La rifondazione dei Frogs Legnano aveva portato in città una ventata di entusiasmo e ottimismo che nemmeno i (comprensibili) risultati negativi a livello sportivo dei primi anni avevano smorzato. Le prime vittorie della passata stagione, al contrario, hanno solo aumentato la fiducia nel lavoro della società e il fulmine a ciel sereno (in senso positivo, ovviamente) di inizio settimana ha letteralmente fatto esplodere di gioia tutto l’ambiente: i Frogs Legnano torneranno in Prima Divisione.

Il grazie va ai Seamen Milano. La franchigia meneghina, da anni tra le realtà italiane più forti e ambiziose, ha infatti deciso di tentare il salto europeo partecipando all’ELF e, in virtù dell’accordo con i legnanesi ormai in vigore da qualche anno, i Frogs potranno contare sul supporto sportivo dei milanesi per approcciare la massima categoria nazionale.

“Non possiamo ancora parlare di ufficialità al 100% – spiega il vicepresidente argento-nero Matteo Guarneri – perché il regolamento federale prevede che in categoria ci siano un massimo di 12 squadre. Alle nove dello scorso anno, tolti i Seamen si sono aggiunti gli Skorpions Varese e si vocifera che ci possa essere un altro ingresso; a livello teorico, per noi, non ci dovrebbero essere problemi, ma bisognerà aspettare almeno la metà di settembre, ovvero quando aprirà il bando di iscrizione al campionato”.

Se potremo parlare di ufficialità sarà merito anche dell’accordo con i Seamen: da dove è nata questa sinergia?
“Tutto è nato il 23 settembre 2017, ovvero quando è cominciata la nostra gestione. Quel giorno si sarebbe celebrato il quarantesimo anniversario della fondazione dei Frogs e molti ex giocatori, sapendo che la precedente società sembrava intenzionata a smettere, hanno spinto mio padre Ettore a rilevare la squadra. Lui e Marco Mutti, presidente dei Seamen, se le sono sempre date sul campo da avversari, ma fuori hanno coltivato un bel rapporto di amicizia volto a far crescere il football italiano e internazionale; e trovare un accordo tra le due società è stato relativamente semplice. Il gemellaggio prevedeva che i giocatori senza spazio nel roster milanese avrebbero fatto esperienza a Legnano mentre, viceversa, qualora i Frogs avessero avuto profili utili a coprire determinate posizioni scoperte per i Seamen si sarebbe creato un filo diretto di scambio. Chiaramente i Seamen erano già super-consolidati se paragonati a dei novellini come noi: eccezion fatta per nove Under21 in Coppa Italia, solo Saad Ali e Gianpiero Ruffato sono diventati Marinai”.

Gli anni passati hanno portato a questa settimana.
“Esatto, anche se la volontà dei Seamen di passare alla lega professionistica era nota già da tempo. Giocare in Europa preclude la possibilità di partecipare alla Prima Divisione: Milano non voleva però vanificare tutto ciò che con la sua società ha costruito negli ultimi anni in Italia e, pertanto, ci hanno coinvolto nel loro progetto per mandare avanti la curva ascendente. La proposta che abbiamo ricevuto riguarda una collaborazione ancor più profonda fra le due franchigie”.

Ovvero?
“I Seamen faranno un tryout a inizio ottobre e chi non risulterà idoneo parteciperà al campionato di Prima Divisione con i Frogs; al tempo stesso, però, inizierà un continuo scouting nei nostri confronti per monitorare i giocatori che, potenzialmente, potrebbero tornare in orbita Seamen nel corso della stagione”.

Cosa significa per i Frogs Legnano tornare in Prima Divisione?
“Raggiungiamo l’obiettivo che ci eravamo prefissati quando avevamo fatto la prima conferenza stampa nel 2018: il nostro obiettivo nel quinquennio successivo sarebbe stato quello di tornare nella massima serie. A livello societario siamo cresciuti tantissimo, anche se il Covid e altre problematiche hanno rallentato i nostri piani, ma grazie alla lieta novella giunta da casa Seamen ce l’abbiamo comunque fatta e nel 2023 saremo in Prima Divisione. La nostra crescita continua e, per mantenere l’asticella nel punto che ci siamo prefissati, dobbiamo migliorare sempre più”.

A livello prettamente sportivo che differenze ci sono tra Prima e Seconda Divisione?
“Sarò sincero: negli ultimi anni mi sono dedicato con tutto me stesso a far ripartire il nostro settore giovanile e ho un po’ perso di vista la Prima Divisione. Di sicuro c’è un livello più alto rispetto alla Seconda Divisione anche solo per gli innesti americani e il professionismo si respira anche per quel che riguarda il coaching staff; sarà interessante farne parte e, di certo, non ci faremo trovare impreparati”.

Per quanto sia ancora decisamente prematuro parlarne, che campionato vedremo? E quale sarà l’obiettivo dei Frogs?
“Prima di pensare al campionato dobbiamo pensare ad allestire un roster adatto a tale competizione. Organizzeremo dei tryout per formare la squadra, stiamo chiudendo alcuni contratti con dei giocatori americani e siamo al lavoro sul nuovo coaching staff tra conferme e nuovi innesti. Sugli avversari posso dire che sicuramente i Guelfi Firenze saranno da temere e gli Skorpions Varese, che abbiamo affrontato in Seconda Divisione, sono affamati di gloria. Non conosco così bene le altre e non mi azzardo di certo a dire che l’obiettivo dei Frogs sia quello di vincere; di certo, però, non vogliamo essere il fanalino di coda”.

Cosa comporta giocare al Vigorelli di Milano?
“Purtroppo il Comune di Legnano aveva poche strutture disponibili: ci sarebbe piaciuto poter giocare al “Giovanni Mari”, ma non essendoci la possibilità l’alternativa era scegliere tra un campo in erba con tribune da 500 posti e il Velodromo Vigorelli. Va da sé che la scelta sia facile anche solo per la cornice che offre uno stadio del genere: considerando poi che da Legnano a Milano ci mettiamo a malapena una ventina di minuti il problema logistico non si pone. Da questo punto di vista non ci cambia nulla, ma siamo contenti di giocare in un impianto del genere”.

Nel vostro post su Facebook si parlava di novità. Di staff, roster e stadio abbiamo già parlato; possiamo svelare qualcos’altro?
“Dal lato players ci saranno novità molto interessanti e stiamo preparando qualche altra chicca che verrà svelata prossimamente. Per il momento (ride, ndr) direi che può bastare così…”

Matteo Carraro

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