Nel panorama sportivo italiano il bowling non occupa certo un ruolo da protagonista. Anzi, in un ipotetico palcoscenico potremmo collocarlo nel dietro le quinte, oscurato dalla fama e dalla popolarità di altri sport che si godono le luci della ribalta. Non per questo, tuttavia, viene meno la passione di chi lo anima: con sudore, determinazione, sacrifici e forza di volontà, migliaia di persone contribuiscono all’esistenza e alla crescita del movimento italiano di bowling.

È il caso di Alessandro Cagna (presidente), Franco Colombo (vicepresidente), Nicoletta Manenti (consigliere), Maurizio Graziani (rappresentante atleti) e Brian Guerzoni (istruttore tecnico) dell’Associazione sportiva dilettantistica Bowling Club Split Varese, che ci accolgono presso la sede di Viale Belforte 165. Dal 1989 il Bowling Varese è un vanto della Città-Giardino, in grado di accogliere e tener compagnia ogni giorno a grandi e piccini, in un ambiente ospitale e familiare in cui divertirsi e praticare sport. Sì perché (forse troppo spesso ce lo si dimentica) anche il bowling è uno sport, e praticarlo offre una serie di vantaggi che non hanno nulla da invidiare ad altre attività motorie.

Perché il bowling?

A spiegarcelo sono proprio loro (nella foto a destra Graziani, Manenti, Cagna e Guerzoni, assente solo Franco Colombo, ndr), i protagonisti assoluti della realtà varesina che lavorano quotidianamente per mandare avanti l’attività, avvicinare quante più persone possibili al mondo del bowling e continuare a vincere tornei a livello regionale e nazionale.

Il bowling è uno sport per tuttiesordisce Maurizio Graziani perché dai dieci anni fino ai settanta si può giocare tranquillamente; non è violento e, alla luce della situazione sanitaria degli ultimi anni, totalmente sicuro dato che ognuno usa la sua attrezzatura e non ci sono contatti. Tra gli sport tecnici è il più difficile dopo il golf: noi non abbiamo l’incognita del vento, ma ogni bowling ha piste realizzate con materiali diversi su cui viene steso un olio che non potrà mai essere uguale, per viscosità o metodo di stesura”.

A questo aggiunge Nicoletta Manenti ci sono questioni che si slegano dall’agonistica, ma riguardano l’avvicinamento al bowling in quanto attività sportiva. Parliamo di una disciplina eccellenza nell’esercitare la coordinazione occhio mano, nel migliorare l’equilibrio e nello stimolare la concentrazione. A livello educativo è inoltre uno splendido strumento per sviluppare l’attenzione, molto labile nelle nuove generazioni, capire concetti di applicazione geometrica e, ovviamente, imparare il rispetto”.

Come mai è uno sport così poco conosciuto e praticato in Italia?

Manca la culturarisponde subito Brian Guerzoni. L’Italia ha vinto a sorpresa i mondiali a squadra nel 2018 a Hong Kong superando Canada e USA in semifinale e finale, due Nazioni in cui il bowling è considerato sport a tutti gli effetti e gli atleti professionisti guadagnano abbastanza. Tuttavia il boost mediatico dato da quella vittoria è durato poco e non ha permesso al nostro Paese di fare quel salto di qualità necessario per raggiungere il livello del Nord Europa, ad esempio di Svezia, Danimarca o Finlandia. Io ho fatto parte della Nazionale Juniores e partecipando a tornei internazionali mi sono reso conto di quanto, purtroppo, il nostro livello sia basso”.

Gli istruttori in Italiaprosegue Grazianinon sono poi così tanti e un ragazzo che vuole diventare giocatore a livello agonistico ha bisogno di essere seguito a 360°. Inevitabilmente questo comporta dei costi, spesso non indifferenti, motivo per cui non è facile andare avanti con le proprie carriere: voglia, passione e costanza sono importanti, ma conta anche tanto la disponibilità economica e di strutture. Non a caso i giocatori più forti sono quelli che possono contare sulle strutture di proprietà familiari. Alla luce di questo diventa importante riuscire a trovare sponsor in grado di coprire le spese e consentire ai giocatori di partecipare alle gare nazionali”.

A caccia di sponsor e di tornei

Nel nostro piccolospiega Manenti diamo la possibilità ai nostri atleti di partecipare ai campionati italiani: se qualcuno può portare il nostro bowling a podio per noi è solo una soddisfazione, ma la nostra volontà è soprattutto quella di promuovere, di rilanciare questo sport e organizzare tornei. Chiaro cha avere un aiuto esterno non guasterebbe. Il 2 febbraio abbiamo organizzato il primo del 2022: con immenso dispiacere, ma anche piacere da un certo punto di vista, ci siamo trovati costretti a dire di no a qualche richiesta perché avevamo raggiunto il limite di posti. Ci auguriamo di replicare il prossimo 7 marzo: in vista della festa della donna organizzeremo un torneo “in rosa” dedicato esclusivamente ad atlete femminili”.

Gli eventi che stiamo realizzando aggiunge Graziani sono tornei promozionali, non a scopo di lucro, che facciamo per far appassionare sempre più gente al nostro sport; non sono tornei della FISB (Federazione Italiana Sport Bowling, ndr), che comunque organizziamo. Ci sono sempre in palio coppe e qualche sponsor ci regala dei premi da conferire ai vincitori. Sarà proprio questo il caso del prossimo torneo di cui parlava Nicoletta che si chiamerà Le Regine del Bowling: oltre alle corone e ad un immancabile mazzo di mimose, ci saranno anche tanti altri imperdibili premi. Vogliamo impegnarci nel ripagare la fiducia degli sponsor, motivo per cui faremo tanta pubblicità sul nostro sito e sui social, oltre alla visibilità che possiamo offrire qui con i monitor sulle piste, la distribuzione di volantini e un espositore rollup”.

Il Bowling Varese post Covid

A raccontare l’attuale situazione dell’attività è proprio il titolare Alessandro Cagna: “Dal 2012 siamo ripartiti alla grande iscrivendoci alla Federazione Italiana Sport Bowling, iniziando ad organizzare anche tornei regionali e nazionali. Il Covid ha senz’altro avuto effetti negativi perché, di fatto, siamo stati chiusi due anni; adesso sta andando abbastanza bene dato che, con i protocolli, i green pass e le mascherine, stiamo tornando ad avere tanti compleanni. Com’è cambiata la clientela? Se prima c’erano davvero tante famiglie adesso vedo parecchi giovani. Il Bowling Varese è locale di intrattenimento a 360°:  si può giocare a bowling, a biliardo o in sala giochi, è possibile fare aperitivi, cenare o passare un post serata tra amici godendosi cocktail, bevande e musica. Proprio per questo stiamo continuando a proporre nuove iniziative e promozioni per tutti; poi chissà, magari, venendo qui mentre si svolgono i tornei può nascere la passione… e noi siamo disposti ad aiutare chiunque a coltivarla”.

Bowling agonistico… e tanto altro

La BC Split Varese è ben lieta infatti di aiutare quante più persone possibili a migliorare la propria tecnica e, in tal senso, lo sguardo non può che orientarsi al mondo scolastico. Come sottolineato da Manenti, poiché il bowling non è uno sport di culto in Italia a differenza di calcio o basket, nel momento in cui si inizia a praticarlo si è tutti sullo stesso livello. Di conseguenza il Bowling Varese aveva avviato già ben prima della pandemia un progetto che coinvolgeva 25 scuole medie della provincia e 2500 ragazzi, i quali avevano la possibilità di qualificarsi ai regionali e alle finali nazionali. “In questo modospiega Cagna ci auguriamo di far appassionare sempre più persone al Bowling. Noi paghiamo a caro prezzo il fatto che non si tratti di una disciplina olimpica: qualora lo diventasse, anche se la vedo dura, aumenterebbero le possibilità di sponsorizzazione e l’interesse da parte di tutti, esattamente come è successo per altri sport”.

Ma non finisce qui perché, oltre alle scuole, il Bowling Varese apre le sue porte anche agli atleti disabili. “Da anniconferma Guerzoni teniamo un corso il lunedì pomeriggio per qualsiasi persona affetta da disabilità che voglia cimentarsi in questo fantastico sport. Queste categorie possono contare su un apposito circuito, lo Special Olympics, in cui possono competere anche a livello agonistico. L’attività fisica è per chiunque un toccasana e giocare a bowling è per loro, così come per chiunque, una bellissima valvola di sfogo”.

Il lieto fine

Venite, venite venite!” è l’augurio e l’invito di Nicoletta Manenti che aggiunge: “Qui al Bowling Varese si sta bene, chiunque viene accolto nel migliore dei modi e siamo tutti parte di una grande famiglia”.

Offriamo di tutto – specifica Maurizio Graziani, dai tornei agonistici ai tornei amatoriali passando per tutte le infinite possibilità di cui abbiamo già parlato e Brian Guerzoni precisa: “L’importante, in ogni caso, è divertirsi e qui il divertimento è assicurato”.

Il congedo finale spetta ad Alessandro Cagna: “Siamo pronti ad accogliere qualsiasi persona voglia avvicinarsi al nostro mondo e siamo disponibili in tutto e per tutto con la stessa passione di sempre”.

E allora l’appuntamento è al Bowling Varese. Per info e contatti:
Sito web: https://www.bowlingvarese.it/
Mail: info@asdbcsplitvarese.cloud
Instagram: @splitvarese
Facebook: ASD B.C. Split Varese

Matteo Carraro

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