Ma cosa abbiamo visto? La 14^ tappa del Giro d’Italia, dal nulla, ha regalato una giornata d’altri tempi con una “fuga” che ha visto protagonisti i big della classifica generale. Il circuito di 36,4km disegnato in provincia di Torino con le ascese di Superga (5km al 10% con punte del 14%) e del Colle Maddalena (3,5km all’8,1% di media con punte massime del 20% e discesa tecnica fino all’arrivo) ha sparigliato le carte in tavola donando al pubblico un autentico spettacolo: a vincere è stato Simon Yates, seconda vittoria di tappa per lui, che ha preceduto di 15” Hindley, Carapaz e Nibali aumentando così i rimpianti per la giornata di crisi sul Blockhaus. Da segnalare il ritiro di Romain Bardet, quarto in classifica generale, per un problema intestinale.

Tappa breve che, sulla carta, non prevedeva la sorprese che ci sono state: i 147km da Santena a Torino presentavano sì un dislivello complessivo di 3000metri (se rapportiamo questo dato alla lunghezza della tappa si ha un coefficiente di difficoltà non da poco) ma era imprevedibile un’esplosione del genere. Dopo una cinquantina di chilometri è partita una fuga che ha rapidamente conquistato tre minuti di vantaggio sul gruppo dei migliori ma, a questo punto, la Bora-Hansgrohe di Jay Hindley ha fatto saltare il banco: forcing infernale e salita di Superga attaccata con solo 10” da recuperare sui battistrada. Il primo a farne le spese è stato Alejandro Valverde, naufragato nelle retrovie.

Il ritmo terrificante impresso dalla Bora non è certo diminuito sulle ascese del primo giro e in testa sono rimasti in dodici: Wilco Kelderman, Emanuel Buchmann, Jai Hindley (Bora-Hansgrohe), Vincenzo Nibali (Astana), Domenico Pozzovivo, Jan Hirt (Intermarché Wanty-Gobert), la Maglia Rosa Juan Pedro Lopez Perez (Trek Segafredo), Richard Carapaz (Ineos-Grenadiers), Mikel Landa, Pello Bilbao (Baharain Victorious), Simon Yates (BikeExchange Jayco), Joao Almeida (UAE Team Emirates).

Imboccata la seconda ascesa di Superga i big si sono dati battaglia con scatti e contro-scatti finché Richard Carapaz ha rotto gli induci con un’autentica sparata che ha mandato in crisi la Maglia Rosa. Il colombiano della Ineos, favorito numero uno, è scattato ai -28km circa conquistando una ventina abbondante di secondi ma, sulla Maddalena, l’attacco di Nibali in sinergia con Hindley ha annullato il vantaggio del colombiano con Yates che si è riportato sul terzetto appena dopo aver scollinato. Proprio Yates, sulla contro-ascesa a -5km, ha trovato lo scatto vincente arrivando in solitaria sul traguardo di Torino precedendo di 15” il terzetto regolato allo sprint da Hindley davanti a Carapaz (che diventa la nuova Maglia Rosa) e ad un meraviglioso Vincenzo Nibali (ottavo assoluto a 2’58”). Un altrettanto meraviglioso Domenico Pozzovivo chiude quinto a 28” e si fregia anche della quinta posizione in classifica ad un minuto di ritardo. L’Italia può finalmente tornare a sorridere. A 4’25” la Maglia Rosa di Lopez Perez che lascia il simbolo del leader della generale senza rimpianti: lo spagnolo classe ’97 avrà modo di rifarsi.

Lo spettacolo odierno troverà eco domani pomeriggio con la 15^ tappa: 178km da Rivarolo Canavese a Cogne per 3980metri di dislivello con due GPM di prima categoria e uno, all’arrivo, di seconda. I big saranno chiamati ancora una volta all’azione e non mancheranno di farlo.

Ordine d’arrivo 14^ tappa

1 – Simon Yates (BikeExchange Jayco) 3h43’44”
2 – Jai Hindley (Bora-Hansgrohe) a 15”
3 – Richard Carapaz (Ineos-Grenadiers) st
4 – Vincenzo Nibali (Astana) st
5 – Domenico Pozzovivo (Intermarché Wanty-Gobert) a 28”

Classifica generale

1 – Richard Carapaz (Ineos-Grenadiers) 58h21’28”
2 – Jai Hindley (Bora-Hansgrohe) a 7”
3 – Joao Almeida (UAE Team Emirates) a 30”
4 – Mikel Landa (Baharain Victorious) a 59”
5 – Domenico Pozzovivo (Intermarché Wanty-Gobert) a 1’01”

Matteo Carraro
foto IG Giro d’Italia

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