Quattro promozioni e un…Impossibile tenersi dentro la battuta. Perché il tributo che l’Amministrazione Comunale di Busto Arsizio ha riservato ieri nel cortile di Palazzo Gilardoni alle quattro società protagoniste di un salto di categoria nella stagione appena conclusa ha purtroppo avuto il retrogusto amaro della beffa rappresentata dalla mancata iscrizione alla prossima Serie B della neopromossa AB Oil & Gas Basket Busto Arsizio.

Manzonianamente, dall’altare alla polvere nel breve volgere di due settimane scarse. Per una deadline all’allineamento al nuovo campionato scaduta ironicamente proprio ieri. Andiamo per gradi. In soli otto giorni tra domenica 19 e domenica 26 giugno lo sport bustocco ha salutato il passaggio al piano di sopra di quattro squadre. Una settimana da Dio con exploit mandato a libri dal succitato basket maschile (dalla C Gold alla Serie B), dalla Hupac Pro Patria Basket femminile (dalla C alla B) e infine dalla Pallanuoto maschile targata Paglini Renault Store (dalla C alla B) all’omologa Waterpolo femminile (dalla B alla A2) che hanno fatto esplodere di gioia la Busto del nuoto. Al fatturato andrebbe sommato anche l’Antoniano Basket salito in D nello stesso arco di tempo. Insomma, c’è da perdere il conto.

Onori di casa fatti dal Sindaco Emanuela Antonelli e dall’Assessore allo Sport Maurizio Artusa. Va da sé orgogliosi di una performance fuori scala. “Quale altra città può vantare un tale primato? Vi ringrazio perché portate in giro per l’Italia il nome di Busto Arsizio”, ha sottolineato il primo cittadino.                

I cugini di Campania

Ed è qui che c’è l’intoppo. Perché in giro per l’Italia oltre che il buon nome della città circolano anche i titoli sportivi. Nello specifico, quello del Basket Busto Arsizio finito a Caserta per l’impossibilità di sanare un’incancrenita querelle interna alle due anime societarie. La B gettata al vento dopo un lungo inseguimento ed un parallelo con la sovrapponibile parabola dell’Omega Bilance anni ’80 che era stata evocata nel raduno dell’11 settembre. L’amarezza del GM Alessandro Bonicalzi (scortato sul palco dal capitano Benzoni e dai dirigenti Grassi, Mostoni e Reguzzoni) non necessitava di particolari didascalie. Elaborazione del lutto smorzata dall’Assessore Artusa che ha garantito l’appoggio istituzionale alla ripartenza: “Vi posso assicurare che ci impegneremo per riportare Busto in Serie B”. Ricicciando sottotraccia il derby con Gallarate che ha fatto da tagline alla stagione.  

No grazie, Partenope mi rende nervoso

Ma l’autentico stracult della serata è stato regalato dal Presidente della Pallanuoto, il napoletano Maurizio Castagna che ha invitato Patrizia Testa (a sua volta omaggiata dall’Amministrazione Comunale per il rilancio della Pro Patria che vale una promozione) ad acquistare il Napoli da De Laurentiis. Inevitabile pausa scenica. Evidentemente al Pres erano ignote le dinamiche partenopee della cessione con l’elastico al Consorzio Sgai.  

Vedo nudo

Solo per i parziali, ribalta concessa anche alla Busto Nuoto del Presidente Renato Borroni e ai recenti successi continentali delle sincronette Alessia Macchi e Susanna Pedotti e iridati di Gemma Galli. Così come citazioni anche per l’oro nella ginnastica ai Giochi del Mediterraneo del tigrotto Nicola Bartolini e l’Italian Bowl vinto dal qb dei Guelfi Firenze (e dei Blue Storms) Andrea Fimiani. A chiusura, riconoscimento per i 40 anni di custode della Palestra di via Ferrini per Vittorio Carrubba, protagonista suo malgrado negli anni ruggenti di un incontro ravvicinato di un certo tipo con l’icona del basket Teresa Weatherspoon. Se solo le docce potessero parlare. Roba da commedia sexy anni ’70.            

Giovanni Castiglioni

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