La saga è quella nota e più volte citata: a volte ritornano. Figuratevi poi quando le “volte” sono addirittura 4. Quelle che vedono Sebastiano Bianchi tornare a giocare vestendo la canotta del Basket Sangiorgese.
“Seba” infatti, è notizia di poche ore fa, dopo il burrascoso addio con Legnano Basket ha firmato per la LTC Sangiorgese e al 99% farà il suo debutto già domenica prossima in occasione del match casalingo contro Piombino.

La vicenda che coinvolge il giocatore più “mediatico” dell’intera DNB, balzato agli onori della cronaca soprattutto per note vicende extracestistiche, si risolve dunque nel giro di pochi giorni. Infatti, dopo il recente allontanamento dal Legnano Basket motivato da incomprensioni tra giocatore e staff tecnico, “Seba” trova, o per meglio dire ri-trova gradita collocazione alla Sangio, un club che nel passato lo già visto in ben tre occasioni tra i protagonisti.

Carlo Ponzelletti, presidente del Basket Sangiorgese, nel commentare la notizia viaggia in bilico tra ragioni del cuore e ragion di stato.

“Premessa doverosa: il fatto che Bianchi torni a giocare rappresenta comunque una buona notizia. Poi, il fatto che per il suo ritorno in campo abbia scelto per la quarta volta la maglia della Sangio – spiega il massimo dirigente arancioblù -, rende questa notizia addirittura fantastica. Detto questo, sottolineo che sicuramente la parte legata ai sentimenti penso abbia inciso profondamente nella scelta di Bianchi. Sebastiano conosce benissimo il nostro ambiente, sa che in Sangio oltre ad apprezzamento e considerazione troverà affetto, tanti amici e persone che lo aiuteranno e gli saranno sempre vicine. Tuttavia, proprio perché ci si conosce bene da tantissimi anni – il primo contatto tra Sangio e Bianchi risale alla meravigliosa stagione 2012-2013 -, è stato giusto formalizzare mettendo nero su bianco i dettagli del secondo aspetto, quello pragmatico. Per questa ragione abbiamo chiesto a Sebastiano aderenza totale alle regole e anche al percorso psicologico che ha da tempo intrapreso. Bianchi, a nostro giudizio, è un ragazzo eccellente e dotato di grande sensibilità che ha solo bisogno di contenere e controllare le sue reazioni emotive. Tutto ciò perché, è risaputo, i tifosi avversari non gli risparmieranno nulla e lui dovrà dimostrare di avere la forza mentale adeguata per resistere alle inevitabili provocazioni continuando a giocare ed essere utile alla nostra squadra. Così, ci aspettiamo, ci auguriamo di riavere con noi un Seba Bianchi maturo e consapevole del ruolo, fondamentale, che merita e gli vogliamo attribuire. Insomma: tappi nelle orecchie, sorriso sulle labbra e via più forte e duro di prima poiché, piaccia o meno, queste sono le regole del gioco e alla soglia dei 30 anni (Bianchi è classe 1992 ndr) certe cose dovrebbero essere acquisite”.

Seba Bianchi, Sangiorgese e Legnano Basket: non c’è il rischio di un “incidente diplomatico?”
“Nessun rischio perchè – continua Ponzelletti -, nei giorni scorsi io e Marco Tajana, presidente dei Knights, ci siamo parlati a lungo sviscerando e affrontando tutti i nodi critici. Tajana, è naturale e più che comprensibile, è ancora contrariato per com’è finita la reciproca “avventura” con Bianchi, giocatore molto importante per i meccanismi legnanesi. Tuttavia, dopo aver rescisso consensualmente il contratto, non poteva opporsi alla volontà espressa dal giocatore e da persona intelligente e di buon senso ha abbozzato chiudendo definitivamente la questione. Così, per quanto ci riguarda, speriamo vivamente che il quarto “episodio” della saga Bianchi-Sangio sia all’insegna di un reciproco aiuto. L’ambiente Sangio darà a Seba una mano per ripartire nella sua carriera. Lui di contro, già dal match di debutto di domenica prossima in casa contro Piombino ci darà un grosso aiuto per raggiungere il traguardo salvezza”.

Massimo Turconi

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