Varese, che succede? Succede che la squadra non riesce più a vincere, succede che il Sona (ultima in classifica) ha sbancato l’Ossola, succede che i biancorossi in undici partite hanno subìto 22 gol (peggior difesa del campionato), succede che i tifosi hanno detto basta.

Con la sesta sconfitta in campionato arriva anche la peggior prestazione dell’anno e i tre punti persi contro i veneti (che rischiano di pesare tantissimo nell’economia del campionato) hanno fatto traboccare il vaso della pazienza dei supporter biancorossi. “La squadra è questa, io più che allenare non posso fare”. Le dichiarazioni di Luciano De Paola (contestato insieme alla dirigenza nel corso del match) non sono piaciute ai tifosi che sui social, così come sulle tribune, si sono letteralmente scatenati.

Giocatori, allenatore e società. Nessuno viene risparmiato dalla gogna social e il commento ironico di Enzo Levato (“Ce le hanno sonate…”) sa tanto di un “rido per non piangere”. Sono però le parole di Sergio Lai a riportare tutti alla realtà: “Fa male vedere un Varese così…”. Mauro Olivares rincara la dose: “Che tristezza. Contro di noi fanno un figurone anche le ultime in classifica!” e non è da meno Mattia Di Maio: “È ora che qualcuno in società si dimetta. Oggi è un giorno buio per una società così importante come il Varese”.

Non sapete cosa siano i colori biancorossituona Roberto Carnelli, infatti avete pure giocato in verde. Ridicoli. Non meritate di giocare al Franco Ossola, andate altrove. Ogni maledetta partita mancate di rispetto ai tifosi (i pochi rimasti) e alla storia. Indegni!!!”.

Veronica Piccinini proclama: “Ho sempre cercato di guardare il bicchiere mezzo pieno, ma dopo la prestazione di oggi c’è poco da parlare e tantissimo da riflettere sugli errori commessi… E agire per cercare di salvare il salvabile”. Nicolò Calafato concorda indirettamente: “Una squadra costruita male non può fare risultati” e Mattia Colombo scrive: “Da profondo rosso oggi. A mio modesto parere il mister dovrebbe fare un bel passo indietro”.  In tanti, in realtà, spingono per un passo indietro di De Paola e non mancano i nomi di papabili sostituti: tra chi invoca un ritorno addirittura di Ezio Rossi, chi spingerebbe per Neto Pereira primo allenatore e chi vorrebbe l’esperienza di Fiorenzo Roncari, a dominare è la nostalgia per Gianluca Porro. Riccardo Grossoni, tra gli altri, ha invece le idee ben chiare e, commentando le dichiarazioni di De Paola, dice: “Allenatore mediocre, più che insultare società e giocatori non fa, sta facendo molto peggio di Porro!!! Ridiamo Varese ai varesini, Mavillo Gheller nuovo allenatore, sicuramente farà sputare sangue per questi colori”.

La nostalgia del passato non piace a Gianni PetroneMa prima avevate da dire di Porro e ora lo rivolete?? Qui sono tutti allo sbando…”. Senza fare nomi, anche Attilio (commentando la nostra diretta testuale), si dimostra contrario ai cavalli di ritorno e si lancia in un’analisi critica con una punta di ottimismo: “Più che richiamare Porro secondo me ci vorrebbe un allenatore esperto della categoria, magari abituato a lottare per la salvezza. Se non ci fossimo giocati Rossi l’anno scorso forse poteva essere l’uomo giusto. Parliamoci chiaro, Porro ha vinto i playoff con due contropiedi vincenti. Certo bisogna saper sfruttare anche quelle situazioni ma se per vincerne una devi fare 3 gol perché almeno 2 li subisci ogni domenica è evidente che diverse cose non girano. Un nuovo cambio in panchina è comunque inevitabile, speriamo di non affondare del tutto. La persona giusta in panchina e il mercato a dicembre possono ancora fare il miracolo, il girone di ritorno è un nuovo campionato. Non bisogna però più sbagliare”.
Il Città di Varese sarà in grado di non sbagliare più?

Matteo Carraro

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