Minuto 92’ di Mercallo – Viggiù, il risultato è fermo sull’1-0 in favore degli ospiti, andati in vantaggio nel primo tempo con Cracò. I padroni di casa, nonostante una ripresa passata in attacco, non riescono a trovare il gol del tanto sperato pareggio, quando mancano oramai una manciata di secondi al triplice fischio. C’è però ancora un’ultima chance, un calcio d’angolo dalla destra sulla quale si appresta a battere Caruso. Parte il cross, lungo sul secondo palo, e a raccoglierlo c’è un giocatore con la maglia diversa dagli altri: si tratta di Oleksandr Butlerskyi, portiere del Mercallo, che salito per l’ultimo disperato assalto, insacca il pallone dell’1-1 come nella più bella delle favole. “Io voglio sempre aiutare la squadra – esordisce Butlerskyi – per cui, quando a pochi minuti dalla fine eravamo sotto 1-0, ho chiesto al mister se potessi andare a saltare per il calcio d’angolo. Mi ha detto di sì, e niente la palla alla fine è entrata”.

Segnare un gol per un portiere è un evento più unico che raro, com’è stata la sensazione per te?(GUARDA QUI IL VIDEO DEL GOL)
“Avevo visto che a battere l’angolo era andato Caruso, e lui so che ha un cross molto lungo. Io mi sono messo quindi sul secondo palo, e quando sono andato a colpire di testa ho urlato come se dovessi fare una presa nella mia area di rigore. Quando la palla è entrata è stata una gioia bellissima”.

Si può ipotizzare un nuovo ruolo come centroavanti quindi?
“Se il mister mi mette in attacco gioco anche lì, io come ho detto voglio aiutare, e se c’è possibilità salgo anche a fare gol”.

La tua è una storia di vita molto particolare, che ha sempre avuto il calcio come filo conduttore. Com’è stata la tua carriera calcistica fino ad oggi?
“Io sono arrivato qui 5 anni fa, nel 2017, dopo che per un lungo periodo avevo giocato in Ucraina fino alla Serie D. Il primo anno in Italia ho conosciuto mister Pizzuti, che mi ha convinto ad andare a provare all’Angerese, dove alla fine sono rimasto fino allo scorso anno”.

Quest’anno poi sei approdato a Mercallo. Come ti stai trovando?
“Qui ci sono tutti ragazzi molto giovani e di vecchietti siamo solamente in tre. Quest’estate, durante un torneo, Shabani mio compagno di squadra ad Angera, mi aveva detto che sarebbe andato a Mercallo, ed alla fine ha convito anche me ad andare con lui. La squadra è sicuramente una bella squadra, tra dirigenti, mister e giocatori c’è una bellissima armonia”.

A livello sportivo invece, dove pensi possiate arrivare quest’anno?
“Penso che quest’anno noi non possiamo ancora giocare per vincere. Magari tra un anno o due potremmo essere una squadra da play-off, però per ora abbiamo ancora un po’ di strada da fare”.

Domenica andrete a Cittiglio, dove in Coppa siete usciti sconfitti. Avete già in mente qualcosa per non replicare quel risultato?
“Si, tutti i ragazzi vogliono vincere, anche perché contro di loro è stata la nostra prima partita ufficiale, e perderla non ci è piaciuto, per cui vogliamo prenderci una specie di “vendetta”. Il mister già martedì ha iniziato a metterci in campo come vuole lui, per cui speriamo di fare una gran partita”.

Magari decisa ancora una volta da un tuo gol…
“Speriamo (ride ndr)! Posso solo dirti che questo non sarà il mio ultimo gol, il campionato è lungo e non si sa mai. Magari inizierò a tirare anche qualche rigore”.

Francesco Vasco

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