Un Legnano Basket brutto, impreciso, nervoso e in costante affanno incassa la prima sconfitta casalinga stagionale contro Pavia e, al netto di una gara balisticamente vietata ai minori (26/59 dal campo, ma soprattutto un orribile 3/23 da 3) la fotografia della gara inconcludente prodotta dai legnanesi è nei soli 16 minuti di gioco di Tommy Marino, 5 falli, alcuni dei quali sarebbe stati da evitare accuratamente e tante discussioni con gli arbitri per un giocatore che, oggi più che mai, con Drocker sconclusionato la sua parte (2/7) avrebbe dovuto prendere per mano la squadra in una serata stortissima e condurla verso una vittoria ampiamente alla portata.  

Legnano comincia con Marino, Casini, Terenzi, Leardini e Sacchettini; Pavia invece sceglie Oboe, Giampieri, Abega, Coviello, De Gregori e inizia bene la gara con un 2-12 al 3° frutto che, spaventa Legnano. Il tutto però dura poche azioni, quelle che servono alla 3GE per prendere le misure agli ospiti e iniziare a carburare in attacco con Casini, Terenzi e Sacchettini che confezionano riavvicinamento (10-15) e successivo pareggio sul 15-15 all’8°. Il primo quarto si chiude sul 19-21, ma Legnano riprende di nuovo in forma “soft”, quindi pasticciona in attacco, difensivamente distratta e Pavia ovviamente ne approfitta per allungare sul 21-29 al 12°. Dopo il time-out Legnano riparte: tre minuti di difesa un po’ più intensa; più Sacchettini in attacco e al 15° la gara di nuovo in equilibrio, 33-33, nonostante i ripetuti “ferri” legnanesi dal perimetro (0/6 da 3 nel periodo), anche su tiri aperti. Le staffilate di Giampieri fanno pari con quelle di Sacchettini e le due squadre vanno al riposo con Pavia a +2: 39-41.

La ripresa inizia male con il precoce quarto fallo di Marino che preoccupa non poco il popolo legnanese tanto quanto il nuovo allungo pavese firmato da Abega e Coviello: 45-53 al 24°. Il quinto fallo di Marino, assai contestato, scalda l’atmosfera fin qui piuttosto loffia del PalaBorsani e, di colpo, sembra riaccendere anche i Knights che con una fiammata di Terenzi-Sacchettini rimettono di nuovo la gara sui binari: 58-57 al 29°, anche se Legnano continua a spadellare alla grande dalla linea dei 3 punti. L’ultimo quarto si apre con Pavia di nuovo avanti sfruttando i vantaggi di Bedini in post-basso (60-67 al 34°) e Legnano senza play di ruolo in campo gioca una pallacanestro davvero confusa. Però, giocando solo di rabbia cieca e furore Legnano trova la “ricetta” giusta per cambiare senso al match: parziale di 10 a 0 e avanti 70-67 al 36°. Negli ultimi quattro giri di orologio, decisamente ad alta tensione, non segna più nessuno con Legnano che, pur sciupando almeno 5 possessi, si presenta sul +1, 72-71 con 7 secondi ancora da giocare, ma il possesso è per gli ospiti. Legnano commette fallo su Giampieri (2/2 dalla lunetta 72-73) con meno di quattro secondi ancora da giocare. Sulla rimessa in attacco Legnano affida la palla a Sacchettini che gira e tira dall’angolo, ma la palla finisce sul ferro con alcuni Knights che rancorosi nei confronti degli arbitri, lasciano il parquet, ma pensare ai direttori di gara, quando giuste ne fai davvero poche è del tutto fuorviante.

Una partita vergognosa, anzirincara la dose il coach legnanese Eliantonio -, uno schifo tecnico del quale mi assumo la sola e totale responsabilità. Per quasi 30 minuti abbiamo giocato senza idee e senza passione, poi negli ultimi 12 minuti abbiamo messo almeno la seconda ribaltando lo svantaggio, ma sul 70-67 non siamo riusciti a chiuderla a nostro favore. Del resto, quando giochi senza lucidità, tiri 3/23 da 3 punti e perdi 18 palloni vincere è cosa ardua”.  

3GE LEGNANO BASKET – PAVIA (72-73) (58-61) (39-41) (19-21)
3GE: Casini 6, Bassani ne, Marino 9, Antonietti 9, Mazzantini ne, Terenzi 18, Leardini 6, Sacchettini 19, Amorelli ne, Cucchi, Drocker 6. Allenatore: Eliantonio.
Pavia: Epifani ne, Oboe 13, Bedini 6, Poti ne, Coviello 9, Gallizzi 9, Mazzotti ne, Lebediev ne, Abega 14, De Gregori 9, Cocco 2, Giampieri 11. Allenatore: Massetti.

Massimo Turconi

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