1535 chilometri sono quelli che separano Varese da Marina di Ragusa. Una tradizione per Varese Sport l’intervista del post ferragosto con Gianluca Mongelli vecchio cuore biancorosso che con il suo Gruppo Ansia vive un rapporto tutto particolare e molto intimo con il calcio a Varese. E anche in questo 2022 non potevamo mancare ed eccolo qui, schietto come sempre, a lanciare messaggi dalla lontana Sicilia in vacanza con l’amico di sempre, Alberto.

Siamo un gruppo ristretto ma che ama incondizionatamente il Varese – ci racconta sotto l’ombrellone il Monge -. Il gruppo praticante, cioè quelli che vivono anche lo stadio, sta crescendo a vista d’occhio nelle ultime stagioni. Agli storici Simone, Carlo e Gianluca si sono aggiunti Federico, Cristiano, Sibilla, Leonardo e Gaja: nuove leve che hanno già il biancorosso nel cuore. Per noi il Varese è un punto di riferimento e di aggregazione da portare in giro per l’Italia durante le nostre vacanze. Ci divertiamo a fare foto con la maglia del Varese (come quella nella gallery sulla funivia ndr) e ad attaccare adesivi in tutto lo stivale come quelli nelle foto di Bergamo e Trieste. Per noi una domenica col Varese che vince è diversa, è una domenica di gioia, perfetta“.

Cosa ne pensi di questo Città di Varese?
Sai che noi tifosi veri siamo molto esigenti, per questo ti dico che penso che la squadra, seppur buona, non sia ancora competitiva per il passaggio di categoria. L’attacco è un po’ un’incognita, Ferrario è un buon giocatore ma gli ultimi due anni ha giocato poco e deve riconfermarsi. Mi spiace per l’uscita di Mamah, un ottimo ragazzo e un buon giocatore. Nell’ipotetica griglia i biancorossi li vedo sì da playoff, ma difficilmente vincenti. Manca ancora un po’ di tempo per la chiusura del mercato e qualche ritocco potrebbe arrivare anche alla luce dei primi risultati estivi. Magari la società ci fa un bel regalo di fine agosto“.

Poi il Monge incalza: vorrei però chiedere a te, caro Michele, come mai nelle ultime stagione facciamo così tanta fatica a leggere e vedere interviste ai nostri beniamini? Per noi tifosi sapere tutto dei nostri ragazzi è linfa vitale, ma sia sul tuo Varese Sport che anche negli altri siti è veramente raro trovarne. Come mai?
Non sta a me giudicare l’operato dell’ufficio stampa biancorosso. Giusto o sbagliato che sia, ti posso dire che è veramente difficile avere il benestare per intervistare i ragazzi che vengono tenuti in una specie di bolla ovattata come se avessero da raccontare segreti non condivisibili. Anche per noi sarebbe bello poter ogni settimana incontrare un giocatore, metterlo a nudo dal punto di vista privato, farlo conoscere per quello che è come uomo e non solo per quello che si vede in campo“.
E allora, perchè non lo fate?
Mi ripeto, non ce lo fanno fare. Evidentemente al Varese la pensano diversamente“.

E ora, cosa ti aspetti?
Il primo appuntamento è per il 28 agosto all’Ossola per il derby col Legnano di Coppa – chiude il Monge -. Un primo test importante per vedere di che pasta è fatta la squadra. Sono felice per la riconferma di Porro, uno che il Varese ce l’ha dentro e che potrà fare sicuramente bene. Avrà la squadra a disposizione per parecchio tempo e potrà insegnargli il suo credo calcistico. Per noi del Gruppo Ansia sarà anche un’occasione particolare: la prima per ritrovarsi e anche quella per fare gli auguri al nostro Carlo che il 3 settembre si sposerà con Valentina. Ovviamente un matrimonio biancorosso, nella speranza che anche il Varese gli faccia un bel regalo in campo“.

Michele Marocco

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