Quando parla lui tutti stanno in silenzio e si mettono ad ascoltare e non potrebbe essere altrimenti vista la figura e lo status dell’uomo: Toto Bulgheroni rappresenta la Pallacanestro Varese e con essa, tutti i valori, la storia ed il presente della società biancorossa che in lui ogni anno ritrova un importante punto di riferimento.

Con lui abbiamo deciso di tracciare un bilancio della stagione appena conclusa e di aprire una finestra su quello che potrà essere il futuro dei biancorossi, ormai sempre più alle porte.

Cosa significa per Varese la decisione di Luis Scola di acquisire la maggioranza della società biancorossa?
“A mio giudizio questa mossa è la dimostrazione che Scola fa sul serio a Varese, perché è una grossa responsabilità che Luis prende da qui in avanti. Aveva già dimostrato questa sua volontà di fermarsi qui a Varese per diverso tempo nel momento in cui aveva messo in mostra il suo progetto quinquennale, ma questa volontà espressa è un rafforzamento della sua promessa, del fatto che lui creda in ciò che vuole fare ed in quello che la società Pallacanestro Varese può fare e quanto possa crescere. Pur avendo acquisito il 51% non ha assolutamente intenzione di perdere la storia recente, ovvero il Consorzio Varese Nel Cuore ed il Basket Siamo Noi, che rimarranno parte della società. Ovviamente poi siamo aperti alle altre realtà che vogliamo investire nella Pallacanestro Varese”.

Un progetto che è dovuto iniziare in parte quest’anno per tutte le contingenze che si sono venute a creare. Una stagione così cosa le lascia?
“Come sempre le persone intelligenti, nel senso etimologico del termine, che hanno la volontà di capire e leggere ciò che accade, capiscono che è stata un’esperienza che servirà in futuro per non ripetere gli errori commessi, se tali possono definirsi. Quando ad inizio stagione erano state fatte certe scelte è chiaro che nessuno potesse immaginarsi lo scenario che poi si è sviluppato”.

Guardando invece al prossimo futuro, quali probabilità ci sono che Varese possa giocare una coppa europea il prossimo anno? C’è la possibilità di utilizzare una wild card?
“La situazione ad oggi è molto fluida. Non essendoci qualificati per meriti sportivi, essendo arrivati dodicesimi, l’unica possibilità è appunto quella di utilizzare una wild card qualora si decida di richiederla. Le variabili principali per questa scelta sono legate principalmente alle risorse che saremo in grado di reperire”.

Altro discorso di forte attualità è quello legato al settore giovanile e all’accordo con la Robur Et Fides. Com’è ad oggi la situazione?
“Siamo in dirittura d’arrivo per l’accordo con la Robur. Questo sarebbe un accordo epocale, con le due realtà storiche di Varese che decidono di portare avanti un lavoro insieme, tenendo bene in considerazione quali sono stati e sono i ruoli e le vocazioni delle singole società: da una parte il minibasket e l’avvicinamento di ragazzi e famiglie alla pallacanestro e dall’altra un discorso di selezione che dovrebbe portare, se si lavora bene e si avrà la fortuna di avere un buon materiale a disposizione, alcuni giocatori di Varese e del vivaio ad approdare in Serie A o in altre società di livello. Un discorso, questo, che negli ultimi anni si era un po’ perso”.

Infine andiamo sulla questione coach. Ad oggi la scelta del nuovo allenatore della Pallacanestro Varese è un discorso che ha trovato una sua direzione o deve entrare ancora nella sua fase calda?
“E’ un discorso che deve ancora entrare nella sua fase più calda. Della scelta se ne occupano in maniera diretta Micheal Arcieri e Scola e sono sicuro che sapranno proporre un organigramma interessante per quanto riguarda tutti gli allenatori che graviteranno intorno alla società”.

Alessandro Burin

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui