a Busto e sono ben presto passato al tackle facendo le giovanili con i Rhinos Milano. Dall’anno scorso sono tornato ai Blue Storms e voglio crescere con questa franchigia, anche perché finora ho sempre giocato a nove e mi piacerebbe provare a undici”.

Tornando al discorso precedente. Possiamo dire che l’esordio contro i Lancieri Novara sia stato un banco di prova anche per voi, mentre la vittoria con i Blitz sia stata la consacrazione?
“Sicuramente alla vigilia del campionato eravamo curiosi noi stessi di conoscere il nostro livello e battere Novara è stata subito una bella risposta; contro i Blitz avevamo voglia di confermarci e lo abbiamo fatto. Non parlerei però di consacrazione perché sappiamo di non poterci adagiare sugli allori ma, al contrario, dobbiamo solo continuare su questa strada facendo sempre meglio”.

Inevitabilmente, però, una vittoria del genere non può lasciare indifferenti. Di rientro da Torino qual era l’atmosfera all’interno del gruppo?
“Abbiamo capito di poter far bene contro chiunque e, adesso, l’obiettivo non può che essere quello di approdare ai playoff per vincere quante più partite possibili e, perché no, provare a vincere il campionato. L’atmosfera era ovviamente gioiosa e festante, ma al tempo stesso si respirava grande determinazione e voglia di tornare subito in campo; la stagione non finisce certo qui e dobbiamo sempre spingere al massimo”.

Con i playoff ad un passo, estendendo il discorso al campionato, quali possono essere le avversarie più temibili?
“Sarò sincero: non ti so rispondere. Non è certo pretattica o spavalderia, ma per come sono fatto, e la filosofia dei Blue Storms è la stessa, è inutile guardare troppo avanti: ci stiamo concentrando su noi stessi e sugli avversari del nostro girone. Quando arriverà il momento ci concentreremo su altri rivali”.

In ogni caso, quanto è bello il CIF9 quest’anno? Mi spiego: quanto è importante per il football estendere sempre più i propri confini e arrivare, ai playoff, a giocare contro squadre di regioni diverse e lontane?
“Questo è un aspetto molto importante. Nel CIF9 ci sono tantissime squadre e uno dei motivi che ci spinge a far bene e ad andare avanti il più possibile è proprio il poter incontrare mondi diversi, espandere i nostri orizzonti e contribuire alla crescita del movimento nazionale di football. Riportare questo sport ai livelli pre Covid e anche più in alto garantirebbe a noi, così come alle altre squadre, la possibilità di avere nuovi sponsor e nuovi margini di crescita”.

Parlando di crescita non si può non sottolineare il processo di maturazione dei Blue Storms: qual è la caratteristica che vi contraddistingue?
“Siamo completi e affiatati. Abbiamo un attacco dinamico guidato da un quarterback che lancia e corre con la stessa disinvoltura, e vantiamo un’ottima difesa capitanata da Edoardo Macchi che è un punto di riferimento sia per la Defense sia per tutta la squadra. La costanza del pacchetto difensivo e la dinamicità dell’Offense sono la nostra più grande forza, oltre alla per me scontata unione nello spogliatoio”.

Per concludere, visto che hai parlato spesso di miglioramento, su cosa devi ancora lavorare parecchio?
“Di sicuro nei blocchi, ovvero nella parte sporca del mio ruolo. Come ricevitore preferisco correre e prendere il pallone per andare in endzone, ma tra i miei compiti rientra anche il bloccare gli avversari per favorire la corsa del running back. Su questo devo indubbiamente migliorare, così come devo trovare la continuità nel ricevere i palloni senza dropparli. Sono a disposizione dei coach: lavoro sodo per crescere e per regalare grandi soddisfazioni ai Blue Storms Busto Arsizio”.

Matteo Carraro
(foto di Daniele Finotti)

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