In un campionato che fin dall’inizio aveva già una sua dominatrice (la Solbiatese ha rispettato il pronostico senza troppi intoppi), si sapeva che la lotta playoff avrebbe assunto un’importanza ancor maggiore: le pretendenti per le quattro posizioni non mancavano e, in un contesto del genere, partire in sordina si è rivelata l’arma vincente. E così, con buona pace di Meda e Saronno, la post-season del Girone A sarà un affare a due tra Morazzone e Castello Città di Cantù.
Stando alle opinioni degli addetti ai lavori, trovare i rossoblù lassù non è una sorpresa; a stupire, invece, sono stati i canturini di Marco Bertoni che partita dopo partita hanno trovato quella consapevolezza necessaria per volare in alto. L’ultima fatica, in ordine di tempo, è anche stata la più gratificante: 3-1 al Meda e bianconeri a -9 (-13 dal Morazzone) tagliati fuori dalla post-season. Terzo posto ipotecato e sfida playoff proprio al Morazzone; prima, però, ci sarà spazio per la mai banale sfida contro la Solbiatese e tempo per godersi il risultato raggiunto.
“Raggiungere i playoff era il nostro obiettivo fin dall’inizio – spiega il tecnico gialloblù Marco Bertoni – anche se secondo le altre potevamo ambire ad una salvezza più che tranquilla. Fin dal primo giorno mi sono reso conto di avere a disposizione un grande gruppo e i ragazzi stessi, man mano che la stagione andava avanti, hanno preso consapevolezza delle proprie qualità; forse ci è voluto un po’ di tempo, ma siamo venuti fuori alla grande e ci godiamo questo risultato straordinario”.
Traguardo playoff che è stato tagliato grazie al successo di domenica sul Meda; che partita è stata?
“Colgo l’occasione per fare subito i complimenti a mister Giovanni Cairoli: ci conosciamo da tempo, lui ha la fortuna di avere dieci anni in meno di me (sorride, ndr) e ci siamo affrontati parecchie volte, ma mai come questa volta è riuscito a mettermi in difficoltà. Ha preparato la partita nel migliore dei modi aggredendoci con determinazione nelle prime battute del match. I complimenti, però, vanno anche ai miei ragazzi perché sono rimasti sempre in partita senza perdere la testa e hanno avuto la forza di ribaltarla disputando un gran secondo tempo. Se consideriamo che gli avversari avevano l’obbligo di vincere, questa vittoria per noi assume ancor più valore”.
Vi aspettavate di saltare un turno playoff?
“Sinceramente no, perché ci siamo trovati a competere con squadre del calibro di Morazzone, Meda, Saronno e Besnatese solo per fare dei nomi. Parliamo di squadre che, a livello di curriculum, sulla carta potrebbero anche essere più avanti di noi; proprio per questo essere arrivati davanti a loro certifica il nostro livello. Per come si era messo il campionato nelle ultime giornate poteva succedere di tutto: se girava bene, così com’è stato, avremmo saltato un turno playoff ma se le cose non fossero andate per il verso giusto avremmo rischiato noi stessi di venir tagliati fuori”.
In generale, ti aspettavi un andamento del genere in campionato?
“Non mi aspettavo un Saronno così altalenante. Qualcuno a inizio campionato aveva avuto l’ardire di definirli l’alternativa alla Solbiatese, ma di mio sapevo che i nerazzurri non potevano avere alternative e così è stato. Detto questo pensavo comunque di trovarli al secondo posto; invece hanno avuto qualche difficoltà di troppo e credo che nelle ultime giornate abbiano anche mollato. Per quanto riguarda le altre avversarie non posso dirmi sorpreso: fino a domenica scorsa è stato tutto in equilibrio e ci si è dati battaglia sui campi fino all’ultimo istante”.
Per chiudere la stagione non ci può essere nulla di meglio che andare al “Chinetti” ad affrontare la Solbiatese. Diciamo che, in vista del Morazzone, sarà un match abbastanza “allenante” per voi; cosa ti aspetti da sabato?
“Spero che loro vogliano fare una gita per salutare la stagione (ride, ndr)! Battute a parte, e mi spiace dirlo, è un match che per la classifica vale poco: loro sono già con la testa in Eccellenza da parecchio mentre noi siamo sicuri del terzo posto. Forse la partita non avrà quell’agonismo che si può ritrovare nei match decisivi di una stagione, ma chiudere il campionato al “Chinetti” contro la prima della classe ci darà non poche motivazioni: andremo lì a fare la nostra partita con la giusta serenità e concentrazione per approcciare poi al meglio i playoff”.
Apriamo la parentesi Morazzone. Ai playoff troverete una squadra compatta e quadrata: lo score stagionale dice una vittoria per il Cantù e una vittoria per i rossoblù, entrambe per 1-0. Sarà uno spareggio a tutti gli effetti?
“Sì, con la differenza che loro avranno due risultati su tre. Al di là di questo vedremo cosa succederà: io sono convinto che giocare partite non sia mai scontato e di sicuro non ci fasceremo la testa prima del necessario. Mi aspetto una partita equilibrata che sarà decisa da un episodio, così come avvenuto in stagione, giocata a mente libera da entrambe. Di sicuro, però, l’inerzia potrebbe essere a loro favore”.
A livello mentale come preparerai la squadra?
“Credo che si prepari da sola. Non parliamo di vita o di morte, noi dobbiamo solo essere contenti di arrivare a giocare al 21 maggio dopo aver messo dietro di noi squadre ben più attrezzate. Detto questo, ovvio che andremo là per vincere i playoff e continuare il nostro percorso senza dimenticare però il gusto di giocarcela: calciatori e allenatori vivono per questo genere di partite”.
Matteo Carraro