La Finlandia si dimostra un osso troppo duro per l’Italia che si arrende nella finale del Gruppo B degli Europei Under19 (andata in scena al CS Calvina di Bologna) per 33-23: i finnici volano così nel Gruppo A, mentre gli Azzurrini si devono accontentare solo degli evidenti segnali di crescita dimostrati negli ultimi mesi.

Troppo il divario fisico tra l’Italia e la Finlandia, con gli Azzurrini che hanno pagato anche una minor esperienza a livello europeo che li ha portati a commettere qualche errore di troppo; come anticipato, però, il futuro è tutto dalla parte della giovane squadra di coach Longhi di cui fanno parte parecchi giocatori degli Skorpions Varese: protagonisti, tra gli altri, Zanovello, Girardi e Petrillo.

Difese dominanti nel primo quarto con i finlandesi che passano per primi in vantaggio grazie ad un preciso TD pass di Jerry Silomaa (MVP del torneo) per Luukas Eerola. L’Italia fatica ma non vuole arrendersi e grazie alle ricezioni di Roberto Zanovello conquista parecchie yard; è lo stesso Zanovello a ricevere l’ovale per firmare il primo TD azzurro e Andrea Girardi pareggia con il calcio del 7-7.

Anche nel secondo quarto le difese dominano. La Finlandia riesce a spezzare quella azzurra con la corsa di Herni Kasinen, mentre l’Italia viene fermata da una decisione arbitrale (annullato il TD a Zanovello) e da un’impressionante linea difensiva eretta dai finlandesi. Tocca quindi a Filippo Petrillo assumersi l’incarico di trasformare un field goal per il 14-10 ma, prima dell’intervallo, Matias Tuominen riceve un lancio profondo e vola in endzone (conversione bloccata) per il parziale di 20-10.

Nella ripresa l’Italia fatica davvero tanto a trovare le contromosse per soverchiare la difesa avversaria e gli Azzurrini pagano dazio: l’asse Silomaa-Eerola funziona e la Finlandia vola sul 27-10. L’Italia si riporta poco dopo a -10 grazie al TD di Niccolò Formosa e alla conversione di Girardi, aprendo ad un ultimo quarto di speranza.

La speranza divampa quando Riccardo Duranti (che aveva rilevato l’acciaccato Giacomo Troni, a sua volta subentrato ad Alessandro Zerbo) si rende protagonista di un fantastico big play per Filippo Petrillo; la trasformazione da due punti non riesce e l’Italia resta a -4, ma i sogni azzurri sono definitivamente spezzati dalla corsa di Lassi Parjanineri che fissa il definitivo 33-23.

Nella finale 3°/4° posto, invece, la Gran Bretagna si è imposta sulla Spagna (battuta dall’Italia in semifinale) per 28-14 al termine di una partita davvero maschia combattuta sempre sul filo del nervosismo: non sono mancati né gli errori né le penalità, ma alla fine sono stati i britannici a prevalere sugli avversari.

Matteo Carraro
Foto Giulio Busi

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