Ci sono personaggi che passano alla storia per le azioni sul campo, altri per il lavoro silenzioso ed essenziale, che viene fatto negli spogliatoi, sui lettini della fisioterapia.
Ci sono personaggi poi dei quali ci si dimentica in fretta ed altri di cui non ci si scorderà mai.

Alla seconda categoria appartiene senza ombra di dubbio Alessandro Sandro Galleani, che per tutto il mondo della Pallacanestro Varese è sinonimo di totem ed icona di ciò che vuol dire, fino al midollo, essere biancorosso e che oggi compie 78 anni.

Una vita, quella di Sandrino, così come lo chiamano gli amici, passata per grandissima parte della stessa a massaggiare e lavorare sulle gambe dei giocatori in maglia Pallacanestro Varese e Nazionale. Artefice, tra gli altri, dello scudetto indimenticabile della Stella ma non solo. Uomo di grande classe, di innata cultura, cestistica e non, di aplomb e carisma che a Varese, grandi e piccoli, conoscono e non dimenticano.

Negli ultimi tempi, per chi ha avuto la possibilità di venire al Lino Oldrini a vedere le partite di Varese, lo si poteva vedere entrare con sua moglie ad altezza parterre, con la solita semplicità che lo ha sempre contraddistinto ed un lieve sorriso con il quale, prima dell’ultima gara casalinga dei biancorossi ha confidato: “da quando sto venendo al palazzetto abbiamo ripreso a vincere, speriamo continui così“.

Aneddoti e curiosità che danno l’immagine di un personaggio unico a cui oggi facciamo tanti auguri di buon compleanno per i suoi 78 anni ed altri 100 di questi giorni.

Alessandro Burin

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