In tempi di calciomercato fare speculazioni è sempre bello. Ancor più se azzardate e impossibili. Sognare non costa nulla, vivere di ricordi nemmeno e, a questo punto, coniugare le due cose è estremamente semplice. Sappiamo che il Città di Varese è alla ricerca di attaccanti per completare il reparto: Dardan Vuthaj è un sogno (lo ripetiamo, sognare non costa nulla), mentre Federico Piovaccari, Carlo Ferrario e Matteo Barzotti potrebbero essere più vicini. E se la soluzione arrivasse dal passato? Memori di quanto vissuto a fine giugno con le emozioni de “La Rasa in Valceresio“, non possiamo fare a meno di pensare: come sarebbe un Varese con il tridente De Luca-Scapinello-Kolaj? La risposta è semplice: devastante.

I tre hanno contribuito a portare al trionfo la Vineria del Croce di Jacopo Catanese (a proposito di ex Varese) nell’edizione 2022 andata in scena al “Peppino Prisco” di Arcisate sotto la perfetta egida organizzativa della Valceresio; alla società biancoverde, pertanto, vanno fatti i complimenti per aver riunito in un contesto amatoriale tre bomber di questo calibro, tre giocatori che il vicepresidente Nicola Cantelmo (ridendo, ndr) ha dichiarato che avrebbe voluto blindare per la prossima stagione in Prima Categoria. Battute a parte, chiaro che un tridente del genere in Serie D equivarrebbe di fatto alla vittoria del campionato; guarda caso l’obiettivo del Varese.

Giuseppe De Luca (11/10/91) è stato lanciato nel calcio che conta proprio dal Varese. Dapprima protagonista con Primavera di Devis Mangia, la “zanzara” (per la sua indole a rompere i cosiddetti sia dentro sia fuori dal campo) ha saputo costruirsi una carriera di tutto rispetto dapprima in Serie B (esordio nella stagione 2010/11) proprio con i biancorossi per poi assaggiare la Serie A con la maglia dell’Atalanta nel 2012/13. Poi il ritorno nel campionato Cadetto tra Bari, Vicenza e Virtus Entella (esperienza ligure inframezzata dalla parentesi rumena con il Cluj) e, successivamente, il passaggio alla Triestina in Serie C.

Anche Dennis Scapinello (23/11/95) ha assaggiato la Serie B con il Varese, ma nella stagione 2014/15. Dopo il fallimento della società biancorossa, il fantasista varesino è sceso in Serie C con Lucchese e Cuneo per poi tornare in provincia con il passaggio alla Varesina in Serie D e al Busto81 in Eccellenza, cui sono seguite le esperienze con Fenegrò e Ardor Lazzate. Poi la chiamata della Solbiatese in Promozione (nel mezzo un giro in Eccellenza con la Vergiatese durante il blocco dei campionati causa Covid) con la quale si è riportato ad un gradino dalla Serie D. Categoria in cui il classe ’95 vuole tornare presto.

Infine l’unico del trio che non ha mai avuto l’opportunità di esordire in Prima Squadra. Aristidi Kolaj (09/04/99) è cresciuto nelle giovanili del Varese ma, nell’anno del fallimento del 2015, è passato al Como che lo ha poi lanciato in orbita Sassuolo. Messosi in luce nella Primavera dei neroverdi è in seguito arrivato il passaggio alla Pro Patria (prestito biennale) e a Busto il classe ’99, che ha mosso i suoi primissimi passi calcistici nel Ceresium Bisustum, si è guadagnato l’opportunità di giocare in Serie B con la maglia dell’Alessandria.

Storie diverse, ma accomunate dallo stesso passato, quel biancorosso che, chissà, un giorno magari tutti e tre rivestiranno. Certo è che vedere un Città di Varese presentarsi in campo con Dennis Scapinello alle spalle di Ari Kolaj e Giuseppe De Luca farebbe venire la bava alla bocca a tanti tifosi. Del resto, ci è riuscita la Vineria del Croce (un applauso a Catanese, un futuro da DS per lui non è poi così scontato), perché non potrebbe riuscirci il Città di Varese? Non subito, ma in un futuro non molto prossimo…

Matteo Carraro

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