Continuiamo così, facciamoci del male. Come il Nanni Moretti di Bianca anche qui si inneggia al tafazzismo avventurandosi nel primo Power Ranking della nuova stagione. Varato ufficialmente il 2022/23 con l’apertura della finestra estiva del mercato, proviamo a leggere i fondi di caffè del Girone A con i supposti (molto supposti) valori espressi dalla offseason. In sostanza, il target cadetteria sembra roba da Triveneto. Materiale da maneggiare con cura e (va da sé), evitando di sparare sull’estensore.
1 Pordenone (nella foto a destra) – Lucia Buna DG, attacco già puntellato con Piscopo e Petrovic, difesa con Ingrosso, Mimmo Di Carlo alla guida. Per la cronaca, il cassinate ha già vinto la C due anni fa col Vicenza. Ritorno in B a stretto giro di posta nell’oroscopo friulano.
2 Padova – Mirabelli rimbalza il ruolo di favorito, la proprietà taglia il 20% del budget e il neo tecnico Caneo non è esattamente un califfo delle promozioni. Ma dopo 2 finali Playoff perse, il piano di sopra più che obiettivo minaccia di trasformarsi in ossessione.
3 FeralpiSalò – La sponda bresciana del Garda è ancora un paese per Vecchi. Almeno sino al 2024. Prima scelta di peso del neo DS Ferretti che ha raccolto il testimone da Magoni. Nelle ultime 10 annate per i verdazzurri escalation da 10°, 9°, 6°, 8°, 8°, 6°, 4°, 6°, 5°, 3° posto in classifica. L’idea del Pres Pasini sarebbe quella di ribadire il podio.
4 Vicenza – Confermato Baldini e svanita l’ipotesi ripescaggio, scintille tra il patron Rosso la curva del “Menti” per maglia creativa e celebrazione dello Scudetto del Milan a retrocessione ancora calda. Il progetto resta comunque ambizioso.
5 Triestina – Dopo aver rischiato l’osso del collo, l’Unione riparte da Romairone e (forse), da Scazzola in panchina. Pianificazione in comprensibile ritardo. Crescerà a distanza e (a occhio e croce), darà noia a tutte nei playoff.
6 Renate – Due terzi e un quarto posto nelle ultime 3 stagioni. Ma Dossena eredita un business plan in ripartenza. Stagione con meno certezze delle precedenti.
7 Novara – La più ingrifata delle matricole. Potenza di fuoco superiore ai 4 mln per il club dell’ambizioso Presidente Ferranti. Sorpresa (si fa per dire) annunciata.
8 Juventus U23 (nella foto a destra) – Finito un ciclo con Zauli, se ne apre un altro con Brambilla. Nelle ultime 3 stagioni (con lo stampino), 51, 52 e 54 punti. Finirà ancora da quelle parti.
9 AlbinoLeffe – Biava per tornare i party crashers di Zaffaroni. Tra i desiderata, affrancarsi dal fattore campo (al contrario), dello Stadium. Violato (dai suoi) solo 1 volta su 10.
10 Pro Vercelli – La novità è Massimo Paci in panchina. Nel complesso, atteggiamento più schiscio del recente passato.
11 Pro Patria – Se Vargas non fa flop, il telaio di squadra c’è. Parte sinistra della classifica traguardo ragionevole.
12 Alessandria – Imperscrutabile. Il rebus dell’anno. Artico e Longo sotto contratto ma separati in casa, monte salari da 7.4 mln, club messo in vendita da Di Masi. O forse no. Può arrivare ovunque tra la 6^/7^ e la zona playout.
13 Lecco – Solita manfrina per l’iscrizione. Poi Di Nunno ha onorato la scadenza come sempre. Tacchinardi polizza assicurativa. Il resto un po’ meno.
14 Mantova – Con Corrent si punta a rifondare il progetto tecnico dalle fondamenta. Fari spenti non compatibili con piazza storica ed esigente.
15 Virtus Verona – Gigi Fresco la sfangherà anche stavolta.
16 Pro Sesto – Andreoletti all’occasione della vita. Potrebbe essere la rivelazione stagionale. Posizione prudenziale. Ma ha tutto per stupire.
17 Trento – Già parecchio attivo sul mercato. Con la conferma di D’Anna chiarissima dimensione salvezza.
18 Pergolettese – Negli ultimi 5 campionati 9 allenatori e 10 cambi di panchina. Effervescenza dall’ovvia matrice.
19 Arzignano Valchiampo – Banale (facciamo pure banalissimo), metterla qui. Ma anche inevitabile. La conferma di Bianchini e di buona parte dell’organico funzionali a partire a cannone.
20 Sangiuliano City (nella foto a destra) – Promozione alla prima esperienza in Serie D. E alla prima in Serie C? Leader emotivo (e tecnico) il 41enne Manuel Pascali. Non serve un ingegnere nucleare per mettere in conto una stagione durissima.
Giovanni Castiglioni