Lo chiamano, quello della consueta finestra di gennaio, mercato di riparazione, ma spesso è un mercato di miglioramento. In questa sorta di “Hotel Gallia” cestistico (per chi non ne fosse al corrente era il mitico luogo di ritrovo del calciomercato…), uno dei migliori pezzi invernali – Matteo Beretta -, se l’è portato a casa il Busto Basket, classico “swing man” in grado, per qualità tecniche e atletiche, di giocare quattro ruoli, quindi importante sotto il profilo tattico. Ma, anche, importante per la sua esperienza e mentalità vincente.

Beretta infatti, circa otto mesi fa, indossando la maglia di Robur Saronno alzava il trofeo riservato ai vincitori del campionato di CGold e, a margine, anche la speciale menzione come “oustanding player of the year”. Insomma, Beretta è uno che “sa come si fa…”.

“Grande annata e favolosa esperienza quella che – dice Beretta – ho avuto la fortuna di vivere a Saronno. Alla Robur mi sono trovato benissimo non solo in campo con una squadra che durante la stagione è cresciuta molto fino a conquistare il massimo risultato possibile, ma anche in spogliatoio grazie alla presenza di ragazzi e giocatori eccellenti: da Ale Gurioli a Jack Mariani; da Pippo Politi a Pietro Fusella; da Andy Marusic e tutti gli Under che nel corso della stagione hanno avuto un rendimento via via straordinario. Insieme, con grande coesione, abbiamo ottenuto un risultato davvero incredibile ed è stato un peccato che per le note vicende (rinuncia di Saronno a disputare la DNB ndr) non si abbia avuto l’opportunità di giocare al piano di sopra. Io, a Saronno sarei rimasto più che volentieri”.

La DNB l’hai vista, anche se per pochi mesi, a Bernareggio.
“Quando l’ipotesi Saronno-DNB è tramontata, ho accettato l’offerta, contratto pluriennale, con Bernareggio ma, purtroppo, le cose non sono andate come entrambi speravamo. Così, a dicembre, ho iniziato a guardarmi in giro e venuto a conoscenza dell’interessamento di Busto, ho accettato al volo anche perché sapevo che sarei comunque approdato in un club organizzato e ambizioso. In queste settimane trascorse a Busto posso dire che le premesse della vigilia sono state pienamente confermate perché stiamo viaggiando alla grandissima – la nostra striscia di vittorie consecutive è ormai arrivata a quota 10 -, e abbiamo tutti quanti la netta sensazione che si possa fare ancora di più per inserire al meglio i nuovi arrivati, sfruttare un roster lungo e completo e, in buona sostanza, spostare ad un livello più elevato l’asticella dei miglioramenti possibili”.

Quindi, al netto dell’attuale secondo posto alle spalle di Gallarate e Lumezzane, quali sono le vostre prospettive in ottica futura?
“Benzoni, il nostro capitano, dall’alto della sua esperienza, ci invita a tenere gli occhi puntati solo sull’immediato, ragionando di partita in partita anche perché, giustamente, le favorite per salire in DNB sono altre formazioni: Lumezzane, Pizzighettone, Gallarate, Iseo e, perché no, anche Saronno il cui organico, se al completo, è uno dei più completi e talentuosi. Noi, come si suol dire, partiremo di rincorsa recitando il classico ruolo di  “outsider” consapevoli che nell’ormai vicina corsa playoff alcuni valori verranno ribaltati e, comunque, conterà arriva sani fisicamente e preparati sotto il profilo tecnico e mentale. A noi, in questo senso, manca ancora tanto lavoro, ma siamo in fiducia e sicuramente nel prossimo mese faremo di tutto per colmare il gap e presentarci alla post-season con l’abito delle grandi occasioni perché – conclude in tono ottimistico Matteo – vogliamo recitare un ruolo da protagonisti”.

Massimo Turconi

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