Può bastare una settimana per cambiare il destino di una stagione? E’ quello che tutti si domandano e che fondamentalmente si augurano in casa Openjobmetis Varese dopo il trionfo nel saturday night contro la Reyer Venezia per 76-68 di ieri sera. Una vittoria che ha ridato morale, vigore e forza ad un ambiente più che abbattuto nelle ultime settimane ed in piena rivoluzione, tecnica e societaria.
L’avvento del nuovo GM Arcieri, la scelta di Roijakkers come allenatore e il forte input a stelle e strisce sul mercato complicatissimo degli ultimi giorni, hanno aperto in maniera irreversibile una nuova via in casa biancorossa, guidata e diretta da Luis Scola.
Ma per quanto il futuro possa essere la prospettiva, l’obiettivo è il presente e nessuno si sarebbe aspettato ieri sera di vedere ciò che è stato in campo.
Roijakkers nella conferenza stampa di presentazione di giovedì professava, in maniera rivelatasi profetica, un cambio totale di atteggiamento difensivo, per la squadra peggiore da questo punto di vista del campionato. Nessuno però pensava che i primi effetti si potessero vedere in maniera così plateale già nella sfida contro Venezia.
La difesa, la coralità della fase difensiva biancorossa, l’intensità del lavoro sulle gambe, la voglia di sudare e lottare su tutti i palloni, sono state le chiavi che hanno permesso a Varese di rimanere in vita, in una gara in cui, fino a fine terzo quarto, i numeri offensivi dei biancorossi erano impietosi: 39% nel tiro da due ed il 19% da tre, con soli 49 punti segnati.
Numeri e statistiche che con la Varese degli ultimi tempi avrebbero voluto dire ennesima sconfitta e processo aperto, ma che stavolta invece, hanno visto i biancorossi continuare a vivere nel match grazie ad una difesa eccezionale, che ha tenuto Venezia a soli 68 punti segnati a fine partita e fa specie se si pensa che con la Fortitudo Bologna una settimana fa, i punti segnati dai bolognesi in soli due quarti erano stati poco meno.
Una netta inversione di tendenza a cui si è aggiunto lo show pirotecnico e balistico di un Marcus Keene che per una notte si trasforma in gigante e trascina per mano la squadra e tutta l’Enerxenia Arena, ad una vittoria che è puro ossigeno in questo momento. Il tutto con Gentile, l’uomo che sarebbe dovuto essere il leader tecnico e caratteriale della squadra, in panchina nel momento migliore dei suoi, a continuare quel richiamo ad una nuova via biancorossa sempre più tracciata.
Che sia la partita della svolta? Questo lo dirà solo il tempo ed anche il mercato, in attesa di Reyes che arriverà a Varese giovedì e del lungo, con Echodas più vicino dopo l’annuncio di oggi dell’acquisto di Morgan da parte di Venezia, per una OJM che riparte nel segno di Roijakkers e della tanto cara difesa, che renderà la squadra brutta, sporca e cattiva ma tanto, tanto efficace.
Alessandro Burin