Il presidente di Lega Pro Francesco Ghirelli a Napoli per il seminario "Il pallone d' Italia" a margine del quale e' intervenuto sugli episodi di violenza a danno di dirigenti e calciatori della squadra del Foggia, 11 marzo 2019. ANSA / CIRO FUSCO

La consecutio non fa una grinza. Proposta di riforma, voto contrario in assemblea, dimissioni del proponente. Con un paio di giorni di ritardo, il Presidente di Lega Pro Francesco Ghirelli ha rassegnato le dimissioni dall’incarico causa bocciatura della riforma dei campionati con nuovo format che (in buona sostanza), avrebbe abolito le promozioni dirette rinviando i passaggi di categoria ai playoff.

L’assemblea straordinaria di giovedì aveva rimbalzato la rivoluzione con 24 voti contrari utili a neutralizzare il quorum di 40 necessario all’approvazione. Di traverso non solo i grandi club interessati a conservare lo status attuale ma anche buona parte della classe media.
E adesso? Il da ieri ex Presidente potrebbe essere convinto a ritirare le dimissioni in cambio della rinnovata fiducia di associati e vertici federali. Ma la riforma dei campionati ci sarà ugualmente. Non ridotta alla sola terza serie ma inserita in un contesto più ampio comprendente anche A, B e dilettantismo. L’errore di Ghirelli è chiaramente stato quello di pensare che la Lega Pro potesse fare da sola. Calcolo errato.              

Giovanni Castiglioni

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