Conclusa la stagione regolare del Girone B di Serie D, eccoci arrivati al momento dei voti e dei giudizi sulle realtà che hanno dato vita a questo campionato. Vediamoli insieme.
SANGIULIANO 10 – Tutto come da pronostico: partiti tra i favoriti per la vittoria finale, i gialloverdi hanno chiuso a 82 punti il campionato conquistando meritatamente la Serie C e il professionismo. Al giro di boa il Sangiuliano era primo in classifica e nonostante la pressione delle avversarie ha sempre mantenuto un buon distacco, onorando il campionato fino alla fine; infatti, nonostante la promozione giunta con qualche giornata d’anticipo, gli uomini di Ciceri non hanno perso nessuna delle ultime gare – e i +16 sulla seconda ne sono testimonianza. Nella seconda parte di stagione i gialloverdi sono caduti solamente tre volte (Sona, Brusaporto, Breno), pareggiato altrettante volte e le vittorie sono state ben 13: miglior attacco con 81 reti realizzate e miglior difesa (39 gol insaccati) per la regina del girone B di Serie D. Schiacciasassi con la corona.
LEGNANO 9.5 – Se lo scorso anno i lilla rimasero fuori dai playoff per un solo punto, questa volta Gasparri e compagni ci sono pienamente dentro: seconda piazza conquista con 66 punti realizzati. Determinati e concreti, gli uomini di mister Sgrò non si sono mai scollati dalla zona playoff, inseguendo un sogno che, come detto, nella stagione precedente era sfumato al 96′ dell’ultima giornata. Lilla che hanno saputo fare di necessità virtù: tanti, troppi infortuni…ma un gruppo solido, capace di soffrire e di lottare in modo compatto. Una media punti spaziale in casa (45 punti al pari del Sangiu) e qualche fatica di troppo in trasferta (soli 21 punti messi in saccoccia) per i lilla. Secondo posto conquistato e primo turno playoff “in casa”: avversaria, la Folgore Caratese. Squadra vera e sempre focalizzata.
BRUSAPORTO 9 – Se nella prima parte di stagione i bergamaschi avevano stupito tutti, nel girone di ritorno hanno solamente confermato la loro forza. Chiudere il campionato a quota 64 punti e soprattutto con un biglietto per il treno playoff in mano è decisamente un traguardo importante per gli uomini di Mister Carobbio e del Ds Lorenzi. Ma non è tutto: i gialloblù vantano anche un altro primato. Mattia Iori (a pari con De Angelis dello Sporting Franciacorta) è capocannoniere del girone B con 23 gol realizzati (di cui 6 dal dischetto). Una delle squadre che gioca il più bel calcio del girone e che merita a tutti gli effetti la post season. Umiltà, lavoro e fantasia.
CASATESE 9 – Il 9 i biancorossi e mister Mazzoleni se lo meritano tutto. Un girone di ritorno forse un po’ più complicato del previsto, ma il sogno playoff che si è concretizzato giornata dopo giornata: obiettivo raggiunto da parte dei lecchesi, che non hanno mollato il colpo, specie nelle ultime – fondamentali in ottica post season – due giornate. Con 64 punti e ben 70 gol realizzati (terzo miglior attacco) la Casatese ha saputo arrivare dove giocatori, tecnico e società volevano. Mai doma.
FOLGORE CARATESE 8.5 – Una squadra costruita per fare bene e che non ha deluso le aspettative: playoff in cassaforte, ottenuti all’ultima giornata…Pari punti con il Desenzano ma scontri diretti a favore. Il cambio in panchina (via Commisso con il ritorno di Longo) ha giovato alla compagine brianzola. Se nella prima parte di stagione qualche risultato indigesto c’era stato, nella seconda parte di campionato, la Folgore Caratese ha sbagliato il meno possibile, accaparrandosi l’ultimo posto valevole la post season. Calcolatrice scoppiettante.
BRENO 8 – Una stagione fatta di sogni quella del Breno che ha accarezzato quasi fino all’ultimo un posto sul treno playoff. Squadra quadrata, capace di giocare a calcio e affidata da ben 4 anni al tecnico Tacchinardi che non ha mai deluso le aspettative. Un Mauri che ha fatto sognare il popolo granata con ben 14 reti realizzate e una difesa abbastanza solida visti i 43 gol subiti. Settimo posto e missione compiuta. Reattiva e vivace.
VIRTUS CISERANO BERGAMO 8 – Discorso analogo a quello fatto per il Breno: un sogno playoff svanito solamente nelle ultime giornate. Ma i bergamaschi hanno veramente stupito tutti, arrivando fino alla semifinale di Coppa Italia; poi forse il doppio impegno ha “succhiato” qualche energia di troppo nel finale. Un bomber come Bardelloni (18 gol messi a segno) e una retriguardia relativamente solida (56 gol subiti) hanno permesso alla Virtus Ciserano Bergamo di salire sul treno playoff in diversi momenti del campionato, ma con 58 punti i bergamaschi sono restati fermi in stazione. La stagione è comunque spaziale. Sbalorditiva e semifinalista del Nord in Coppa.
CASTELLANZESE 7.5 – Lo potremmo chiamare fattore C: Cotta, Chessa, concretezza, cazzimma…Il cambio in panchina ha giovato giornata dopo giornata – e dopo essere stata sul fondo della classifica per tanto tempo e data per spacciata dai più – la Castellanzese con una giornata di anticipo ha conquistato la matematica salvezza. I 21 gol di Chessa, i 6 realizzati da Ferrandino (anche assistman della squadra), da Compagnoni e Mandelli, il lavoro sporco fra le linee di Colombo e in mezzo al campo di Esposito, i giovani sempre pronti a dare battaglia, e una difesa (Alushaj, Mazzola, Micheli in primis) che ha concesso poco o nulla ha portato alla festa neroverde. 32 punti nel solo girone di ritorno confermano quel detto: “nero cielo di tempesta e poi verde la speranza”, come sottolineato nell’inno. Rinata e ammazzagrandi.
CREMA 7.5 – Il discorso è per certi versi simile a quello fatto per la Castellanzese: l’innesto di Ferretti là davanti ha decisamente cambiato le sorti della squadra. E fra i pali spicca Ziglioli, uno dei migliori portieri della categoria. Salvezza matematica conquistata per una squadra che avrebbe certamente potuto dire qualcosa in più, ma che si è contraddistinta per risultati strabilianti e filotti importantissimi. Mai banale.
ARCONATESE 7 – Una prima parte di stagione encomiabile da parte degli oroblu che nella seconda parte di stagione hanno un po’ “mollato il colpo”. La matematica salvezza è arrivata già a inizio girone di ritorno e gli uomini di Livieri sono stati capaci di grandi imprese. Si poteva fare di più? Forse sognare più ardentemente i playoff, ma tutto sommato la stagione di Bianchi&Co resta ben sopra le aspettative. Tenace e versatile.
SPORTING FRANCIACORTA 7 – Per buona parte del girone di ritorno lo Sporting Franciacorta ha sognato i playoff, svaniti a una manciata di giornate dalla fine. Il primato però c’è: Ciro De Angelis è il miglior marcatore del girone B con 22 gol realizzati, di cui solamente 4 messi a segno dagli 11 metri. Una squadra prolifica in attacco (73 gol messi a segno), ma troppo disattenta in difesa (80 le reti subite). Un campionato comunque importante per i bresciani che hanno chiuso a metà classifica. Continuità nel mezzo.
SONA 6.5 – L’unica squadra extra regione che ha fatto della propria casa un vero e proprio fortino dove sono cadute anche le big (vedi il Sangiuliano). Una rosa giovanissima, che è riuscita a conquistare la salvezza anzitempo e che ha dato filo da torcere a chiunque, chiedere al Desenzano Calvina (visto lo 0-0 che non ha permesso ai bresciani di entrare nei playoff). Sorprendente.
REAL CALEPINA 6.5 – Parlando strettamente di campo spiccano su tutti un giocatore come Giangaspero e un giovane come Tirelli. Una salvezza arrivata facendo a spallate con tutte le dirette rivali: gli scontri diretti infatti sono tutti a favore della Real Calepina. Salvezza meritata e rinnovati complimenti alla dirigenza capace di vincere ogni ricorso fatto. Attenta, compie il suo dovere.
PONTE SAN PIETRO 6 – Sufficienza piena per una società partita con l’obiettivo di salvarsi: il compitino è stato eseguito alla perfezione e poi i bergamaschi vantano un certo Ferreira Pinto in rosa, che nonostante i 43 anni si è fatto sentire eccome (tanto che ha timbrato il cartellino 11 volte). In linea con gli obiettivi.
CARAVAGGIO 6 – Playout per una squadra che si è ritrovata sul fondo della classifica per buona parte del girone di ritorno. La sufficienza è piena perché la compagine bergamasca non ha mai mollato il colpo, nemmeno nell’ultima giornata (vittoria per 3-2 sul campo della Castellanzese); pochi, pochissimi cambi a livelli di rosa e una squadra che ci ha creduto fino alla fine, dimostrando anche un buonissimo stato di salute, soprattutto mentale.
DESENZANO CALVINA 5.5 – Se uno si soffermasse solo sulla classifica potrebbe pensare “ah, ma sono arrivati alla soglia dei playoff”. Vero, ma i bresciani sarebbero dovuti essere la vera antagonista del Sangiuliano per la volata finale. Così non è stato. Un cambio in panchina (da Florindo a Soave) che non ha portato quella scossa necessaria a restare nella zona playoff e il pareggio a reti inviolate con il Sona nell’ultima giornata testimonia il ritmo troppo altalenante. Se nella prima parte della stagione il Desenzano ha stupito tutti (miglior difesa del girone), nella seconda parte qualcosa si è inceppato e la squadra ha faticato più del previsto. Al di sotto delle aspettative.
VILLA VALLE 5.5 – Saranno playout per la formazione di Villa d’Almè. Il mezzo punto in meno rispetto al Caravaggio è giustificato: un mercato di riparazione notevole: Maritato in primis (ex Lamezia Terme ma per lui tanta C con Albinoleffe, Renate, Reggina, Pontedera fra le tante), Fattori, Cassinelli, Cavalieri, Cusati e Ambrosini (ex Legnago fra le altre). Da sottolineare anche il cambio di guida tecnica: da Bonacina a Delpiano e infine a Mangone, che però non ha saputo evitare la post season. Beffata e rimandata.
BRIANZA OLGINATESE 5 – I bianconeri ci hanno provato fino all’ultimo, ma la retrocessione è arrivata direttamente. Anche nell’ultima giornata contro la Leon la Brianza Olginatese ha dato prova di voler provare a mantenere a tutti i costi la categoria vincendo davanti al proprio pubblico. Dopo un solo anno i brianzoli abbandonano il massimo campionato dilettantistico e ripartiranno dall’Eccellenza. Forse il triplo cambio in panchina non ha portato gli effetti sperati: esonerato Arioli si è passati a Monza e infine a Boldini; quest’ultimo ha provato a risanare una situazione ormai compromessa. Al di sotto delle aspettative.
VIS NOVA 5 – A fine andata le Lucertole si erano quasi tirate fuori dalla zona caldissima, poi i 24 punti conquistati nel girone di ritorno non sono bastati all’impresa salvezza e nemmeno alla disputa playout. La sconfitta all’ultima giornata con il Brusaporto è valsa la “forbice”: 8 punti di distacco e retrocessione in Eccellenza diretta. A metà marzo (dopo la sconfitta interna con il Villa Valle) le dimissioni di mister Caddeo e la scelta della soluzione interna con Nigro e Nicoletti che non sono riusciti a invertire il senso di marcia di una classifica forse troppo deficitaria. In difficoltà.
LEON 4.5 – Al giro di boa il voto era un bel 7, con una squadra neopromossa che aveva stupito tutti ed era posizionata fuori dalle zone calde. Un girone di ritorno quasi da dimenticare con i soli 13 punti messi in saccoccia dagli uomini di Motta e i 47 gol incassati nella seconda parte di stagione. La nota positiva resta il capocannoniere e capitano dei “Leoni della Brianza”, Mattia Bonseri con 20 gol messi a segno. Retrocessione diretta e permanenza in Serie D durata solamente un anno per la Leon, che dovrà rimboccarsi le maniche e ripartire dall’Eccellenza. In caduta libera.
Martina Crosta