È un post-season da sogno per la Castanese, impegnata nei playoff nazionali dopo un’annata straordinaria che ha portato i colori neroverde al secondo posto in classifica, con accesso diretto alla finale regionale contro la Vogherese, superata con il risultato di 2-1. Ad aprire le marcature era stato il giovane Nicolò Milani, che fino a quel momento aveva già messo a segno tredici gol. Numeri impressionanti per l’attaccante classe 2001, arrivato al servizio di mister Garavaglia a luglio 2020, dopo l’esperienza più che positiva al Busto 81, con cui aveva vinto il campionato di Eccellenza lasciando per sei volte il segno all’età di appena diciott’anni. Ora, insieme ai suoi compagni, sta lottando per il sogno Serie D. Il prossimo scoglio? La trasferta friulana in casa della Pro Gorizia.
Sappiamo che eri già abituato a giocare in questa categoria, ma come ci si sente ad essere così incisivo a soli vent’anni?
“Sono contento, soprattutto per la squadra. A livello personale, ovviamente più gol faccio, meglio è, ma in generale penso che la stagione sia stata molto positiva e spero che possiamo arrivare il più lontano possibile in questi playoff, con gol miei o dei miei compagni, perché l’importante è fare bene insieme per provare ad arrivare in Serie D”.
Tra i tuoi compagni c’è qualcuno che per te è un punto di riferimento?
“Innanzitutto ci tengo a dire che siamo un gruppo speciale e che tra di noi si è creata una bella amicizia dentro e fuori dal campo. Ci sono tanti giocatori più grandi di me, molti dei quali hanno giocato in categorie superiori rispetto a quelle in cui sono stato io, e sinceramente tutti loro mi hanno insegnato qualcosa. Magari ho imparato di più da chi fa il mio ruolo, come Colombo, Urso e Gibellini, perché sappiamo cosa vuol dire fare l’attaccante, ma in generale ce ne sono davvero tanti con molta esperienza, come Orlandi, Ababio e tutti gli altri”.
Questo è stato il tuo secondo anno in neroverde. Dopo il mini campionato “di rodaggio” chi è rimasto e chi è arrivato ha di sicuro creduto nel progetto, che si è poi rivelato vincente. Ti aspettavi di arrivare così in alto?
“Nella squadra attuale siamo solo in tre o quattro che eravamo qui anche l’anno scorso. Io a Castano mi trovo bene, sono anche vicino a casa e la società mi ha sempre dato fiducia, quindi quest’estate sono stato contento di restare. Con il mercato sono arrivati dei giocatori importanti e l’obiettivo iniziale magari non era quello di vincere il campionato, ma sicuramente di fare meglio della stagione precedente e di provare ad arrivare ai playoff. Alla fine, con la squadra che è stata costruita, abbiamo cercato di fare del nostro meglio e penso che ci siamo riusciti – e ci stiamo ancora riuscendo – benissimo”.
Nelle trenta partite da settembre a maggio, il vostro attacco è stato il più prolifico del girone. Secondo te, come siete riusciti a ottenere questo primato?
“Devo dire che i miei compagni di reparto sono giocatori fortissimi, che negli anni passati si sono già fatti un nome a suon di gol. All’inizio eravamo partiti solo io, Urso e Gibellini, poi è arrivato anche Colombo, un altro attaccante di spessore, e insieme ci troviamo tutti molto bene, sia perché abbiamo tante caratteristiche in comune, sia perché ci capiamo in campo. Chiaramente bisogna anche ringraziare i giocatori dietro di noi, perché molti lanci arrivano dai centrocampisti e dai difensori. La qualità della squadra è altissima anche negli altri ruoli, ma penso che i miei compagni di reparto siano dei top player di queste categorie, quindi con loro i gol vengono spontanei“.
Domenica 15, nel match contro la Vogherese, hai sbloccato il risultato con un gol pesantissimo. Segnare è sempre bello, ma nelle partite secche l’emozione è ancora più grande?
“Grandissima, ed era anche la prima volta che giocavo una partita di playoff, perché quando ero al Busto 81 ci eravamo fermati per il Covid e la squadra aveva vinto direttamente. Dopo il torneo dell’anno scorso, questo è il mio primo campionato vero e proprio in Prima Squadra e raggiungere subito i playoff era già stato di per sé bellissimo. Oltretutto affrontavamo la Vogherese, contro cui avevamo fatto solo un punto nelle due gare di andata e ritorno, quindi avevamo un conto in sospeso con loro e segnare nei primi minuti mi ha fatto molto piacere e mi ha anche liberato mentalmente dalla pressione della partita”.
Che clima si respira a Castanello in vista della prossima partita?
“C’è un clima tranquillo, senza preoccupazioni, e siamo tutti molto sereni, perché sappiamo quanto valiamo e non vogliamo metterci addosso altre pressioni. Ormai manca poco e siamo pronti e carichi per domenica: vivremo questa partita come tutte le altre, cercando di dare il cento per cento”.
A questo proposito, immagino che in vacanza ci vorrai andare il più tardi possibile…
“Diciamo di sì. Ormai siamo qua e ce la giocheremo fino alla fine, sperando di centrare questo obiettivo che sarebbe un traguardo importantissimo e un bellissimo regalo sia per noi che per la società. Le vacanze dovranno aspettare, almeno fino a inizio giugno (ride, ndr)“.
Silvia Alabardi