Francesco Micheli, difensore classe 2000, da questa stagione indossa la maglia della Castellanzese. Centrale la cui storia giovanile non mente: tutta la trafila da under nel vivaio dell’Albinoleffe, poi il salto nel calcio dei grandi per il roccioso difensore bergamasco. Doppia presenza in Coppa Italia Serie C tra 2018 e 2019 con la maglia biancazzurra nei match con Piacenza e Gozzano. Poi la continuità in Serie D nelle fila del Villa Valle dove trascorre la scorsa stagione con 29 presenze e 2 gol messi a segno.

Da questa stagione vesti neroverde, come ti trovi in Castellanzese e cosa ti ha spinto ad accettare la chiamata della società quest’estate?
“Sicuramente l’ambizione della società, soprattutto dopo una stagione positiva come quella dello scorso anno, poi le cose non sono propriamente andate come ci aspettavamo. Mi trovo molto bene, sia con i compagni che con la società che non ci fa mai mancare nulla”.

Cosa ne pensi di questa stagione e della rosa neroverde? Dopo una prima parte di stagione decisamente complicata c’è stata un’inversione di marcia…
“La rosa c’è senza ombra di dubbio; purtroppo la stagione non è stata all’altezza delle aspettative, ma quando siamo tornati dalle festività di Natale e Capodanno abbiamo proprio invertito la tendenza”.

La Castellanzese nel 2022 ha decisamente voltato pagina. Ma c’è stato un momento decisivo per la svolta?
“Non c’è stato un momento particolare, è che tutti noi volevamo dimostrare quello che siamo e quanto valiamo. Sono sicuro che dall’oggi al domani è difficile cambiare, ma stiamo facendo un gran lavoro da inizio anno. Se prima i risultati non ci davano ragione ora stiamo iniziando a raccogliere i frutti di quello che abbiamo seminato sin dalla preparazione”.

Peccato per la gara con il Ponte San Pietro, uno scivolone che non ci voleva. Da che cosa si riparte e cosa non ha funzionato?
“Mancanza di attenzione e piccoli particolari che hanno fatto la differenza. Era una buona occasione per allungare proprio sulla diretta rivale e concederci un piccolo errore in più. Non abbiamo sfruttato l’opportunità avuta, ma siamo pronti a lottare di nuovo”

La Castellanzese è riuscita a dare risposte molto più che importanti, ma con le piccole la costante è sempre una: fatica.
“Molte delle squadre di medio-bassa classifica (n.d.r. e quindi compagini da scontro diretto) che sono venute a Castellanza sono arrivate con il coltello fra i denti e senza alcuna paura. In quelle gare magari a noi è mancato un pizzico di determinazione in più”.

Quest’anno hai trovato la gioia del gol in due occasioni, a Caravaggio e con il Sangiuliano – prossimo avversario della Castellanzese – quale è il tuo obiettivo personale per questa stagione?
“Attualmente credo che l’obiettivo di tutti deve essere quello comune: penso solo alla salvezza della squadra, che sia io a segnare o il compagno poco conta”.

Oltre al calcio, come impieghi il tuo tempo?
“Studio Economia Aziendale a Bergamo, un corso di laurea che mi permette anche di non aver problemi con gli allenamenti”.

Martina Crosta

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