Playoff e playout alle porte (Varese in campo oggi pomeriggio a Casale), ma la regular season Girone A di Serie D ha già dato tutti i suoi verdetti ed è tempo di voti e giudizi alle singole squadre protagoniste. Novara in Serie C; Sanremese, Casale, Città di Varese e Bra ai playoff; Fossano ed RG Ticino si giocheranno la permanenza in Serie D nell’unico playout previsto; Imperia, Lavagnese e Saluzzo sono retrocesse in Eccellenza.
Tra conferme, ribaltoni, crolli e delusioni, scopriamo la seconda parte del Pagellone di fine stagione del Girone A.
ASTI 6.5
Nonostante la sconfitta dell’ultima giornata l’Asti ha raggiunto quell’obiettivo che per una matricola equivale alla vittoria del campionato: la salvezza. Il cammino dei biancorossi non è certo stato facile e non sono mancati i tanti bassi (alternati a qualche alto) che hanno rischiato di affossare definitivamente il gruppo; nonostante ciò, comunque, l’Asti ha sempre tenuto la testa alta e la permanenza in Serie D è un traguardo che i piemontesi si sono sudati e conquistati con le proprie forze. Meritevole
DERTHONA 6.5
Un voto così basso per una squadra giunta sesta? Sì, perché è inconcepibile buttare via un campionato in questo modo: dopo una stagione vissuta nelle primissime posizioni (al punto che i playoff sembravano una formalità) uscire dalla top five con cinque punti nelle ultime nove partite (zero vittorie) è davvero imperdonabile. I bianconeri hanno gettato via un campionato e, a dirla tutta, non è la prima volta; resta il cammino comunque sopra la media, ma è logico che ci si aspettava legittimamente di più dai tortonesi. Fuoco di paglia
PONT DONNAZ 6.5
Se la confusione del Casale è stata ripagata da un girone di ritorno ben più che in linea con le aspettative, la stagione del Pont Donnaz è stata segnata da continue battute d’arresto: via Daidola, dentro di nuovo Cretaz, via Cretaz e spazio ad Erbetta. Alla fine, in qualche modo, la salvezza per gli aostani è arrivata con discreta (si fa per dire) semplicità; logico che, in virtù del cammino dello scorso anno, ci si aspettasse qualcosina in più da parte del Pont Donnaz. Confusionario
SESTRI LEVANTE 6.5
Nonostante una prima parte di stagione da buttare, i Corsari non si sono dati per vinti e hanno risalito la corrente con grinta e determinazione. I rossoblù si sono dimostrati la squadra temibile che avevamo conosciuto lo scorso anno e, per ben più di una giornata, hanno accarezzato il sogno playoff rinunciandovi solo al penultimo turno. Resta comunque la bella rimonta compiuta che ha portato in salvo un gruppo che per troppo tempo ha navigato in acque pericolose. Arrembante
VADO 6.5
Insieme a Borgosesia e Chieri, i rossoblù erano stati la sorpresa più bella del girone d’andata; poi, esattamente come le altre due compagini, anche il Vado ha iniziato un lungo declino che lo ha portato fin troppo vicino alla zona playout. La salvezza è arrivata, certo, ma alla luce della prima metà di campionato ci si poteva aspettare ben altro. Due facce
FOSSANO 5.5
I cuneesi hanno sempre ribadito che l’obiettivo doveva essere la salvezza e, oggettivamente, era difficile pensare altrimenti. La sensazione, dall’esterno, è però che il Fossano abbia tanto da recriminare nella costruzione della squadra: tra le file azzurre figura un certo Simone Menabò (12 gol in campionato, il triplo del secondo miglior marcatore del Fossano) e con un attaccante del genere i piemontesi erano chiamati a far meglio rispetto alla sedicesima posizione finale. Il playout con l’RG Ticino sancirà il destino del Fossano che nel caso si verificasse l’ipotesi peggiore avrebbe non poco da recriminare. Incompleto
RG TICINO 5.5
Fra le tre neopromesse i verde-granata, sulla carta, dovevano essere la squadra più forte. Il battesimo con la massima serie dilettantistica non è stato certo morbido e l’RG Ticino ha faticato ad adattarsi alla nuova realtà; la quadra è stata trovata troppo tardi, ma è comunque risultata sufficiente ad evitare la retrocessione diretta. Tra poche ore il playout a Fossano sancirà il destino dei novaresi che dovranno sudarsi in altri 90′ (o 120′) la permanenza in categoria. Rimandato
IMPERIA 5
Un cambio in panchina dietro l’altro: al netto di qualche timido exploit i liguri non sono mai riusciti ad inanellare un filotto positivo e la retrocessione anzitempo è stata una conseguenza di un progetto che non è mai decollato. Il culmine, in negativo ovviamente, è la sfida persa a tavolino con il Saluzzo per un “errore burocratico” avendo giocato parte del match senza la soglia minima di under prevista dal regolamento. Inconsistente
LAVAGNESE 5
Non mancano certo i rimpianti tra le file bianconere: dopo un girone d’andata condotto bene o male in linea di galleggiamento ecco arrivare il crollo con dodici partite senza successo. Se non altro va dato il merito ai bianconeri di aver lottato fino alla fine, anche se la sveglia è suonata troppo tardi per rimediare all’irrimediabile. Dietro la lavagna
SALUZZO 4.5
Spiace dirlo, ma i piemontesi non sono mai stati realmente in gioco: la sensazione è che il Saluzzo fosse una squadra d’Eccellenza arrangiata per la Serie D e i risultati si sono visti fin da subito: 18 punti (-29 dalla salvezza) e venti gol fatti (dieci in meno del secondo peggior attacco). I granata avranno modo di riordinare le idee e riprovarci, perché no, fra un paio di stagioni. Spacciato
Matteo Carraro