È innegabile: il calcio italiano è in declino. I motivi all’origine di questa situazione vanno ricercati non solo nella società calcistica, ma anche nell’economia italiana. Dopo la pandemia di COVID-19, questo aspetto è notevolmente peggiorato, tanto da far perdere più di 1 miliardo di euro al sistema-calcio, sottolineando una crisi profonda.

Inoltre, è ormai evidente che l’Italia non goda del benessere economico di altri Paesi europei anche dal punto di vista degli stipendi. Infatti, come attestano i dati OCSE, mentre i salari europei hanno vantato negli ultimi 30 anni un aumento che si aggira attorno al 30%, in Italia la percentuale di guadagno è calata di quasi il 3%.

Questo inevitabilmente si ripercuote sugli investimenti nel Terzo Settore, di cui fa parte anche lo sport. Infatti, se prima il Bel Paese poteva accedere ai finanziamenti di mecenati che investivano i loro fondi nella sfera calcistica, oggi questo non avviene. Basti pensare all’epoca d’oro del Milan con gli investimenti di Berlusconi che hanno portato a ben cinque Champions League o ancora a Massimo Moratti con l’Inter, in cui spiccavano fuoriclasse come Mourinho e Eto’o. Purtroppo, il calcio italiano è lontanissimo in termini di introiti rispetto alla Premier League: basti pensare che quest’ultima guadagna 3 volte di più della Serie A.

Inoltre, anche le squadre che hanno gli incassi minori nella Premier League guadagnano un importo maggiore rispetto a chi vince la Serie A in Italia. Nonostante questa involuzione economica, il calcio italiano vanta comunque dei giocatori di successo e questo fa sperare in un ritorno economico che faccia tornare in auge lo sport che caratterizza il nostro Paese.

Gli sponsor del calcio italiano

Un altro aspetto che evidenzia la crisi del calcio italiano è la sponsorizzazione dello sport: infatti, in Serie A gli operatori di gioco, come quelli presenti in questa pagina https://www.bottadiculo.it/bonus-casino/, che per tanti anni hanno aiutato gran parte dei club italiani non possono più sponsorizzare i club di calcio per volere del Decreto Dignità. Mentre in altri Paesi come l’Inghilterra quasi tutti i club hanno partnership che garantiscono il flusso di un’ingente quantità di denaro, l’Italia si trova notevolmente svantaggiata.

Le partnership sono una fonte di finanziamento molto efficace per aumentare gli introiti sportivi, gli stipendi e le trasferte della squadra, di conseguenza l’aiuto delle imprese di betting renderebbe più semplice concorrere con le altre squadre europee.

Stadi, Tv e internazionalizzazione del campionato

Dopo la pandemia, finalmente molti stadi penalizzati dalla situazione sono tornati attivi per la Serie A. Però, la riapertura ha mostrato ancora una volta la crisi del settore, perché molti stadi sono rimasti vuoti, evidenziando che i tifosi hanno riempito le strutture dedicate alla Serie A solo per Milan, Inter, Roma e Juventus.

Forse questo avviene perché la televisione offre sempre più l’opportunità di guardare comodamente le partite dalla propria abitazione, grazie ai tanti servizi a pagamento di streaming dedicati allo sport. Forse, invece, avviene perché gli impianti sono inadeguati e vi è poco coinvolgimento a livello di spettacolo.

Una possibile soluzione sarebbe quella di internazionalizzare il mercato calcistico italiano. Infatti, in altri Paesi si è subito notato l’impatto positivo sul business delle proprie squadre, perché ricevere “global sponsors” aumenta le opportunità di crescita.

Per il calcio italiano sarebbe una possibile soluzione per tornare più competitivi e coinvolgenti in campo.

Redazione

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