Di sicuro, dopo il blitz dei Lions Bergamo di una settimana fa, in casa Skorpions Varese l’umore non era dei migliori, ma a risollevare gli animi ci hanno pensato le ragazze della Flag Senior: nel Bowl casalingo di Vedano Olona andato in scena domenica 10 aprile, il gruppo allenato da Dario D’Adelfio ha letteralmente dominato i tre match di giornata cominciando al meglio la stagione.

Pronti via arriva subito la vendetta (sportiva ovviamente) su Bergamo: leonesse oro-nero annichilite 52-12. Poi è toccato ad una franchigia storica come quella dei Seamen Milano (vittoria 33-20 per le grigiorosse) e, infine, altro tripudio Skorpions in virtù del 39-18 su Daemons&Tempeste. Una giornata perfetta che coach D’Adelfio si gode con la consapevolezza di essere solo all’inizio ma di avere a disposizione un gruppo che può permettersi di sognare in grande.

“Il Bowl di domenica scorsa è andato ben oltre le mie aspettative – esordisce il coach –. Speravo, e ne avevo la convinzione, di vincere tutte e tre le partite, ma le ragazze mi hanno sorpreso in maniera positiva e alla fine sono arrivati dei risultati netti, rotondi e straordinari. Ho fatto debuttare delle new entry e la cosa bella è stata vederle giocare come se fossero in rosa da sempre: le nuove pedine si sono integrate alla perfezione nel gruppo e questo non può che farmi piacere”.

Delle tre partite qual è stata quella che ti ha sorpreso più in positivo?
“Direi l’ultima contro Daemons&Tempeste. Parliamo di due squadre, già di per sé molto forti, che si sono unite creando un gruppo davvero temibile: alla vigilia eravamo convinti che fossero loro l’avversario numero uno di giornata e, inoltre, le abbiamo affrontate nell’ultima partita. Eppure le mie ragazze sono state incredibili nella gestione delle energie e hanno controllato la sfida dall’inizio alla fine arrivando a vincere 39-18”.

Visti i risultati del primo Bowl, posto che siamo solo all’inizio, qual è il livello della squadra?
“Di sicuro si è alzato perché tutte le ragazze hanno fatto un salto di qualità. Lo scorso ottobre abbiamo preso parte all’European Champions Bowl di Barcellona, occasione in cui abbiamo sfidato realtà importanti a livello europeo e sfidato gente che ha allenato una vita in NFL: affrontare avversari del genere non solo ti fortifica, ma ti fa capire ciò che devi fare per arrivare al loro livello. Questo cambio di mentalità l’ho percepito anche negli allenamenti, dato che ci si concentra solo ed esclusivamente sul lavoro: lo spazio per il cazzeggio lo si ritaglia o prima o dopo, ma durante la sessione si fa e basta. Al netto di questo, comunque, il gruppo è più unito che mai e chiunque manchi viene sostituito in maniera esemplare senza quasi che ce ne si possa accorgere”.

Aspettative sul prossimo Bowl?
“Il 24 aprile andremo a Bergamo per riaffrontare le stesse squadre di domenica scorsa e sappiamo che non sarà affatto una passeggiata di salute. Tutte e tre le franchigie lavorano esattamente come facciamo noi, ci staranno studiando e proveranno contromisure per arginarci. Noi andiamo avanti per la nostra strada: vogliamo arrivare primi nel girone e conquistare le finali. Sono certo che potremo fare grandi cose perché il cambio di mentalità di cui abbiamo parlato prima lo vedo ogni singolo istante negli occhi delle ragazze; c’è un’altra maturità sportiva e ognuna ha capito che dalla prima azione della prima partita fino all’ultima dell’ultima sfida serve trasporre in campo la stessa cattiveria”.

A livello generale, estendiamo il discorso a tutto il campionato, quali sono le squadre più temibili?
“Di sicuro le Phanters Parma e le Elephants Catania sono due squadre che stimiamo molto e sono abituate a stare stabilmente nelle prime posizioni. Le Ranzide di Trieste hanno perso qualche giocatrice, ma restano comunque un gruppo solido e capace di far male; queste tre saranno il top da battere. A loro, però, vanno aggiunte anche tutte le altre squadre perché nessuna va sottovalutata”.

Possiamo dire che il movimento Flag, e in particolar modo la Flag Femminile, sia in netta crescita a livello italiano?
“Assolutamente sì. Nel campionato dello scorso anno c’erano nove squadre; quest’anno siamo saliti a quattordici e il livello si sta alzando notevolmente. Per noi è un onore competere in questo campionato e vogliamo dimostrare sia il nostro valore sia l’importanza di questo sport che, fortunatamente, sta riscontrando sempre più apprezzamenti a livello nazionale. L’Italia, inoltre, si è qualificata ai World Games in Alabama e sta migliorando a vista d’occhio”.

A proposito della Nazionale, tra le file azzurre ci saranno anche quattro giocatrici Skorpions: Paola Federica Aceti, Margherita Bascialla, Tanya Rosa Grande e Marianna Tessera. Quanta soddisfazione dà tutto ciò?
“Per me, e credo di poter tranquillamente parlare a nome della società, è motivo di grandissimo orgoglio vedere le mie ragazze in Nazionale. Tex (Marianna Tessera, ndr) è ormai una certezza dell’Italia da sempre e non mi stupisce affatto vederla lì. Paola gioca con noi solo da un anno e la convocazione azzurra ne certifica il livello e anche Tanya sa il fatto suo; a loro si è aggiunta Paola, una ragazza che non giocava nelle sue precedenti esperienze, francamente non capisco il perché, e che ho fortemente voluto qui. L’ho convocata a Barcellona quando forse nemmeno lei credeva nelle sue potenzialità e ora ha finalmente preso consapevolezza dei suoi mezzi. Sono davvero orgoglioso di loro, così come sono fiero di tutto il team; ognuna delle mie ragazze si meriterebbe la convocazione in Nazionale”.

Per concludere, visto che abbiamo parlato della crescita della Flag Femminile a livello nazionale, cosa rappresenta la tua squadra all’interno degli Skorpions Varese?
“Di sicuro è uno dei pilastri portanti. Quando è nato il progetto la Flag Femminile era, passami il termine, un po’ sottovalutata, ma con il lavoro costante e quotidiano siamo cresciuti in maniera esponenziale e i risultati sono evidenti. La cosa più bella di domenica scorsa è stata vedere i ragazzi della Senior di Seconda Divisione presenti in blocco a tifare per le mie ragazze; è stato bello vedere le facce tristi, vista la sconfitta della sera prima, trasformarsi in pura felicità nel corso della giornata. Questa è stata la nostra vittoria più grande e sono certo che anche i ragazzi si rifaranno: contro i Lions è stata una partita storta e a Bergamo la musica sarà ben diversa”.

Matteo Carraro

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