Prendiamo uno dei proverbi più famosi e riadattiamolo in termini sportivi: “Stagione nuova, vita nuova”. Un concetto di per sé sempre vero e ancora più attuale se lo accostiamo a Samuele Martignoni, centrocampista classe ’96 che sta vivendo un periodo di grandi novità sportive e professionali: da un lato l’addio alla Besnatese dopo sette anni (quasi “una vita”, sportivamente parlando) per approdare al Bosto in Prima Categoria; dall’altro l’imminente apertura del centro fitness e danza Movens Art a Jerago. Ma andiamo con ordine.

Da Besnate a Capolago: quali ricordi ti porti dietro della lunga esperienza in biancoazzurro e come mai hai scelto il Bosto?
“A Besnate ho lasciato un pezzo di cuore, lì sono cresciuto molto a livello umano e calcistico. È una grande famiglia a tutti gli effetti, anche per quanto riguarda la gestione della società. Il primo ricordo che mi viene in mente della mia avventura è proprio il primissimo impatto con la realtà della Besnatese: era una squadra alla prima esperienza in Promozione, con tanti volti nuovi, e si è creata subito una forte coesione. Quest’anno ho deciso di cambiare e la mia scelta è ricaduta sul Bosto perché è una società con le idee chiare, che punta molto sui giovani e che ha dimostrato consapevolezza e capacità”.

Quali sono state le tue impressioni sul campo fino a qui?
“Sono state fin da subito buone: penso che il gruppo sia di qualità e mi piace l’idea di fare un calcio di un certo tipo, molto propositivo e con costruzione dal basso, e che si cerchi di valorizzare il più possibile i giovani. Quello che mi aspettavo, in sostanza. Per quanto riguarda gli obiettivi vogliamo fare un bel campionato e vedere cosa può arrivare in più. Siamo una squadra fastidiosa, per chiunque sarà difficile giocare contro di noi: dobbiamo stare coi piedi per terra, ma non dobbiamo porci limiti”.

26 anni, ma le caratteristiche per essere già un veterano della squadra: quale valore aggiunto senti di poter dare in questa stagione?
“Posso portare sicuramente un po’ di esperienza e voglio cercare di dare una voce in più in campo per aiutare anche dal punto di vista tattico, soprattutto nei confronti dei miei compagni più giovani. A livello di calcio giocato ho sempre fatto della duttilità un mio punto di forza: posso giocare sia a centrocampo sia in difesa e sono al 100% a disposizione per svolgere il ruolo che serve di più alla squadra di volta in volta”.

Il Bosto non è, però, l’unica novità di questo periodo per te.
“Esatto, stiamo per aprire in via XXV Aprile a Jerago una struttura polifunzionale che ospiterà diverse attività: al piano di sopra una scuola di danza con corsi e lezioni di coppia, di gruppo e private per adulti e bambini; al piano di sotto l’area è divisa tra la palestra e un’ampia sala attrezzata per corsi di yoga e pilates. Io sarò responsabile della palestra: oltre ai servizi di personal training, abbiamo in programma attività come spinning, walking, corsi sul tapis roulant, ginnastica posturale e, per i bambini, la psicomotricità. Ci avvaliamo inoltre della collaborazione di osteopati, nutrizionisti e fisioterapisti per completare la nostra offerta”.

Quanto manca all’apertura?
“Ci siamo ormai! Tra pochissimi giorni, sabato 24 settembre, ci sarà l’open day per chiunque è interessato a conoscere la struttura e le nostre attività. Saremo aperti dalle 14 alle 23 e, a partire dalle 19.00, faremo un happy hour per inaugurare al meglio il centro!”.

L’appuntamento con l’inaugurazione della nuova attività, dunque, è fissato per sabato. L’appuntamento con il campo, invece, è per domenica: il Bosto è reduce da una convincente vittoria per 1-4 a Turate in infrasettimanale, con Martignoni che ha segnato la prima rete gialloblù per il momentaneo 1-1, e sarà di scena a Locate Varesino per affrontare la Pro Azzurra Mozzate nella quarta giornata di campionato.

Filippo Antonelli

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