Nicolò Esposito arriva per la prima volta a Castellanza nel 2019; a gennaio dello scorso anno torna a vestire neroverde – dopo l’esperienza alla Real Calepina – e da questa stagione indossa anche la fascia di capitano. Centrocampista decisamente duttile – mediano in grado di trasformarsi in terzino all’occorrenza, ma anche di vestire i panni dell’ariete dall’alto del suo metro e ottanta e incornare in rete –, Esposito è cresciuto nel settore giovanile dell’Atalanta e nel corso della sua carriera ha vestito maglie prestigiose come quelle di Pontedera, Pergolettese, Giulianova, Mapello, Caravaggio, Olginatese e Seregno; il centrocampista vanta anche più di 300 presenze tra Serie D e Serie C.

Capitano e numero 8 della Castellanzese, il classe 1992 racconta l’avvio di stagione, la scelta di vestire nuovamente il neroverde e le sensazioni prima del derby con il Legnano.

Dopo praticamente tre anni, potrà sembrare banale, ma come ti trovi a Castellanza?
“Se sono tornato c’è un perché, c’è un qualcosa che va oltre l’aspetto calcistico: potrei definirla la “mia seconda casa”. C’è tutto per poter fare bene, una società pronta e solida che non ti fa mancare nulla”.

Come hai vissuto il ritorno in neroverde lo scorso anno e cosa ha significato il rinnovo di quest’anno?
“Dopo un’esperienza non proprio positiva per diversi motivi, come è nata l’opportunità di tornare a Castellanza ho subito accettato, senza pensarci due volte. Il rinnovo è stato quasi ovvio per tanti motivi”.

Cosa ne pensi di questa stagione e della rosa neroverde? L’inizio non è stato del tutto in discesa, ma sicuramente 11 punti non sono così pochi…
“Penso che la rosa sia molto molto competitiva, possiamo toglierci grandi soddisfazioni, ma sicuramente non dobbiamo porci limiti ed ambire al massimo possibile. Parte tutto dal martedì, dove bisogna sin da subito lavorare per poi arrivare alla domenica pronti ad indossare l’elmetto, il coltello fra i denti per scendere in battaglia, perché ogni domenica è così, una battaglia”.

Domenica la Castellanzese sarà impegnata nel derby con il Legnano: una partita che da sempre ha un sapore diverso.
“Il derby è sempre il derby. Come ogni partita saranno i dettagli a fare la differenza, ma sicuramente chi avrà più voglia, più fame e più coraggio avrà più possibilità di portare a casa il pieno bottino”.

La fascia da capitano: cosa significa indossarla ogni domenica, per te che sei il giocatore più esperto della squadra?
“Per me è motivo di enorme orgoglio e onore poter essere un esempio da seguire specie per i più giovani, non solo dentro ma soprattutto fuori dal campo. Sicuramente è una responsabilità, ma sono contento di poter mettere tutto il mio bagaglio di esperienza a disposizione dei compagni”.

Martina Crosta

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui