Stagione a libri ormai da un pezzo e valutazioni a freddo sul 2021/22 biancoblu. Tra i giocatori impiegati, voto scansato da Giulio Mangano (due volte tra i pali con sconfitte in regular season a Lecco e Crema), Manuel Lombardoni (4 camei post infortunio per 65’ complessivi), e Tommaso Giardino (in campo nei 15’ finali all’andata contro la Pro Sesto). Per convenzione, esterni rubricati a difensori. A seguire centrocampisti e attaccanti.
Centrocampisti
Luca Bertoni 7+: Meglio farsene una ragione. C’è un Pro Patria con il vizzolese e una senza. Superfluo sottolineare quale disponga di maggior qualità. Salta parte della preparazione estiva causa infortunio ereditato dalla passata stagione. Poi altro stop di 92 giorni per via dell’azzardo di Mantova. Il suo rientro marzolino certifica il ritorno al futuro biancoblu. Personalissimo cartellino con 26 presenze, 23 da titolare, 2.065’ giocati, 2 reti, 3 assist ed alcune masterclass come quella con il Lecco. Abbassata la linea di pressione e aperto il campo al suo destro, torna il Busquets in sedicesimi già simbolo totemico dello spalatino. Feticcio
Leonardo Galli 7: Come un film di Tarkovskij. Se non te lo spiegano, puoi solo abbozzare e far finta di capire. Mai da Wow!. Eppure, cambiano gli allenatori e il cremonese gioca (più o meno) sempre. Dal 1’ nelle ultime 8 (playoff compresi), disputandone 5 per intero. Quando la squadra svolta, lui c’è. Anche grazie al camaleontismo ala/mezzala. Somma al fatturato 2 reti da 4 punti (Legnago e Piacenza). In scadenza al 30 giugno. Al netto delle more societarie, rinnovo parecchio plausibile. Indiziario
Gianluca Nicco 7: Non fosse per il Giudice Sportivo le giocherebbe tutte. Regista per forza (in contumacia di Bertoni), mezzala per amore. In distinta 37 volte su 40, 23 per intero e sempre dal fischio di inizio. A volte pigro, altre indisponente, più spesso decisivo. Forse l’unico in rosa (almeno tra gli over), certo della titolarità in ognuna delle altre 19 del Girone. Cuvée
Davide Ferri 6/7: Tanto per dare l’idea del percorso tecnico: 29 caps, 13 dal 1’ di cui 11 nel ritorno, 10 panchine all’andata e nessuna dopo il giro di boa. Andava solo tolto il tappo. Sia da mezzala di lotta (con Sala), che da falso enganche di governo (intuizione priniana). Un gol (rimarchevole, con il Lecco), 2 assist e quella faccia un po’ così di chi sa di essere più pronto dei 20 anni da compiere a settembre. Sbarbato
Giovanni Fietta 6,5: Il progetto sarebbe quello di allungarsi la carriera da centrale difensivo. Ecco, poi però di traverso si mettono infortuni altrui (Bertoni), un piano strategico non sempre lineare a uno tecnico gestito a strappi. Fio tossito dall’asolano che a 37 suonati ne disputa 31, 15 da titolare di cui 4 in difesa con una vittoria e 3 sconfitte. Questo sul campo perché quanto al fuori va messa nel conto la leadership indiscussa sminestrata nello spogliatoio. Quando Sala parla di “io al servizio del noi”, di fatto, allude al 16 biancoblu. Mentalista
Filippo Ghioldi 6: Una dal 1’ fino al 23 gennaio (da punta nell’emergenza di Sesto), 8 da lì in poi. Annata sfigata se ce n’è una. Chiusa in lista infortunati per effetto dell’infausta spallata di Vercelli. Giusto il giorno in cui si capovolge la sceneggiatura tigrotta. A riprova della rogna. Avversato
Tommaso Brignoli 6-: A proposito di sfortuna e dintorni, con l’8 la iella ci vede benissimo. Ne comincia 10 da titolare finendone 3 (AlbinoLeffe, Lecco e Fiorenzuola) prima del 22’. Cambio protocollare per un centrocampista che non ne gioca una per 90’ dal 27 settembre 2020 (0-0 a Carrara). Nelle ultime 3 stagioni, ne salta 34 per infortunio (12 quest’anno). Con queste premesse, qualsiasi considerazione tecnica va a farsi benedire. Diagnostico
Attaccanti
Alessandro Piu 7+: Un terzo della produzione (3 reti su 9) fatturato alla Giana, 4 gol in coppia con Parker, 5 con Stanzani. Tra segnature e assist, il friulano contabilizza personalmente 12 punti. Due stop (uno per girone), gli levano la doppia cifra altrimenti raggiunta con agio. Senza una certa fragilità fisica sarebbe al piano di sopra. Maggiorato
Leonardo Stanzani 7: Il più continuo dell’attacco bustocco con 34 presenze (23 da titolare, tra cui 12 delle prime 13), 1.939’ giocati, 5 reti e 3 assist da 14 punti totali. La doppietta salvezza con il Mantova il climax stagionale. Il più duttile con combo congrue tanto con Piu (8 reti prodotte dalla squadra con i 2 in campo), quanto con Parker (6) e Castelli (4). Consistente
Sean Parker 6/7: Covid e noie assortite zavorrano l’ouverture del ronciglionese (una dal fischio di inizio nelle prime 11). Alla lunga porta a casa numeri accettabili: 5 gol (3 in tandem con Parker, 2 con Stanzani, solo uno dalla panchina), e 2 assist. L’impressione (confortata dai Big Data), è che renda meglio dall’avvio che a gara cominciata. Preventivo
Davide Castelli 6: Settembre fiammeggiante con 6 da titolare nelle prime 7. Da lì in poi saranno solo 4. Così come le reti (2) ferme all’autunno caldo del seriano. La concorrenza è tanta, qualche infortunio lo rallenta, ma l’annata resta insipida. Contratto sino al giugno 2024. Urge giro di vite. Basculante
Massimiliano Pesenti 6: Suo l’ultimo gol (della staffa a Trieste). Una sola da titolare (con squalifica ad Alessandria con la Juventus U23), 12 presenze di cui la metà sotto i 15’. Innesto invernale ad impatto (almeno in campo) contenuto. Eufemismo. Omeopatico
Stefano Banfi 6-: Copia e incolla del giudizio (indulgente) di metà stagione. Contributo limitato alle sole 5 presenze concentrate tra 6^ e 12^ (187’). Arco temporale in cui si distingue per un malaccorto rosso con la Virtus Verona. La schiena non gli dà tregua. Ma il suo 2021/22 non è certo roba per i posteri. Contemporaneo
Giovanni Castiglioni