Marco Allegretti è stato il totem a cui Varese si è aggrappata per cercare di portare a casa i primi due punti della stagione sabato scorso contro Montecatini. Da lui siamo andati a sentire le impressioni sui progressi e i miglioramenti della creatura varesina.

Marco, sabato scorso abbiamo visto venti minuti buoni in crescendo, poi nella ripresa è comparso il film già visto nell’ultima gara disputata in casa dove siete rientrati molli, parziale degli ospiti (2-9 in questo caso contro Montecatini) e voi vi siete spenti man mano con lo scorrere del tempo.
“L’atteggiamento era quello giusto, eravamo sul pezzo e siamo partiti bene. Come spesso succede i primi due quarti giochiamo di squadra, ci passiamo bene la palla, mettiamo intensità e pensiamo a ciò che facciamo. Invece, spesso accade che nella ripresa ci mettono un po’ le mani addosso, sale il livello fisico della contesa e noi spariamo dal campo. Soprattutto, ed è la cosa peggiore, cominciamo a giocare ognuno per i fatti suoi. Contro Montecatini abbiamo concesso un po’ meno punti rispetto alle altre uscite, però, abbiamo fatto molta più fatica in attacco perchè negli ultimi due quarti non ci siamo passati la palla. Questo è un problema: quando si alza la pressione difensiva, dobbiamo capire che è il momento di passarci di più la palla”.

Il tutto ha coinciso anche col fatto che Montecatini ha capito l’antifona e ti ha ben limitato nella ripresa dopo i primi 20′ in cui hai dominato in area colorata…
“Le difese un po’ si adeguano nel corso della gara, ma, ribadisco, dobbiamo capire che da soli non risolviamo niente. Se ognuno pensa di mettere un mattoncino da solo per costruire il castello, il tutto diventa estremamente difficile. Lo abbiamo dimostrato nei primi 20′: se muoviamo velocemente la palla possiamo trovare buoni soluzioni di tiro. Invece, ci incaponiamo in tante penetrazioni uno contro quattro. E’ anche una cosa di esperienza e di minuti disputati contro questo tipo di squadre: è un qualcosa che certamente migliorerà con il passare dei mesi e degli allenamenti”.

Ora avete una gara casalinga contro la Pielle Livorno, capolista a punteggio pieno. Di certo non è la gara più semplice da affrontare visto la loro caratura e il loro tonnellaggio
“E’ una squadra che sta facendo molto bene ed è molto fisica. Per noi sarà una partita molto difficile da affrontare, però, dobbiamo guardare a noi stessi e cercare di costruire ogni giorno qualcosa per migliorare gli aspetti del nostro gioco. Le partite si possono perdere, ma bisogna fare un passo avanti ogni volta”.

Sabato scorso era presente anche Nicola Natali, giocatore che ha lasciato un ottimo ricordo di sè sotto il Sacro Monte con la maglia biancorossa. Non potevamo non scambiare due parole sul suo ritorno vittorioso a Varese anche se su un campo diverso dalla serie A
“Siamo in un momento di difficoltà e avevamo bisogno di vincere a Varese. Siamo una squadra giovane ed una società nuova neopromossa dalla serie C. Attualmente ci manca un giocatore chiave come Carpanzano. Contro Varese devo dire che non è stato nulla facile né scontato: i ragazzi varesini seppur giovanissimi sono molto futuribili. L’importante era vincere, seppur in maniera brutta come è stata la gara di sabato scorso, però i due punti erano fondamentali”.

Dacci un tuo giudizio su questa Varese in versione giovanile...
“Sicuramente non è facile anche per i ragazzi sapere di vincere poche partite quest’anno. Se, però, questa stagione la si osserva da un altro punto di vista come crescita per i giovani è molto importante. A prescindere dal risultato questa è una bella scuola. Ho visto dei ragazzi che mi hanno molto ben impressionato e sono pronto a scommettere che qualcuno avrà un bel futuro”.

Matteo Gallo

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui