Si è tenuta ieri sera, lunedì 19 dicembre, nella cornice del Balthazar di Varese l’aperitivo natalizio del clan della Pallacanestro Femminile Varese con giocatrici, staff e dirigenti del sodalizio biancorosso. Una festa dal sapore dolceamaro per via dell’ultimo netto scivolone contro Giussano che, però, non guasta quanto di buono fatto vedere dalla formazione bosina in questo avvio di stagione che, ricordiamolo, senza i 3 punti di penalizzazione sarebbe ora seconda a due soli punti proprio da Giussano.

“Purtroppo, l’ultima partita non ci siamo presentate sul campo sin dal primo minuto – analizza la capitana varesina Elena Mistò – Abbiamo fornito una brutta prestazione sia in attacco che in difesa. Giussano ha difeso alla morte togliendoci i nostri punti di riferimento, noi, come reazione, ci siamo demoralizzate e abbiamo smesso anche di difendere. Nonostante ciò, siamo a quota 10 vittorie a fronte di sole 3 sconfitte: dobbiamo solo riprendere il nostro cammino che è indirizzato sulla strada giusta”.

Ecco, a fronte di una sconfitta dalle proporzioni così importanti, cosa vi siete dette in spogliatoio a fine gara?
“Eravamo tutte d’accordo sulla brutta prova messa in campo e che era inutile continuare a pensare a quella gara. Avevamo steccato una gara per demerito nostro, ma dovevamo e dobbiamo subito ripartire compatte sulla strada di quanto abbiamo costruito in questi mesi dato che di cose buone ce ne sono parecchie”.

Oltretutto bisogna dare merito a voi e allo staff di aver subito compattato un gruppo che, ricordiamolo, in estate è cambiato parecchio. Non era facile trovare subito la giusta chimica, ma voi sin dall’inizio di campionato avete iniziato a vincere.
“Sicuramente ci sono stati diversi cambiamenti e questi, si sa che non sono mai troppo gradevoli – afferma Mistò -. Comunque siamo riuscite a integrarci e portare a casa delle gare anche importanti nelle prime giornate della stagione. Bisogna trovare un equilibrio all’interno della squadra che in alcune gare si è visto molto bene e in altre un pò meno. Dobbiamo lavorare su questo cercando di capire i punti di forza di ognuna di noi e dobbiamo anche trovarci noi in campo cercando maggiormente di valorizzare i nostri punti di forza. Dobbiamo guardare meno gli errori e non incolparci fra di noi per questi. Questa è la strada da fare per valorizzare al meglio questo nuovo gruppo”.

Altra cosa non facile è stata quella di partire allenandosi a Gazzada e poi, giocando in casa come se si fosse in trasferta a Valle Olona…
“Ad Azzate il campo è certamente più bello (parquet, ndr), però va detto che il nostro pubblico ci carica sempre a Valle Olona così come a Bergamo o a Brignano. Questa è una cosa molto positiva e ci fa sentire sempre a casa pur non avendo un campo “nostro”. Un ringraziamento speciale va ai nostri tifosi”.

Matteo Gallo

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