Il Caravate ha concluso la stagione in sesta posizione e il team manager Marco Ingignoli non si ritiene totalmente soddisfatto, annunciando un mercato che sarà costellato di entrate e uscite: nessun giocatore, o quasi, sarà certo del posto in squadra.

Si ritiene soddisfatto della stagione conclusa?
“Sinceramente, con tutte le incognite dovute al covid, è stata un’annata di transizione: siamo stati capaci di fronteggiare le difficoltà tra cui appunto il virus e gli infortuni, quindi siamo stati bravi. Il traguardo del sesto posto con la terza miglior difesa ci lascia speranzosi per l’anno prossimo, ma non siamo contenti del distacco dai playoff, perché le sole otto vittorie non hanno lasciato l’ambiente soddisfatto: nemmeno i ragazzi lo sono perché si aspettavano di più. È stato un campionato senza emozioni nel finale: troppo lontani dai playoff e troppo lontani dai playout, quindi senza ambizioni né problematiche, ma è stato anche il periodo in cui abbiamo giocato meglio”.

Chi è stato il giocatore che l’ha sorpresa di più?
“Non mi piace parlare del singolo: posso fare i complimenti al reparto difensivo perché, con gli squadroni del nostro girone, non era semplice chiudere con così poche reti subìte. È inutile parlare delle individualità perché c’erano giocatori da cui ci si aspettava di più e giocatori che invece sono andati avanti tutto l’anno a portarci verso i nostri obiettivi”.

Cosa pensa che si possa migliorare?
“Inevitabilmente dovremo migliorare in attacco in fase di realizzazione, perché siamo stati tra i peggiori del campionato. Non sto parlando solamente dell’attacco, ma anche degli altri reparti, perché serve avere dei ragazzi con la propensione a fare goal e la convinzione di poter essere decisivi: anche il difensore che sale sul calcio d’angolo deve essere consapevole e cattivo nel voler segnare”.

Ha annunciato un mercato senza rivoluzioni, su cosa vi concentrerete?
“Non nascondo che, come tutti, ci stiamo muovendo da un po’ per captare i giocatori che possano farci fare uno step avanti: non parlo solo di categorie più alte, ma anche di singoli che hanno fatto bene in stagione. Non tutti sono raggiungibili perché possono avere richieste alte, quindi bisognerà trovare la controparte pronta a trattare. Alcune trattative, soprattutto con i più giovani, sono chiuse a livello verbale anche con le società. Vedremo durante questa settimana cosa riusciremo a portare a termine, sennò saremo costretti a virare su altri profili: posso assicurare che ci sono già innesti certi, ma sarà solo tra due settimane che avremo le ufficialità”.

Quali sono i reparti che andranno migliorati maggiormente?
“In difesa non ritoccheremo nulla se non per Sinatra che appenderà gli scarpini al chiodo, per il resto abbiamo confermato tutto il pacchetto difensivo. Per gli altri reparti dovremo valutare come muoverci: siamo alla ricerca di profili giovani, anche in difesa, da far crescere al fianco di un reparto solido. Siamo in attesa di capire anche le aspettative dei nostri giocatori, poi faremo i conti con le entrate e le uscite”.

Conferma l’interesse o eventuali contatti con Andrea Antonetti dell’Ispra?
“È una delle trattative in chiusura, ci siamo già incontrati sia con lui che con la società e siamo dunque più che fiduciosi. È un giovane, che non rientra tra i fuori quota perché è del ’99, ma soprattutto siamo sicuri che da noi possa fare bene sia per la prestanza fisica che porta con sé, sia per l’annata giocata in una squadra da promozione come l’Ispra. Può portare mentalità e presenza per aiutare i ragazzi a fare uno step avanti. Anche la Seconda Categoria va vissuta con la convinzione di poter essere nelle prime posizioni e noi cerchiamo questo tipo di atteggiamento in campo. Vogliamo giocatori che dimostrino di poter giocare ad un certo livello”.

Per quali obiettivi pensate di poter lottare il prossimo anno?
“Non voglio dare un obiettivo preciso, ma noi vogliamo sempre migliorare. Diciamo che il campionato si divide tra chi vince, chi fa i playoff, chi i playout e il gruppo centrale; il nostro obiettivo è far meglio dello scorso anno. Per farlo bisogna muovere la casella delle vittorie ed abbassare quella delle sconfitte, perché con sole otto vittorie il distacco sarà sempre troppo per ambire a restare con il gruppo dei primi. Bisogna sempre scendere in campo per conquistare i tre punti e la mia speranza è vedere tutta la società rimanere concentrata per fare bene sia quando le cose andranno nel verso giusto senza esaltarsi sia quando andranno male senza perdersi d’animo. Serve avere un equilibrio e rimanere concentrati: vogliamo 24 ragazzi che siano presenti e con lo spirito e la voglia di giocare un campionato d’alta classifica”.

Andrea Vincenzi

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