L’anno prossimo andrà in scena il settimo capitolo della saga che vede protagonisti il tecnico Luciano Cau e il Cas Sacconago. Una storia d’amore cominciata nell’ormai lontano 2008 quando l’attuale allenatore era ancora protagonista sul terreno di gioco, proseguita poi in panchina a partire dal 2016, interrotta solo dalla parentesi Saporiti all’inizio della scorsa stagione dopo che Cau aveva provvisoriamente lasciato per motivi personali non legati al club.

Tante le conferme nel Cas che ha scelto la via della continuità a partire dal bomber Marco Caccia. Sei contento del mercato o ti aspettavi qualcosa in più?
“Il DS Colombo è riuscito a portare a casa degli acquisti importanti quindi sono soddisfatto del mercato. Vedendo Marco Caccia da fuori non l’avrei tenuto perché sembra il tipico attaccante egoista, invece conoscendolo in questi mesi si è creata la giusta alchimia tra lui e la squadra e si sono creati tutti i presupposti per continuare insieme. Quindi sono molto felice che abbia deciso di proseguire con noi”.

Sembra che l’anno prossimo il girone possa cambiare parecchio rispetto a quest’anno, con tante neopromosse che rappresentano una grande incognita. Pensi ci sarà una classifica spaccata in due come già accaduto in questo campionato?
“Per esperienza posso affermare che è difficile paragonare due stagioni diverse. Quest’anno, ad esempio, entreranno i 2004 come quote e molti di loro sono delle incognite. I giovani avranno un’incidenza enorme nell’economia del campionato. Ad oggi non saprei dire dove potrebbe collocarsi il Cas, sicuramente dobbiamo fare 40 punti. Questa è una categoria dove il lavoro paga, non si può vivere di rendita sui nomi”.

Tanti pensano che i 2004 saranno protagonisti del mercato invernale, dopo che tutte le società li avranno visualizzati da vicino nei primi mesi. Sei d’accordo?
“Io la vedo molto diversamente perché sono convinto che chi si renderà conto di aver trovato i giovani giusti non se li lascerà assolutamente scappare, anche di fronte a richieste di squadre di categoria superiore. Poi diventerebbe complicato per loro correre ai ripari a metà stagione”.

Il campionato inizierà prima del solito con la prima giornata in programma il 4 settembre. Credi che le squadre possano arrivare atleticamente pronte ai nastri di partenza?
“No, nessuna squadra può arrivare pronta all’inizio del campionato. Chi si ritrova prima riprende gli allenamenti subito dopo ferragosto, quindi sono convinto che le prime quattro-cinque partite non saranno veritiere e vedremo risultati sorprendenti. Ci saranno tante incognite legate alla condizione dei singoli calciatori, che dipenderà sia da quanto lavoreranno singolarmente prima del ritiro sia dalle loro caratteristiche fisiche. Chi è più piccolo e brevilineo sarà decisamente avvantaggiato nelle prime settimane rispetto ai chi ha un fisico più importante”.

Alex Scotti

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui