Il boato della Festa del Rugby si è dissolto: l’evento più grande della Provincia è stato un enorme successo ed ha sicuramente riacceso lo spirito della città e la voglia di un’estate spensierata dopo due anni di pandemia.
La festa proposta dal Rugby Varese è ben nota ma nemmeno i più ottimisti avrebbero potuto prevedere un tale successo, soprattutto a livello di numeri. Non è un caso infatti, che fossero numerosi i vari “Non ho mai visto così tanta gente alla festa del rugby” che riecheggiavano tra lo staff biancorosso o tra i tecnici e le band che suonavano.
Insomma, la festa perfetta nel momento perfetto. L’evento è stato, come sempre, accompagnato da tanta musica che si è fatta sentire tutte e tre le serate, un banco gastronomico che ha soddisfatto il palato di tanti cittadini, l’immancabile birra ed il rugby.
A livello sportivo i giochi sono stati aperti dall’openday del Minirugby, mentre il giorno seguente è andata in scena la quinta edizione del Memorial Paltani, vinta dall’under 19 del Rugby Lecco che ha dominato il torneo. Sabato invece è stato il giorno del classico torneo di rugby a 7, che ha visto i Lambruschi di Parabiago vincere il titolo dopo aver battuto nettamente i Nineteeners in finale. Il terreno di gioco dell'”Aldo Levi” e la famiglia del Rugby Varese hanno fatto la loro parte, ora non resta far ripartire il conto alla rovescia in attesa della prossima Festa del Rugby.
Felicità ed entusiasmo nelle dichiarazioni del presidente del Varese Giovanni Barbieri: “Siamo contentissimi di aver organizzato e concluso nel migliore dei modi un evento così grande e bello. Abbiamo superato ogni record di pubblico, lo staff, i giocatori, i ragazzi, o genitori e tutti gli organizzatori della festa sono stati straordinari, siamo molto fieri di questo successo, ci abbiamo dedicato molto tempo e ci lavoravamo da mesi. Siamo riusciti ad eliminare questa lunga attesa, la città meritava questa festa dopo due anni durissimi e devo dire che nel complesso il pubblico si è comportato molto bene, è stata una festa dove è andato davvero tutto bene, non potevamo chiedere di più“.
Stefano Sessarego