Il Consorzio Sgai tace. Patrizia Testa parla solo attraverso l’avvocato Santino Slongo. Due indizi (senza bisogno del terzo), utili a formare la prova che l’acquisizione della Pro Patria da parte della società partenopea non è stata perfezionata.

Esito largamente scontato divenuto implicitamente notizia per via dell’impianto probatorio di cui sopra. Nei prossimi giorni l’elastico evocato all’atto stesso della presentazione ufficiale (25 novembre) dovrebbe riportare il club biancoblu nell’alveo della precedente proprietà. Sempre con il vulnus dell’incompatibilità politica da risolvere. Ma per questo ci saranno tempi e modi.
Per la cronaca Slongo è il Presidente dell’Associazione Monarchica Gruppo Savoia. D’altra parte, trattasi di questione di sangue (bianco)blu. Miseria e nobiltà di una parentesi che ci si augura di chiudere al più presto.                            

Giovanni Castiglioni    

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