Dopo gli Skoprions Varese, dopo i Frogs Legnano e dopo i Gorillas Varese, è finalmente arrivato il momento dei Blue Storms Busto Arsizio: domenica 20 marzo alle ore 15.00 il gruppo di coach Marco Ferrari farà il suo esordio nel CIF9 ospitando i Lancieri Novara.

“L’ultima settimana prima del debutto è sempre la più difficile – commenta con un sorriso Ferrari (nella foto a destra di Daniele Finotti) – perché subentra un mix di sentimenti ed emozioni che contribuisce al alzare la tensione nervosa; dovremo essere bravi a gestirla”.

Qual è la situazione in casa Blue Storms?
“Quest’anno ci siamo preparati decisamente meglio rispetto allo scorso anno, anche perché abbiamo avuto più tempo a disposizione e non ci sono praticamente stati problemi legati alla pandemia. Il numero dei ragazzi è aumentato e ci siamo orientati su preparazioni atletiche e tattiche specifiche e mirate a ciò che dobbiamo conseguire in campionato. Abbiamo semplificato il playbook dell’attacco dato che forse l’anno scorso avevamo esagerato dal punto di vista dei giochi e della qualità; un grande grazie va a tutte le persone che stanno collaborando con noi dandoci una preziosa mano”.

Hai parlato di numeri; ci sono state new entry nell’organico tra coaching staff e roster?
“Il coaching staff è stato riconfermato in blocco. L’unica modifica riguarda il ruolo di Defensive Coordinator: Giuseppe Pisoni è stato costretto a lasciare per problemi lavorativi e, pertanto, abbiamo deciso di investire su Alessio Evangelista, ex Blue Storms che già la scorsa stagione era tornato per aiutarci in qualità di giocatore. Quest’anno gestirà in toto l’aspetto difensivo della squadra. Il roster è invece stato rimpolpato con una decina di giocatori: abbiamo recuperato atleti che l’anno scorso non avevano partecipato alla luce della situazione sanitaria, sono rientrati dei prestiti e abbiamo portato qualche ragazzo dalle giovanili dei Rhinos con i quali continua la bella collaborazione volta a rispondere alle esigenze di entrambe le franchigie”.

Passando all’imminente debutto, cosa puoi dirmi dei Lancieri Novara?
“Sono una grossa incognita per noi perché loro, come altre squadre, non hanno partecipato allo scorso campionato per cui sono fermi da un paio d’anni. Speriamo che, viceversa, l’aver giocato nel 2021 possa darci un piccolo vantaggio, ma sarà il campo a dare la risposta definitiva. Sicuramente i Lancieri restano una compagine storica che ha sempre lavorato bene con i giovani ed è la squadra con cui avevamo collaborato nel 2012 per la ripartenza dei Blue Storms. A Novara abbiamo tanti amici, belle persone che sarà un piacere ritrovare”.

Estendendo il discorso anche agli Alfieri Asti e ai Blitz Balangero, cosa ne pensi del Girone H?
“Parliamo di fatto di un girone piemontese che si articola sull’asse Novara-Asti-Torino. È senz’altro un raggruppamento tosto che vede i Blitz partire decisamente davanti a tutti: è una squadra lunga, composta da tanti giovani che sono reduci da un ottimo campionato, e si sono preparati al meglio. Le altre, tra cui noi, sono bene o male sullo stesso livello con le incognite Asti e Novara che, non avendo partecipato allo scorso campionato, sono da scoprire”.

Il CIF9 di quest’anno presenta quasi una sovrabbondanza di squadre. Quale sarà il livello?
“Ho visto qualche partita lo scorso weekend: devo dire che a livello numerico si prospetta un campionato importante e affascinante, esteso su tutta Italia e in grado di dare prestigio al nostro sport. La modifica dei regolamenti playoff dà un ulteriore input perché quest’anno, con i gironi da quattro squadre, accederanno alla post-season le prime tre e la migliore quarta. In tal modo si aumentano le partite stagionali e c’è la possibilità di incontrare squadre diverse. I favoriti? Vista la vittoria dello scorso anno non posso che dire i Leoni Basililiano: sono davvero forti e li ho visti stravincere all’esordio contro i Muli Trieste 49-0. Di sicuro, però, con tante squadre che raggiungeranno i playoff è difficile fare pronostici: in gara secca tutto può succedere e ciascuna franchigia dirà la sua”.

A tal proposito il vostro obiettivo qual è?
“Vista la formula del campionato non possiamo non ambire ai playoff. Vogliamo arrivare fra le prime tre cercando di concludere il più in alto possibile per avere poi partite più abbordabili e, magari, con il favore di campo nella post-season. Poi ce la giocheremo. Detto questo, però, il nostro obiettivo principale resta quello della scorsa stagione: far crescere i nostri ragazzi attraverso la cultura del lavoro che ci porterà con gli anni, spero già a partire da questo, ad ottenere risultati importanti”.

La crescita passa inevitabilmente dalla cura del settore giovanile. Per concludere, come procedono “i più piccoli”?
“Il nostro settore giovanile continua a crescere e quest’anno riproporremo una squadra FlagU17 mista con tante ottime ragazze e un gruppetto di ragazzi che in futuro daranno nuova linfa alla Prima Squadra. Quattro ragazzi delle giovanili sono stati aggregati ai Rhinos arrivando alla finale di Coppa Italia nello Youth Bowl dello scorso gennaio; purtroppo è arrivata una sconfitta nel derby con i Seamen, ma siamo comunque orgogliosi del loro percorso. Due ragazzi hanno partecipato al campionato Under18 con i Lions Bergamo, pur perdendo in semifinale contro la corazzata Skorpions, e sono stati selezionati per il raduno della Nazionale Under18. A questi buoni risultati continuiamo ad affiancare un gran lavoro con le scuole, facendo promozione tra le medie e le superiori per avvicinare sempre più ragazzi al nostro sport”.

Matteo Carraro
(foto di Stefano Scaccia)

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