Non è mai semplice reinventarsi in un ruolo dopo tanti anni, eppure Filippo Branca, classe ’98 del Cassano Magnago, è riuscito a calarsi alla perfezione nel ruolo di ala destra, dopo tanti anni giocati sulla fascia mancina. Con la ripresa la squadra amaranto spera di migliorare la posizione in classifica, fin qui deludente.

Tornate in campo dopo due settimane, su cosa avete lavorato?
“Abbiamo incentrato il lavoro sulla ricerca di un’armonia di squadra: tra infortuni e nuovi innesti abbiamo dovuto ritrovare coesione sul campo. Stiamo lavorando su questo, ma anche sotto l’aspetto fisico dobbiamo migliorare qualche mancanza”.

Nell’ultima uscita avete rimediato una sconfitta, cos’è mancato?
“Bressanone ha una rosa che, dal punto di vista dell’esperienza e della tecnica, è più avanti rispetto alla nostra. Noi abbiamo una squadra molto giovane che può migliorare notevolmente: questo, unito alla mancanza di armonia, ha creato episodi che hanno permesso loro di guadagnare un vantaggio. Non siamo del tutto insoddisfatti, rimane la consapevolezza di aver messo in difficoltà una delle squadre migliori del campionato”.

All’andata avevate perso con entrambe le squadre, ma con margini maggiori, pensi che ci sia stato un miglioramento?
“Il miglioramento si vede, soprattutto quello individuale dei giovani: sono cresciuti tanto sotto il punto di vista tecnico e, pian piano, si iniziano a prendere più responsabilità in un campionato più competitivo della A2. Il fatto di aver diminuito lo svantaggio, pur giocando fuori casa, dimostra che stiamo lavorando bene”.

Cosa può portare il nuovo terzino Jedzimirovic a questo gruppo?
“Secondo me può portare più solidità a livello difensivo, ma anche in attacco può dare un contributo importante. Può dare più rotazioni e cambi, questo ci aiuta a rendere più completa la squadra e a rendere più pericoloso la fase offensiva. Inoltre ha una grande esperienza, sa quali tiri prendere e quando farli, complessivamente aiuta la squadra sotto tutti gli aspetti”.

Sabato affronterete Bolzano fuori casa, pensi che sia troppo ottimistico pensare di fare i due punti o ci credete?
“È fondamentale, non solo per la classifica, ma anche per il morale: il campionato propone le prime 3 squadre nelle prime tre uscite. È sicuramente un campo difficile, hanno una grande squadra ed hanno un sistema di gioco che mette in difficoltà tutte le realtà che ci giocano contro”.

Come giudichi la tua stagione sin qui?
“Mi ritengo soddisfatto a livello individuale: sto giocando fuori ruolo, essendo passato da ala sinistra ad ala destra e le prime partite giocate ‘fuori mano’ non sono state semplici a questo livello. Dopo un inizio faticoso mi sto adattando e poco alla volta mi sto togliendo le mie soddisfazioni”.

C’è qualcosa in cui pensi di poter dare in più da qui alla fine del campionato?
“Assolutamente sì, ho grandi margini di miglioramento in entrambe le fasi del gioco, soprattutto in questo ruolo. Il mio obiettivo è quello di raggiungere la miglior tecnica possibile per svolgere al meglio il mio ruolo in campo ed aiutare al massimo la squadra”.

Andrea Vincenzi

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