Manca sempre meno all’attesissimo kickoff di sabato 5 marzo che darà il via al campionato di II Divisione e ad alzare il sipario sulla stagione saranno i Frogs Legnano ospitando i Lions Bergamo alle ore 16.00.  I nero-argento rappresentano una delle franchigie storiche del panorama italiano di football e, nonostante le difficoltà degli ultimi anni, dalle parti di Legnano si respira ottimismo, fiducia e voglia di tornare protagonisti.

Il percorso da compiere, lo sanno tutti, non è breve e di sicuro i Frogs non vogliono fare il passo più lungo della gamba. Lo scorso anno il campionato si è dimostrato decisamente amaro (zero vittorie), motivo per cui c’è voglia di rivalsa accompagnata però dalla consapevolezza di non essere una squadra in grado di ambire alla vittoria finale. “Mai come quest’anno  – ci spiega il direttore tecnico Dario Castellanza – ci siamo sentiti impreparati. Di solito iniziavamo ad allenarci fra settembre e ottobre ma, fra Covid e grande attenzione alle compagini giovanili, ci siamo ritrovato praticamente all’ultimo istante. Siamo comunque pronti, abbiamo recuperato giocatori importanti con un passato di tutto rispetto in I Divisione, e le sensazioni sono buone: sicuramente faremo fatica nelle prime partite perché abbiamo ancora poca amalgama, ma miglioreremo. Non vogliamo essere la squadra materasso”.

Prima di parlare nello specifico del Girone B, quali sono le vostre aspettative per il campionato?
“Tutti i gironi sono davvero interessanti, con squadre forti e giocatori bravi che giocano insieme da tanto tempo. Dopo la vecchia dirigenza, noi abbiamo ricominciato nel 2018 con la gioventù: qui a Legnano ci sono tanti ragazzi che hanno fatto il percorso giovanile, e li abbiamo avuti a disposizione solo dopo le finali di Firenze, perché crediamo nella cultura del lavoro. Contiamo di crescere tutti insieme e magari conquistare almeno una vittoria”.

Un pronostico sul vostro girone?
“Gli Skorpions Varese hanno dimostrato di essere veramente forti anche a livello giovanile e sarà davvero dura contro di loro; ma sarà complicato affrontare anche i Redskins Verona e i Lions Bergamo. Non dimentichiamo che arriviamo da tre campionati senza aver mai vinto una partita: non vogliamo fare proclami e dobbiamo essere modesti. Ci auguriamo di dare del filo da torcere a tutti, magari facendo qualche sgambetto, e mi piacerebbe segnare qualche punto in più rispetto alla scorsa stagione”.

Sull’esordio contro i Lions cosa vi aspettate?
“I Lions giocano insieme da tanto e sono davvero molto forti; lo abbiamo già sperimentato sulla nostra pelle lo scorso campionato. Mi auguro (sorride, ndr) che abbiano perso un po’ di ragazzi in modo da renderci la sfida più abbordabile; sarà comunque una partita in cui noi seguiremo. Diciamo che siamo il Sassuolo del campionato, ma una cosa deve essere chiara: non si entra mai in campo per perdere, e noi siamo qui ogni sera ad allenarci e lavorare sodo per crescere. Io con i Frogs ho vinto campionati, Superbowl, un Eurobowl nel 1989… sono abituato a vincere e sono qui per riportare i nero-argento a farlo”.

Quando dovremo aspettare per vedere di nuovo i Frogs a quei livelli?
“Fosse per me vorrei tutto e subito, ma so che ci vorranno ancora degli anni. Questa stagione sarà ancora di sofferenza, per quanto siamo fiduciosi nel giocarcela più ad armi pari. Mi auguro anche di perdere tutte le partite, ma di un punto, evitando i distacchi del 2021. L’anno prossimo faremo un salto di qualità e quello dopo ancora ne compiremo un altro; ho voglia di vedere i Frogs Legnano tornare dove devono stare”.

La crescita passa anche e soprattutto dalla cura del settore giovanile, da cui provengono parecchi elementi della Prima Squadra. Qual è il livello in questo senso?
“Al momento abbiamo fatto davvero tanto, a maggior ragione se consideriamo che siamo rinati da poco. C’è una bella collaborazione con i Seamen Milano e tra i Marinai che hanno vinto la Coppa Italia Under21 figuravano cinque o sei nostri elementi. Quest’anno abbiamo anche una squadra Under12 Tackle: i nostri “piccoletti” sono davvero belli da vedere e molto competitivi. In poco tempo siamo arrivati al girone finale superando squadre con molta più esperienza e allo Youth Bowl abbiamo conquistato il terzo posto finale. Per parlare delle giovanili, però, credo sia più indicato Matteo Guarneri e vorrei che sia lui a farlo”.

Il settore giovanile è stato messo in piedi dal settembre 2019spiega proprio Guarneri, ma inevitabilmente il Covid ci ha complicato i piani. Dopo l’ottimo risultato dell’U12 ci stiamo ora preparando al campionato flag con l’Under13, dai dieci ai tredici anni, e con l’Under17 (nella foto a destra; nella fotogallery in basso altri scatti delle giovanili, ndr), dai tredici ai diciassette anni. La scorsa domenica abbiamo partecipato al torneo “Ferrante e Molinari” a Cernusco sul Naviglio: con i più piccoli siamo arrivati secondi e anche con gli Under17 abbiamo registrato ottimi risultati. Attraverso il passaparola tra i ragazzi stiamo raccogliendo nuove adesioni e vogliamo proseguire in questa direzione in modo da costruire un’ottima base su cui, un domani, la prima squadra potrà lavorare”.

Per concludere, l’ultima domanda a Dario Castellanza. Al netto delle difficoltà di cui abbiamo parlato, i Frogs restano una franchigia storica e gloriosa del football italiano: cosa vuol dire per voi farne parte?
“Per il nostro sport i colori nero e argento sono la storia. Io ho cominciato a giocare a football nel 1977 e dal 1978 abbiamo iniziato a scrivere la storia con il nome dei Frogs. Nel 1981 siamo stati fra le cinque franchigie fondatrici dell’Associazione Italiana Football Americano: tra gli anni ’80 e ’90 abbiamo vinto tantissimo. Noi siamo la Federazione, siamo la storia, siamo come la Ferrari per la Formula1. Oggi come oggi potremmo definirci dei nobili decaduti perché a causa di alcune scelte sbagliate a livello dirigenziale eravamo quasi spariti, ma ora ci siamo rimessi in pista. Qui ci sono tanti ex storici come me: basti pensare a Guarneri, a coach Bravin e tanti altri che hanno avuto la voglia e la determinazione di rimettersi in gioco. Speriamo di portare presto la nostra squadra in Prima Divisione per tornare a lottare per il titolo nazionale e proseguire la nostra storia. Nero e argento si nasce, si vive e si muore”.

Matteo Carraro



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